Throughout this thesis, dance language is observed and studied as a cultural phenomenon, constantly influenced by history, power, society and, as said, culture. The first chapter deals with the ways movement, initially universal, has changed in terms of its ability to send messages. As animals demonstrate, such changes may be have been caused by evolution, since animals themselves are able to communicate specific content by using specific movements. Human beings have then achieved a further stage, i.e. they have managed to add symbolic and artistic meanings to movement. Consequently, the focus of the analysis moves on dance itself, trying to underline how common assumptions have somehow reduced its extremely wide scope, and examining its very instrument: the body. This becomes an integral issue of the thesis, because it may be seen as a mirror of the personal psycho-socio-cultural background. As a matter of fact, the body has been studied by a number of linguists, sociologists and anthropologists alike, especially in terms of non-verbal language. Even more important for the present study, however, is the concept of habitus developed by Pierre Bourdieu, who encloses physical and behavioural features into the social dimension in which people live and, therefore, into their individual cultures.  In the second chapter, definitions of culture are provided and, after reflecting on the actual consequences of ¿abstract history¿, communicative features and the origins of some dances are examined in the light of what was mentioned before: flamenco, classic ballet, an Italian funeral ritual. This is carried out in order to offer an analysis that goes from macro to micro, from history and society and their implications to human psychology. In the light of the previous analysis, the final section firstly examines the strong bond between thought, language and its expressions, and then illustrates and analyses case studies from advertising regarding dance. In particular, it is investigated how dance is commonly pictured and constructed by verbal, visual and auditory communicative techniques, so as to demonstrate how society, power, language and culture are actually involved in the dance phenomenon. In conclusion, after researching and studying the factors that codify, modify and influence dance, the thesis focuses on its potential intercultural character, suggesting that it could be more appropriate to define dance as a cross-cultural event rather than an inter-cultural one.

La tesi si propone di osservare e studiare il linguaggio della danza in quanto fenomeno culturale, costantemente influenzato da storia, potere, società e, appunto, cultura. Nella prima parte, viene illustrato come il movimento, probabilmente a causa dell'evoluzione stessa, sia passato ad essere, da un qualcosa di universale, ad uno strumento veicolante significati, come dimostrano gli animali, i quali riescono spesso a comunicare contenuti specifici tramite movimenti particolari. L'uomo è giunto poi, però, ad una conclusione ulteriore, apportandovi non solo un significato, ma un significato simbolico e artistico. Si cerca conseguentemente di definire l'oggetto di studio, ossia la danza, specificando come il senso comune porti in realtà ad una restrizione del suo ampio campo, e indagando lo strumento da questa utilizzato, ossia il corpo. Quest'ultimo apre una parentesi non indifferente e di valenza fondamentale per la tesi, in quanto è portatore, se non specchio, del personale background psico-socio-culturale di ognuno. Esso è stato infatti oggetto di studi da parte di linguisti, sociologi, antropologi: si pensi al così dibattuto linguaggio non verbale, ma, soprattutto, al concetto di habitus sviluppato da Pierre Bourdieu, il quale riporta le peculiarità corporee e caratteriali esattamente all'interno dello spazio sociale in cui la vita si è svolta e dunque della relativa cultura. Nella seconda parte, vengono inizialmente fornite definizioni di cultura; conseguentemente si è ragionato sulle conseguenze concrete che l'¿astratta storia¿ può favorire; infine vengono analizzate, alla luce di quanto spiegato precedentemente, le caratteristiche comunicative e le origini di alcune danze, quali il flamenco, il balletto classico e il rito funebre lucano, svolgendo un'analisi ad imbuto partendo dalle implicazioni derivanti dal livello macro della società e della storia, per arrivare al micro della psicologia umana. Nella terza parte, viene analizzato lo stretto legame che unisce il pensiero, il linguaggio e la sua espressione, per poi arrivare a proporre dei casi studio tratti dalla pubblicità legati alla danza. In particolare si indaga il senso comune, ossia il modo comune di percepire la danza, prodotto e riprodotto dalle tecniche comunicative verbali, visive e auditive utilizzate nel marketing pubblicitario, mostrando come ci sia, effettivamente, una forte influenza tra oggetto (la danza), società, potere, estetica, e, soprattutto, linguaggio e cultura. In conclusione, dopo aver dunque indagato i fattori che codificano, modificano, influenzano e permettono di riconoscere la danza, viene affrontata la questione della sua interculturalità, suggerendo che sia forse più appropriato parlare di un cross-cultural piuttosto che di un inter-cultural event.

Cross cultural dance. Un'analisi linguistico-culturale della comunicazione attraverso la danza

DEPUTATO, MARTINA
2017/2018

Abstract

La tesi si propone di osservare e studiare il linguaggio della danza in quanto fenomeno culturale, costantemente influenzato da storia, potere, società e, appunto, cultura. Nella prima parte, viene illustrato come il movimento, probabilmente a causa dell'evoluzione stessa, sia passato ad essere, da un qualcosa di universale, ad uno strumento veicolante significati, come dimostrano gli animali, i quali riescono spesso a comunicare contenuti specifici tramite movimenti particolari. L'uomo è giunto poi, però, ad una conclusione ulteriore, apportandovi non solo un significato, ma un significato simbolico e artistico. Si cerca conseguentemente di definire l'oggetto di studio, ossia la danza, specificando come il senso comune porti in realtà ad una restrizione del suo ampio campo, e indagando lo strumento da questa utilizzato, ossia il corpo. Quest'ultimo apre una parentesi non indifferente e di valenza fondamentale per la tesi, in quanto è portatore, se non specchio, del personale background psico-socio-culturale di ognuno. Esso è stato infatti oggetto di studi da parte di linguisti, sociologi, antropologi: si pensi al così dibattuto linguaggio non verbale, ma, soprattutto, al concetto di habitus sviluppato da Pierre Bourdieu, il quale riporta le peculiarità corporee e caratteriali esattamente all'interno dello spazio sociale in cui la vita si è svolta e dunque della relativa cultura. Nella seconda parte, vengono inizialmente fornite definizioni di cultura; conseguentemente si è ragionato sulle conseguenze concrete che l'¿astratta storia¿ può favorire; infine vengono analizzate, alla luce di quanto spiegato precedentemente, le caratteristiche comunicative e le origini di alcune danze, quali il flamenco, il balletto classico e il rito funebre lucano, svolgendo un'analisi ad imbuto partendo dalle implicazioni derivanti dal livello macro della società e della storia, per arrivare al micro della psicologia umana. Nella terza parte, viene analizzato lo stretto legame che unisce il pensiero, il linguaggio e la sua espressione, per poi arrivare a proporre dei casi studio tratti dalla pubblicità legati alla danza. In particolare si indaga il senso comune, ossia il modo comune di percepire la danza, prodotto e riprodotto dalle tecniche comunicative verbali, visive e auditive utilizzate nel marketing pubblicitario, mostrando come ci sia, effettivamente, una forte influenza tra oggetto (la danza), società, potere, estetica, e, soprattutto, linguaggio e cultura. In conclusione, dopo aver dunque indagato i fattori che codificano, modificano, influenzano e permettono di riconoscere la danza, viene affrontata la questione della sua interculturalità, suggerendo che sia forse più appropriato parlare di un cross-cultural piuttosto che di un inter-cultural event.
ITA
Throughout this thesis, dance language is observed and studied as a cultural phenomenon, constantly influenced by history, power, society and, as said, culture. The first chapter deals with the ways movement, initially universal, has changed in terms of its ability to send messages. As animals demonstrate, such changes may be have been caused by evolution, since animals themselves are able to communicate specific content by using specific movements. Human beings have then achieved a further stage, i.e. they have managed to add symbolic and artistic meanings to movement. Consequently, the focus of the analysis moves on dance itself, trying to underline how common assumptions have somehow reduced its extremely wide scope, and examining its very instrument: the body. This becomes an integral issue of the thesis, because it may be seen as a mirror of the personal psycho-socio-cultural background. As a matter of fact, the body has been studied by a number of linguists, sociologists and anthropologists alike, especially in terms of non-verbal language. Even more important for the present study, however, is the concept of habitus developed by Pierre Bourdieu, who encloses physical and behavioural features into the social dimension in which people live and, therefore, into their individual cultures.  In the second chapter, definitions of culture are provided and, after reflecting on the actual consequences of ¿abstract history¿, communicative features and the origins of some dances are examined in the light of what was mentioned before: flamenco, classic ballet, an Italian funeral ritual. This is carried out in order to offer an analysis that goes from macro to micro, from history and society and their implications to human psychology. In the light of the previous analysis, the final section firstly examines the strong bond between thought, language and its expressions, and then illustrates and analyses case studies from advertising regarding dance. In particular, it is investigated how dance is commonly pictured and constructed by verbal, visual and auditory communicative techniques, so as to demonstrate how society, power, language and culture are actually involved in the dance phenomenon. In conclusion, after researching and studying the factors that codify, modify and influence dance, the thesis focuses on its potential intercultural character, suggesting that it could be more appropriate to define dance as a cross-cultural event rather than an inter-cultural one.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/99260