La presenza è definita come uno stato in cui il Sè è completamente immerso nel momento su molti livelli: fisico, emozionale cognitivo e spirituale (Geller e Greenberg, 2002).Numerosi studi hanno approfondito il ruolo della presenza all'interno della te- rapia (Bugental, 1987; Geller & Greenberg, 2002, 2010; Hycner, 1993). 
Questa tesi nasce dal bisogno di coniugare ad un'ottica individualistica, con- centrata sul Sè e sulla promozione della propria presenza, una spinta decisa- mente più relazionale.
 La motivazione di questa tesi nasce in seguito ad una ricerca condotta dal prof. Francesetti, dalla dott.ssa Gecele e dal prof. Settanni per Poiesis e l'IIPG, la quale proponeva un nuovo test che conciliasse queste due dimensioni: il In- Session Presence Questionnaire.
 Il test si propone come possibilità di aggiungere agli studi precedentemente citati e che in seguito verranno approfonditi, un livello relazionale profondo tra il Sè e l'Altro, fulcro di un pensiero fondato teoricamente da studi che coinvol- gono sia il pensiero occidentale, come dimostra la filosofia di Heidegger o Husserl, sia quello orientale, tipicamente del Buddhismo. In psicologia il costrutto della Presenza è diventato un pilastro della Psicologia della Gestalt (Perls, Hefferline, Goodman, 1951), Rogersiana (Rogers, 1951) ed Esistenzialista (Yalom, 1980). Per la validazione del test, sono state calcolate statistiche descrittive ed inferenziali, l'indice correlazione di Pearson, l'indice di correlazione di Spearman. Dai risultati è emerso che complessivamente lo strumento sembra funzionare in modo adeguato e sono state presentate, in seguito all'analisi degli item e delle dimensioni, delle nuove possibilità di approfondimento e ricerca sul test.

Essere presenti durante il processo terapeutico: uno studio dell'In-session Presence Questionnaire

MESSINA, GIULIA
2018/2019

Abstract

La presenza è definita come uno stato in cui il Sè è completamente immerso nel momento su molti livelli: fisico, emozionale cognitivo e spirituale (Geller e Greenberg, 2002).Numerosi studi hanno approfondito il ruolo della presenza all'interno della te- rapia (Bugental, 1987; Geller & Greenberg, 2002, 2010; Hycner, 1993). 
Questa tesi nasce dal bisogno di coniugare ad un'ottica individualistica, con- centrata sul Sè e sulla promozione della propria presenza, una spinta decisa- mente più relazionale.
 La motivazione di questa tesi nasce in seguito ad una ricerca condotta dal prof. Francesetti, dalla dott.ssa Gecele e dal prof. Settanni per Poiesis e l'IIPG, la quale proponeva un nuovo test che conciliasse queste due dimensioni: il In- Session Presence Questionnaire.
 Il test si propone come possibilità di aggiungere agli studi precedentemente citati e che in seguito verranno approfonditi, un livello relazionale profondo tra il Sè e l'Altro, fulcro di un pensiero fondato teoricamente da studi che coinvol- gono sia il pensiero occidentale, come dimostra la filosofia di Heidegger o Husserl, sia quello orientale, tipicamente del Buddhismo. In psicologia il costrutto della Presenza è diventato un pilastro della Psicologia della Gestalt (Perls, Hefferline, Goodman, 1951), Rogersiana (Rogers, 1951) ed Esistenzialista (Yalom, 1980). Per la validazione del test, sono state calcolate statistiche descrittive ed inferenziali, l'indice correlazione di Pearson, l'indice di correlazione di Spearman. Dai risultati è emerso che complessivamente lo strumento sembra funzionare in modo adeguato e sono state presentate, in seguito all'analisi degli item e delle dimensioni, delle nuove possibilità di approfondimento e ricerca sul test.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/99100