In recent years nonacceptance, frequent replacements and reduced performance of bee queens (Apis mellifera ligustica) were observed in Italy. Among the possible causes of this phenomenon also morpho-physiological anomalies of bee queens were taken into account. Therefore analyses of bee queens were carried out. Newly mated bee queens, from queen breeders, other older or at the end of their career bee queens, collected from honey production hives, and other produced in the DISAFA apiary, were dissected to check their reproductive system status and the presence of various problems. Anatomical and functional anomalies, pertaining to ovaries and spermatheca, also in association with tissue alterations were observed in 55.11 % of newly mated bee queens and in 71.59 % older bee queens. Nosema spp. spores and flagellate and ciliate protozoa were also detected. Number of spermatozoa, volume of the spermatheca and number of ovarioles were also measured. The mean of ovarioles per queen were 155, according to some european studies, but not in accord to other studies on high performance queens. Observed differences permitted to highlight the causes of the reduced performance of the bee queens and of the hives they originated from. The obtained results would prove useful to improve queen breeding techniques.
In Italia gli apicoltori lamentano l'intensificarsi di fenomeni negativi legati alle performance delle regine di api (Apis mellifera ligustica), in particolare frequenti episodi di non accettazione da parte delle colonie, sostituzioni precoci e produttività al di sotto delle aspettative, che comportano importanti perdite economiche. Tra le possibili cause di questo fenomeno sono state prese in considerazione le anomalie morfo-fisiologiche delle api regine. Al fine di verificare questa ipotesi api regine provenienti da allevamenti commerciali e regine allevate presso l'apiario sperimentale del DISAFA sono state sottoposte ad analisi. Gli esemplari acquisiti sono stati esaminati al fine di valutare lo stato dell'apparato riproduttivo e la presenza di eventuali altre problematiche. Anomalie anatomiche e funzionali a carico di ovari e spermateche, anche in associazione con alterazioni tissutali e morfologiche, sono state osservate nel 55,11 % di giovani regine accoppiatesi recentemente e nel 71,59 % di regine in carriera. Nel primo caso si sono osservate prevalentemente anomalie a carico della spermateca e del relativo contenuto; nel secondo caso invece sono prevalse anomalie a carico degli ovari, in particolare alterazioni tissutali riconducibili a melanosi. Sono state svolte anche misurazioni quantitative, prendendo in considerazione il peso dei singoli individui, il numero di ovarioli, il volume della spermateca e il numero di spermatozoi contenuto nelle medesime. I dati raccolti risultano in accordo con numerosi studi condotti in diversi contesti ad eccezione del numero di ovarioli. La media individuata di 155 ovarioli per ogni regina, compatibile con recenti studi svolti in Europa, è fortemente discordante con i risultati di sperimentazioni condotte in differenti contesti zootecnici che indicano numerosità decisamente maggiori. L'alta variabilità che ne consegue sembra imputabile alle caratteristiche congenite delle regine sottoposte ad analisi piuttosto che al metodo di analisi utilizzato. Inoltre è stato possibile individuare la presenza di spore di Nosema spp. e di protozoi ciliati e flagellati in diversi individui. Le problematiche riscontrate hanno permesso di attribuire allo stato delle regine le cause delle ridotte performance degli alveari di provenienza. I risultati ottenuti suggeriscono l'utilità di migliorare le tecniche di allevamento e la selezione delle api regine.
Anomalie delle api regine
GRILLONE, GIACOMO
2013/2014
Abstract
In Italia gli apicoltori lamentano l'intensificarsi di fenomeni negativi legati alle performance delle regine di api (Apis mellifera ligustica), in particolare frequenti episodi di non accettazione da parte delle colonie, sostituzioni precoci e produttività al di sotto delle aspettative, che comportano importanti perdite economiche. Tra le possibili cause di questo fenomeno sono state prese in considerazione le anomalie morfo-fisiologiche delle api regine. Al fine di verificare questa ipotesi api regine provenienti da allevamenti commerciali e regine allevate presso l'apiario sperimentale del DISAFA sono state sottoposte ad analisi. Gli esemplari acquisiti sono stati esaminati al fine di valutare lo stato dell'apparato riproduttivo e la presenza di eventuali altre problematiche. Anomalie anatomiche e funzionali a carico di ovari e spermateche, anche in associazione con alterazioni tissutali e morfologiche, sono state osservate nel 55,11 % di giovani regine accoppiatesi recentemente e nel 71,59 % di regine in carriera. Nel primo caso si sono osservate prevalentemente anomalie a carico della spermateca e del relativo contenuto; nel secondo caso invece sono prevalse anomalie a carico degli ovari, in particolare alterazioni tissutali riconducibili a melanosi. Sono state svolte anche misurazioni quantitative, prendendo in considerazione il peso dei singoli individui, il numero di ovarioli, il volume della spermateca e il numero di spermatozoi contenuto nelle medesime. I dati raccolti risultano in accordo con numerosi studi condotti in diversi contesti ad eccezione del numero di ovarioli. La media individuata di 155 ovarioli per ogni regina, compatibile con recenti studi svolti in Europa, è fortemente discordante con i risultati di sperimentazioni condotte in differenti contesti zootecnici che indicano numerosità decisamente maggiori. L'alta variabilità che ne consegue sembra imputabile alle caratteristiche congenite delle regine sottoposte ad analisi piuttosto che al metodo di analisi utilizzato. Inoltre è stato possibile individuare la presenza di spore di Nosema spp. e di protozoi ciliati e flagellati in diversi individui. Le problematiche riscontrate hanno permesso di attribuire allo stato delle regine le cause delle ridotte performance degli alveari di provenienza. I risultati ottenuti suggeriscono l'utilità di migliorare le tecniche di allevamento e la selezione delle api regine.File | Dimensione | Formato | |
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