Marketing of seed of varieties of agricultural species in Europe is subject to the registration of varieties in National registries and in the Common Catalogue of varieties. Registration can be done if the variety meets the requirements of distinctness, uniformity and stability (DUS). A variety is distinct if it differs from all other varieties of common knowledge for at least one of its morphological characteristics, uniform if it presents individuals sufficiently similar in the expression of these characteristics and stable when the expression of characteristics remains the same at the end of each cycle of cultivation. For cereal, fodder, oil and fiber crops it is also necessary that the variety possesses a value for cultivation of use (VCU). The assessment of these requirements involves the implementation of a technical examination, as required by law, by specialized experimental stations selected at national level by Member States. This paper examines the methods applied in Italy, for the species Oryza sativa L. In the present work the following aspects are covered: it was examined whether the methodology applied for registration in the Register of new rice varieties should be aligned to that used for other cereals, ie comparing the candidate variety with the average of reference varieties rather than the yield index of wide-spread similar cultivars; it was evaluated the necessity of space-time repetition of trials; three different approaches proposed in literature that can be used as a support tool in the examination of distinctness were applied and compared. These aspects have been analyzed using data of trials for the registrazion in National Catalogue from 2011-2014. To identify the differences between the types varietal in terms of productivity and quantify the extent of GxE interactions in reference varieties, an analysis of variance was conducted, considering type of kernel, precocity, year and trial location as factors. The three proposed approaches for the examination of distinctness were applied and compared. This study has shown that the different types of varieties have very different yield levels and is therefore considered that the current method of comparison is appropriate. The variety show also diversified adaptations to particular soil and climate conditions. The current experimental methodology adopted in agronomic tests therefore appears necessary. Regarding the examination of the distinctness, the three methods considered to provide very different results. Among the three methods analyzed, the one proposed at European level by the CPVO provides the lowest level of differentiation and it is of poor support in the evaluation process. The approach prescribed by Italian law presents some problems, including the inability to take into account the variability occurred between trial years and the possibility that the result may depend on parameters unrelated to the variety. By contrast, the methodology COYD allows the rapid execution of a large number of comparisons in a practical way, repeatable, and taking into account the variability between the years of testing. The present work proposes the use of a precaution, the Bonferroni adjustment.

La commercializzazione di sementi di varietà di specie agricole in Europa è subordinata all'iscrizione della varietà ai Registri nazionali e al Catalogo Comune delle varietà. L'iscrizione può avvenire se la varietà soddisfa i requisiti di distinguibilità, uniformità e stabilità (DUS). Una varietà è distinta se si differenzia da tutte le altre varietà di comune conoscenza per almeno uno dei suoi caratteri morfologici, uniforme se presenta individui sufficientemente simili nell'espressione dei caratteri e stabile quando l'espressione di tali caratteri resta conforme al termine di ogni ciclo di coltivazione. Per cereali a paglia, foraggere, colture oleaginose e da fibra è inoltre necessario che la varietà possieda un valore agronomico di utilizzazione (VAU). La verifica dei suddetti requisiti implica la realizzazione di un esame tecnico, secondo quanto previsto dalla legge, da parte di stazioni sperimentali specializzate e nominate a livello nazionale dagli Stati membri. Il presente lavoro prende in esame le metodologie applicate in Italia, per la specie Oryza sativa L. Nel presente lavoro di tesi sono stati affrontati i seguenti aspetti: è stato valutato se la metodologia applicata per l'iscrizione al Registro delle nuove varietà di riso debba essere uniformata a quella utilizzata per gli altri cereali, confrontando cioè la varietà candidata con la media dei testimoni anziché con l'indice produttivo della cultivar diffusa più simile; è stata valutata la necessità della ripetizione spazio-temporale delle prove; sono stati applicati e confrontati tre diversi approcci proposti in letteratura e utilizzabili come strumento di supporto nell'esame della distinguibilità. Questi aspetti sono stati analizzati utilizzando i dati del quadriennio 2011-2014 relativi alle prove per l'iscrizione al Registro. Per individuare le differenze produttive tra le tipologie varietali e quantificare l'entità delle interazioni genotipo-ambiente occorrenti nelle varietà testimone, è stata condotta un analisi della varianza utilizzando i fattori tipologia di cariosside, precocità, anno e sito sperimentale. I tre approcci proposti per l'esame della distinguibilità sono stati confrontati. Dal presente studio emerge che le differenti tipologie varietali presentano livelli produttivi molto differenti e si ritiene perciò che l'attuale metodo di confronto sia appropriato. Le varietà mostrano inoltre adattamenti diversificati a particolari condizioni pedo-climatiche. Alla luce di quanto osservato, l'attuale metodologia sperimentale adottata nelle prove agronomiche appare quindi necessaria. Per quanto riguarda la disamina della distinguibilità, i tre metodi considerati forniscono risultati molto differenti. Fra le tre metodologie analizzate, quella proposta a livello europeo dal CPVO fornisce il minor livello di differenziazione risultando essere di scarso supporto nel processo di valutazione. L'approccio prescritto dalla legge italiana presenta alcuni problemi, tra cui l'impossibilità di tener conto della variabilità intercorsa tra gli anni di prova e l'eventualità che il risultato possa dipendere da parametri slegati dalle caratteristiche della varietà. Per contro, la metodologia COYD consente la rapida esecuzione di un gran numero di comparazioni in modo pratico, ripetibile e tenendo in conto la variabilità tra gli anni di prova. Nel presente lavoro di tesi si propone l'utilizzo di una precauzione quale l'aggiustamento di Bonferroni.

Metodologie statistiche per l'iscrizione al Registro Nazionale e per il titolo di protezione europeo di varietà di Oryza sativa L.

MONGIANO, GABRIELE
2013/2014

Abstract

La commercializzazione di sementi di varietà di specie agricole in Europa è subordinata all'iscrizione della varietà ai Registri nazionali e al Catalogo Comune delle varietà. L'iscrizione può avvenire se la varietà soddisfa i requisiti di distinguibilità, uniformità e stabilità (DUS). Una varietà è distinta se si differenzia da tutte le altre varietà di comune conoscenza per almeno uno dei suoi caratteri morfologici, uniforme se presenta individui sufficientemente simili nell'espressione dei caratteri e stabile quando l'espressione di tali caratteri resta conforme al termine di ogni ciclo di coltivazione. Per cereali a paglia, foraggere, colture oleaginose e da fibra è inoltre necessario che la varietà possieda un valore agronomico di utilizzazione (VAU). La verifica dei suddetti requisiti implica la realizzazione di un esame tecnico, secondo quanto previsto dalla legge, da parte di stazioni sperimentali specializzate e nominate a livello nazionale dagli Stati membri. Il presente lavoro prende in esame le metodologie applicate in Italia, per la specie Oryza sativa L. Nel presente lavoro di tesi sono stati affrontati i seguenti aspetti: è stato valutato se la metodologia applicata per l'iscrizione al Registro delle nuove varietà di riso debba essere uniformata a quella utilizzata per gli altri cereali, confrontando cioè la varietà candidata con la media dei testimoni anziché con l'indice produttivo della cultivar diffusa più simile; è stata valutata la necessità della ripetizione spazio-temporale delle prove; sono stati applicati e confrontati tre diversi approcci proposti in letteratura e utilizzabili come strumento di supporto nell'esame della distinguibilità. Questi aspetti sono stati analizzati utilizzando i dati del quadriennio 2011-2014 relativi alle prove per l'iscrizione al Registro. Per individuare le differenze produttive tra le tipologie varietali e quantificare l'entità delle interazioni genotipo-ambiente occorrenti nelle varietà testimone, è stata condotta un analisi della varianza utilizzando i fattori tipologia di cariosside, precocità, anno e sito sperimentale. I tre approcci proposti per l'esame della distinguibilità sono stati confrontati. Dal presente studio emerge che le differenti tipologie varietali presentano livelli produttivi molto differenti e si ritiene perciò che l'attuale metodo di confronto sia appropriato. Le varietà mostrano inoltre adattamenti diversificati a particolari condizioni pedo-climatiche. Alla luce di quanto osservato, l'attuale metodologia sperimentale adottata nelle prove agronomiche appare quindi necessaria. Per quanto riguarda la disamina della distinguibilità, i tre metodi considerati forniscono risultati molto differenti. Fra le tre metodologie analizzate, quella proposta a livello europeo dal CPVO fornisce il minor livello di differenziazione risultando essere di scarso supporto nel processo di valutazione. L'approccio prescritto dalla legge italiana presenta alcuni problemi, tra cui l'impossibilità di tener conto della variabilità intercorsa tra gli anni di prova e l'eventualità che il risultato possa dipendere da parametri slegati dalle caratteristiche della varietà. Per contro, la metodologia COYD consente la rapida esecuzione di un gran numero di comparazioni in modo pratico, ripetibile e tenendo in conto la variabilità tra gli anni di prova. Nel presente lavoro di tesi si propone l'utilizzo di una precauzione quale l'aggiustamento di Bonferroni.
ITA
Marketing of seed of varieties of agricultural species in Europe is subject to the registration of varieties in National registries and in the Common Catalogue of varieties. Registration can be done if the variety meets the requirements of distinctness, uniformity and stability (DUS). A variety is distinct if it differs from all other varieties of common knowledge for at least one of its morphological characteristics, uniform if it presents individuals sufficiently similar in the expression of these characteristics and stable when the expression of characteristics remains the same at the end of each cycle of cultivation. For cereal, fodder, oil and fiber crops it is also necessary that the variety possesses a value for cultivation of use (VCU). The assessment of these requirements involves the implementation of a technical examination, as required by law, by specialized experimental stations selected at national level by Member States. This paper examines the methods applied in Italy, for the species Oryza sativa L. In the present work the following aspects are covered: it was examined whether the methodology applied for registration in the Register of new rice varieties should be aligned to that used for other cereals, ie comparing the candidate variety with the average of reference varieties rather than the yield index of wide-spread similar cultivars; it was evaluated the necessity of space-time repetition of trials; three different approaches proposed in literature that can be used as a support tool in the examination of distinctness were applied and compared. These aspects have been analyzed using data of trials for the registrazion in National Catalogue from 2011-2014. To identify the differences between the types varietal in terms of productivity and quantify the extent of GxE interactions in reference varieties, an analysis of variance was conducted, considering type of kernel, precocity, year and trial location as factors. The three proposed approaches for the examination of distinctness were applied and compared. This study has shown that the different types of varieties have very different yield levels and is therefore considered that the current method of comparison is appropriate. The variety show also diversified adaptations to particular soil and climate conditions. The current experimental methodology adopted in agronomic tests therefore appears necessary. Regarding the examination of the distinctness, the three methods considered to provide very different results. Among the three methods analyzed, the one proposed at European level by the CPVO provides the lowest level of differentiation and it is of poor support in the evaluation process. The approach prescribed by Italian law presents some problems, including the inability to take into account the variability occurred between trial years and the possibility that the result may depend on parameters unrelated to the variety. By contrast, the methodology COYD allows the rapid execution of a large number of comparisons in a practical way, repeatable, and taking into account the variability between the years of testing. The present work proposes the use of a precaution, the Bonferroni adjustment.
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