In this paper are taken into consideration the preparatory works of the Constituent Assembly which led to the creation of regional autonomies, the establishment of ordinary regions, as well as, the first forms of differentiation between special regions and ordinary regions. With regard to the ordinary Regions, the first timid forms of differentiation and the reason why the unity of the State was for a long time conceived in essence as uniformity of autonomies, are analysed. With the reform of the Italian regional electoral system, followed by the c.d. Bassanini's laws and the constitutional reforms of 1999 and 2001, significant forms of differentiation have been introduced into the Italian autonomist system. The most important impetus to the achievement of a transformation of the regional system is today represented by art. 116 third paragraph of the Constitution which allows ordinary Regions to obtain additional forms and particular autonomies' conditions (c.d. differentiated regionalism). The request of Emilia-Romagna, Lombardy and Veneto to implement the c.d. differentiated regionalism made it possible to undertake a new discussion about the procedural modalities in view of the implementation of thej the constitutional provision in question.

Nell'elaborato vengono presi in considerazione i lavori preparatori dell'Assemblea Costituente che hanno portato alla nascita delle autonomie regionali, all'istituzione delle Regioni ordinarie, nonché alle prime forme di differenziazione tra Regioni speciali e Regioni ordinarie. Relativamente alle Regioni ordinarie vengono analizzate le prime timide forme di differenziazione e la ragione per cui l'unità dello Stato è stata per molto tempo concepita nella sostanza, come uniformità delle autonomie. Con la riforma del sistema elettorale regionale italiano, seguita dalle c.d. Leggi Bassanini insieme con le riforme costituzionali del 1999 e del 2001, sono state introdotte nel sistema autonomistico italiano, forme significative di differenziazione. Lo slancio più importante per il perseguimento di una trasformazione del sistema regionale è oggi rappresentato dall' art. 116 terzo comma della Costituzione che permette alle Regioni ordinarie di ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia (c.d. regionalismo differenziato). La richiesta di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto di attuazione del c.d. regionalismo differenziato ha permesso di intraprendere una nuova discussione sulle modalità procedurali in vista dell'attuazione della disposizione costituzionale in esame.

Il regionalismo differenziato: potenzialità e aspetti critici

LAMANTIA, MARCO
2018/2019

Abstract

Nell'elaborato vengono presi in considerazione i lavori preparatori dell'Assemblea Costituente che hanno portato alla nascita delle autonomie regionali, all'istituzione delle Regioni ordinarie, nonché alle prime forme di differenziazione tra Regioni speciali e Regioni ordinarie. Relativamente alle Regioni ordinarie vengono analizzate le prime timide forme di differenziazione e la ragione per cui l'unità dello Stato è stata per molto tempo concepita nella sostanza, come uniformità delle autonomie. Con la riforma del sistema elettorale regionale italiano, seguita dalle c.d. Leggi Bassanini insieme con le riforme costituzionali del 1999 e del 2001, sono state introdotte nel sistema autonomistico italiano, forme significative di differenziazione. Lo slancio più importante per il perseguimento di una trasformazione del sistema regionale è oggi rappresentato dall' art. 116 terzo comma della Costituzione che permette alle Regioni ordinarie di ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia (c.d. regionalismo differenziato). La richiesta di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto di attuazione del c.d. regionalismo differenziato ha permesso di intraprendere una nuova discussione sulle modalità procedurali in vista dell'attuazione della disposizione costituzionale in esame.
ITA
In this paper are taken into consideration the preparatory works of the Constituent Assembly which led to the creation of regional autonomies, the establishment of ordinary regions, as well as, the first forms of differentiation between special regions and ordinary regions. With regard to the ordinary Regions, the first timid forms of differentiation and the reason why the unity of the State was for a long time conceived in essence as uniformity of autonomies, are analysed. With the reform of the Italian regional electoral system, followed by the c.d. Bassanini's laws and the constitutional reforms of 1999 and 2001, significant forms of differentiation have been introduced into the Italian autonomist system. The most important impetus to the achievement of a transformation of the regional system is today represented by art. 116 third paragraph of the Constitution which allows ordinary Regions to obtain additional forms and particular autonomies' conditions (c.d. differentiated regionalism). The request of Emilia-Romagna, Lombardy and Veneto to implement the c.d. differentiated regionalism made it possible to undertake a new discussion about the procedural modalities in view of the implementation of thej the constitutional provision in question.
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