Hydration of ultramafic rocks results in formation of serpentine minerals, depending on the condition of pressure (P) and temperature (T). The formation of serpentinites presents in mountain chains is referred to 3 different geological settings: (i) at seafloor, (ii) in mantle wedge, (iii) in subduction zone at high pressure conditions. In this latter case, distinguishing between rocks previously serpentinized, e.g. oceanic serpentinites, re-equilibrated at higher pressure conditions and serpentinites formed at depth in subduction zone can be challenging. This study focuses on variably serpentinized harzburgites containing pseudotachylytes (PST) of Monte san Petrone unit in HP/LT Schistes Lustrés complex, Alpine Corsica. By means of an integrated study combining optical microscope, micro-Raman spectroscopy and microprobe analysis, four serpentinization events pre-dating the formation of PST were recognized. By establishing these relationships, a qualitative P/T path is proposed wherein the first serpentinization steps are constrained to high pressure conditions, raising questions on the stability of serpentine polysomes in subduction zones.
L'idratazione di rocce ultrabasiche ha come prodotto, a seconda delle variabili di pressione (P) e temperatura (T), i minerali del gruppo del serpentino. La formazione di Serpentiniti presenti nelle catene montuose viene riferita a tre contesti geologici differenti: (i) su fondale oceanico, (ii) nel cuneo di mantello, (III) in zona di subduzione in condizioni di alta pressione. In questo ultimo caso, la distinzione tra rocce precedentemente serpentinizzate, e.g. serpentiniti oceaniche, e successivamente riequilibrate in condizione di HP/LT da serpentiniti propriamente formatesi in profondità in zona di subduzione risulta complessa. Questo studio prende in considerazione harzburgiti variabilmente serpentinizzate contenenti psedutotachiliti (PST), appartenenti all' unità del Monte San Petrone del complesso di HP/LT degli Schistes Lustrés, Corsica alpina. Attraverso l'utilizzo del microscopio ottico, accoppiato a spettroscopia Raman e analisi alla microsonda, sono stati distinti 4 eventi di serpentinizzazione avvenuti successivamente rispetto alla formazione di PST. A seguito del riconoscimento di tali rapporti viene proposto un percorso P/T in cui le prime fasi della serpentinizzazione sono vincolate a condizioni di alta pressione, sollevando nuove questioni riguardanti la stabilità dei minerali del serpentino in zone di subduzione.
Processi di serpentinizzazione in condizioni di alta pressione/bassa temperatura: uno studio petrografico e microstrutturale di peridotiti serpentinizzate in facies eclogitica (Monte San Petrone, Corsica alpina)
RESSICO, FRANCESCO
2018/2019
Abstract
L'idratazione di rocce ultrabasiche ha come prodotto, a seconda delle variabili di pressione (P) e temperatura (T), i minerali del gruppo del serpentino. La formazione di Serpentiniti presenti nelle catene montuose viene riferita a tre contesti geologici differenti: (i) su fondale oceanico, (ii) nel cuneo di mantello, (III) in zona di subduzione in condizioni di alta pressione. In questo ultimo caso, la distinzione tra rocce precedentemente serpentinizzate, e.g. serpentiniti oceaniche, e successivamente riequilibrate in condizione di HP/LT da serpentiniti propriamente formatesi in profondità in zona di subduzione risulta complessa. Questo studio prende in considerazione harzburgiti variabilmente serpentinizzate contenenti psedutotachiliti (PST), appartenenti all' unità del Monte San Petrone del complesso di HP/LT degli Schistes Lustrés, Corsica alpina. Attraverso l'utilizzo del microscopio ottico, accoppiato a spettroscopia Raman e analisi alla microsonda, sono stati distinti 4 eventi di serpentinizzazione avvenuti successivamente rispetto alla formazione di PST. A seguito del riconoscimento di tali rapporti viene proposto un percorso P/T in cui le prime fasi della serpentinizzazione sono vincolate a condizioni di alta pressione, sollevando nuove questioni riguardanti la stabilità dei minerali del serpentino in zone di subduzione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/99706