The intention of the thesis is to reveal the paralyzing effect of some definitions and categories, which used to explain aspects of social reality, end up having devastating effects on the subjects that inhabit it. Some excerpts from the stories of Herculine, David, Louise and Agnese will then follow, which in common have a path of struggle for the conquest of a definite identity, which finally escapes medical tendencies and stigmatization. In fact, these are atypical stories, ambiguous bodies that break with the concepts of normality, with the dichotomous categories of male and female, woman and man, which dismantle the immobile natural and biological ideas and which reveal the arbitrary and performative character of the most consolidated structures that give shape to the reality in which we live. For the most part, these are subjects who at birth have presented uncertain sexual characteristics and who have been assigned female sex through various processes: my research is also oriented towards understanding these developments, with the suspicion that they hide a substratum full of phallocentrism and lesbophobia. In fact, has the female sex been attributed to these subjects or is the male gender denied? The statement by physician John Gearhart, "it is easier to dig a hole than to make a pole" reveals, at the stage of sex assignment, the great role played by the availability and skills of hospital staff in the country; but also how the female sex assumes in this case a residual and sensitive character of shortcomings, in front of the impossibility of surgically and perfectly recreating the male external genitalia. In the assignment phase, in fact, not only are the subject's hormonal responses and sex chromosomes taken into consideration, but also the appearance and size of his external genitalia; Furthermore, the surgeries imposed on children born with intersex traits are most often performed on completely healthy bodies, which therefore follow a mythical aesthetic need, then satisfied with mutilations, various interventions in the course of life, administration of hormones and painful operations to keep those bodies - aesthetically - "acceptable". Thus the foundations are laid for a binary and dichotomic division of reality, where the appearance of bodies, attitudes, ways of expressing themselves, in subjects with intersex traits, are often aimed at conveying the sense of legitimacy of the status of woman or man , and to publicly demonstrate its veracity. I also intend to identify through which processes an identity can be consolidated, often undermined by evidence of its veracity. What is a real woman? And what isn't it? Is he perhaps an imperfect, failed man?​
L'intenzione della tesi è quella di svelare l'effetto paralizzante di alcune definizioni e categorie, che utilizzate per spiegare aspetti della realtà sociale, finiscono per avere effetti devastanti sui soggetti che la abitano. Seguiranno dunque alcuni stralci delle storie di Herculine, David, Louise e Agnese che in comune hanno un percorso di lotta per la conquista di un'identità definita, che finalmente sfugga da tendenze medicalizzanti e da stigmatizzazioni. Si tratta, infatti, di storie atipiche, di corpi ambigui che rompono con i concetti di normalità, con le categorie dicotomiche di maschio e femmina, donna e uomo, che smantellano le idee immobili di naturale e biologico e che rivelano il carattere arbitrario e performativo delle più consolidate strutture che danno forma alla realtà in cui viviamo. Per la maggior parte, si tratta di soggetti che alla nascita hanno presentato incerte caratteristiche sessuali e alle quali è poi stato assegnato il sesso femminile attraverso vari processi: la mia ricerca si orienta anche verso la comprensione di questi sviluppi, con il sospetto che essi nascondano un sostrato pregno di fallocentrismo e lesbofobia. A tali soggetti è stato infatti attribuito il sesso femminile o piuttosto negato quello maschile? La dichiarazione del medico John Gearhart, è più facile scavare un buco che fare un palo rivela, in fase dell'assegnazione del sesso, il grande ruolo giocato dalle disponibilità e competenze del personale ospedaliero del paese; ma anche di come il sesso femminile assuma in questo caso un carattere residuale e sensibile di manchevolezza, davanti all'impossibilità di ricreare chirurgicamente e perfettamente i genitali esterni maschili. Nella fase di assegnazione, infatti, non vengono soltanto prese in considerazione le risposte ormonali e i cromosomi sessuali del soggetto, ma anche l'apparenza e le dimensioni dei suoi genitali esterni; Inoltre, le chirurgie imposte ai bambini nati con tratti intersex vengono operate il più delle volte su corpi del tutto sani, e che inseguono dunque una mitica necessità estetica, soddisfatta poi con mutilazioni, vari interventi nel corso della vita, somministrazione di ormoni e dolorose operazioni per mantenere quei corpi esteticamente accettabili. Così si gettano le basi per una divisione binaria e dicotomica della realtà, dove l'apparenza dei corpi, gli atteggiamenti, i modi di esprimersi, nei soggetti con tratti intersex, sono spesso tesi a trasmettere il senso di legittimità dello status di donna o uomo, e a dimostrarne pubblicamente la veridicità. Intendo anche identificare attraverso quali processi si possa consolidare un'identità, minata spesso da prove sulla sua veridicità. Cosa è una vera donna? E cosa non è? È forse un uomo imperfetto, mancato?​
Come diventare donna: processi di assegnazione sessuale e acquisizione di un'identità di genere in soggetti con tratti intersex
CATALDI, VIRGINIA
2018/2019
Abstract
L'intenzione della tesi è quella di svelare l'effetto paralizzante di alcune definizioni e categorie, che utilizzate per spiegare aspetti della realtà sociale, finiscono per avere effetti devastanti sui soggetti che la abitano. Seguiranno dunque alcuni stralci delle storie di Herculine, David, Louise e Agnese che in comune hanno un percorso di lotta per la conquista di un'identità definita, che finalmente sfugga da tendenze medicalizzanti e da stigmatizzazioni. Si tratta, infatti, di storie atipiche, di corpi ambigui che rompono con i concetti di normalità, con le categorie dicotomiche di maschio e femmina, donna e uomo, che smantellano le idee immobili di naturale e biologico e che rivelano il carattere arbitrario e performativo delle più consolidate strutture che danno forma alla realtà in cui viviamo. Per la maggior parte, si tratta di soggetti che alla nascita hanno presentato incerte caratteristiche sessuali e alle quali è poi stato assegnato il sesso femminile attraverso vari processi: la mia ricerca si orienta anche verso la comprensione di questi sviluppi, con il sospetto che essi nascondano un sostrato pregno di fallocentrismo e lesbofobia. A tali soggetti è stato infatti attribuito il sesso femminile o piuttosto negato quello maschile? La dichiarazione del medico John Gearhart, è più facile scavare un buco che fare un palo rivela, in fase dell'assegnazione del sesso, il grande ruolo giocato dalle disponibilità e competenze del personale ospedaliero del paese; ma anche di come il sesso femminile assuma in questo caso un carattere residuale e sensibile di manchevolezza, davanti all'impossibilità di ricreare chirurgicamente e perfettamente i genitali esterni maschili. Nella fase di assegnazione, infatti, non vengono soltanto prese in considerazione le risposte ormonali e i cromosomi sessuali del soggetto, ma anche l'apparenza e le dimensioni dei suoi genitali esterni; Inoltre, le chirurgie imposte ai bambini nati con tratti intersex vengono operate il più delle volte su corpi del tutto sani, e che inseguono dunque una mitica necessità estetica, soddisfatta poi con mutilazioni, vari interventi nel corso della vita, somministrazione di ormoni e dolorose operazioni per mantenere quei corpi esteticamente accettabili. Così si gettano le basi per una divisione binaria e dicotomica della realtà, dove l'apparenza dei corpi, gli atteggiamenti, i modi di esprimersi, nei soggetti con tratti intersex, sono spesso tesi a trasmettere il senso di legittimità dello status di donna o uomo, e a dimostrarne pubblicamente la veridicità. Intendo anche identificare attraverso quali processi si possa consolidare un'identità, minata spesso da prove sulla sua veridicità. Cosa è una vera donna? E cosa non è? È forse un uomo imperfetto, mancato?File | Dimensione | Formato | |
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