I pazienti portatori di stomia si stima che siano all' incirca 75000 persone in Italia, anche se non esiste ancora un registro nazionale delle persone stomizzate. Queste persone si trovano inevitabilmente a confrontarsi con le mutate condizioni anatomiche del proprio corpo e spesso si sentono smarrite di fronte all'impossibilità di gestire come prima il controllo delle funzioni evacuative, per cui questi pazienti subiscono un notevole impatto psicologico che necessita di essere considerato. Scopo e obiettivi Lo scopo del lavoro è quello di capire in che modo la stomia influenza la qualità di vita del paziente. Gli obiettivi principali del lavoro di tesi consistono quindi nell'identificare gli aspetti della qualità di vita che il confezionamento di una stomia compromette e nell'analizzare le conseguenze psicologiche che ne scaturiscono. Materiali e metodi Per l'elaborazione di questo lavoro di tesi ho deciso di utilizzare come metodologia la revisione sistematica della letteratura. Gli articoli sono stati ricercati nelle seguenti banche dati: Pubmed, Medline, CINHAL (EBSCO), Cochrane Risultati Dagli articoli revisionati è emerso che l'intervento chirurgico demolitivo che porta al confezionamento di una stomia altera in modo considerevole la sfera fisica, quella psicologica, quella sociale, spirituale ed economica. Le problematiche maggiormente emerse sono state: alterazione immagine corporea; cattivo odore, perdite e complicanze peristomali; perdita controllo sfinterico; compromissione sessualità; alterazione del sonno e dell'alimentazione; depressione, ansia e solitudine; isolamento; imbarazzo vergogna; perdita controllo situazione; allontanamento da luoghi pubblici, lavoro e sport. Conclusione I danni che un intervento di stomia comporta possono essere contenuti, se gli operatori sanitari forniscono un'assistenza che abbracci in toto la situazione del paziente stomizzato, a partire dai momenti che precedono il confezionamento chirurgico, fino al post operatorio. Questa tipologia di pazienti ha bisogno di un'assistenza continua che non si occupi solo di educarli su come curare tecnicamente la sua stomia, ma ha bisogno di un supporto morale, di un sostegno costante che lo aiuti ad accettare meglio la propria condizione. Ed è per questo che gli stomizzati hanno bisogno di un'équipe multidisciplinare in grado di gestire, oltre gli aspetti fisici e tecnici, un'altra componente molto importante, la sfera psicologica e sociale.
La qualità di vita percepita dalle persone portatrici di stomia: revisione della letteratura.
RAVIOLO, SELENE
2018/2019
Abstract
I pazienti portatori di stomia si stima che siano all' incirca 75000 persone in Italia, anche se non esiste ancora un registro nazionale delle persone stomizzate. Queste persone si trovano inevitabilmente a confrontarsi con le mutate condizioni anatomiche del proprio corpo e spesso si sentono smarrite di fronte all'impossibilità di gestire come prima il controllo delle funzioni evacuative, per cui questi pazienti subiscono un notevole impatto psicologico che necessita di essere considerato. Scopo e obiettivi Lo scopo del lavoro è quello di capire in che modo la stomia influenza la qualità di vita del paziente. Gli obiettivi principali del lavoro di tesi consistono quindi nell'identificare gli aspetti della qualità di vita che il confezionamento di una stomia compromette e nell'analizzare le conseguenze psicologiche che ne scaturiscono. Materiali e metodi Per l'elaborazione di questo lavoro di tesi ho deciso di utilizzare come metodologia la revisione sistematica della letteratura. Gli articoli sono stati ricercati nelle seguenti banche dati: Pubmed, Medline, CINHAL (EBSCO), Cochrane Risultati Dagli articoli revisionati è emerso che l'intervento chirurgico demolitivo che porta al confezionamento di una stomia altera in modo considerevole la sfera fisica, quella psicologica, quella sociale, spirituale ed economica. Le problematiche maggiormente emerse sono state: alterazione immagine corporea; cattivo odore, perdite e complicanze peristomali; perdita controllo sfinterico; compromissione sessualità; alterazione del sonno e dell'alimentazione; depressione, ansia e solitudine; isolamento; imbarazzo vergogna; perdita controllo situazione; allontanamento da luoghi pubblici, lavoro e sport. Conclusione I danni che un intervento di stomia comporta possono essere contenuti, se gli operatori sanitari forniscono un'assistenza che abbracci in toto la situazione del paziente stomizzato, a partire dai momenti che precedono il confezionamento chirurgico, fino al post operatorio. Questa tipologia di pazienti ha bisogno di un'assistenza continua che non si occupi solo di educarli su come curare tecnicamente la sua stomia, ma ha bisogno di un supporto morale, di un sostegno costante che lo aiuti ad accettare meglio la propria condizione. Ed è per questo che gli stomizzati hanno bisogno di un'équipe multidisciplinare in grado di gestire, oltre gli aspetti fisici e tecnici, un'altra componente molto importante, la sfera psicologica e sociale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/99987