The thesis focuses on African women writers and on those of African origins and their relationship with literature. Since the topic is very vast, the thesis will focus on writers of Nigerian origins, taking in consideration that African women writers come from several African countries. Particularly, the thesis focuses on the literary works, like novels and poems, of great substance: through their works, African women writers were able to express themselves and to explain what it means to be black. History is relevant because it helps to understand the roots and development of ¿Black literature¿. The thesis is structured in three chapters. The first chapter is historical. It focuses on Africa's history, from the beginning to the 1960s. Then it talks about a topic developed in the third chapter: the African migrations to Great Britain. In this chapter, colonialism and imperialism are well discussed, two phenomena which changed Africa in the past. Osborne and Kingsley Kent (2015) objectively explain what happened in the continent. The second chapter focuses on the African woman and her history. Despite what could be believed, Africa granted women a social role. As a matter of fact, they could have important institutional positions. Everything changed after the arrival of Arab and European invaders. With the passing of time, African women were confined to the domestic sphere: their role was to be good mothers and wives. If they were not, they were marginalized. From here on, the chapter focuses on literature and its role in the life of African women writers. Nwapa's Efuru (1966) constitute the theoretical framework of this part. The chapter ends with some consideration on the WAAD Conference (1992). Nnaemeka's books (1997, 1998 and 2016) were relevant for this chapter. The third chapter gets back to a topic mentioned in chapter one: the African diaspora. With the arrival of new citizens in Great Britain, new voices recount their experience through the use of the novel and of poetry. The focus in this chapter is on two different generations of writers, who have similarities: the first ones are people who migrated to Britain from Africa, like Buchi Emecheta; the second ones are writers who were born in Britain, but do not feel British because of their social and cultural exclusions. In the second group of writers, there are women like Bernardine Evaristo and Patience Agbabi. The first writer recounts her first-hand coarse experience of racism in the novel Lara (1997 and 2009). The second one is a poetess, who uses poetry as a form of direct communication with the audience, performance poetry. In both cases, some of their works were analysed in order to better understand what they talk about. For this chapter, I relied on books and articles by Arana (2009), Ramey (2004) and Sesay (2005).
La tesi di laurea parla delle scrittrici africane o di origine africana ed il loro rapporto con la letteratura. Il tema è vasto ed ampio, pertanto il lavoro si concentra sulle donne di origine nigeriana, pur tenendo presente che le scrittrici africane hanno varie origini. In particolar modo il lavoro si sofferma sui testi letterari come romanzi e poesie di notevole spessore: tramite le loro opere, le scrittrici africane spiegano cosa vuol dire essere nere. La storia è fondamentale, in quanto è rilevante per capire meglio le basi ed il successivo sviluppo della ¿letteratura nera¿. La tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo capitolo è storico. Si concentra sulla storia del continente africano, dalle origini fino agli anni Sessanta dello scorso secolo, per poi arrivare ad un tema che viene trattato nel terzo capitolo, ovvero le migrazioni dall'Africa alla Gran Bretagna. In questo capitolo, grande importanza è data al colonialismo ed all'imperialismo, due fenomeni che hanno profondamente cambiato l'Africa. Osborne e Kingsley Kent (2015) spiegano in maniera oggettiva e critica ciò che è accaduto in Africa. Il secondo capitolo è incentrato sulla donna africana e la sua storia. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, l'Africa garantiva un ruolo sociale importante alle donne. Esse, infatti, potevano occuparsi di cariche istituzionali importanti. Tutto è cambiato con l'arrivo degli arabi e degli europei. Piano piano, le donne africane sono state confinate esclusivamente al nucleo famigliare: il loro ruolo era quello di essere solo buone madri e mogli. Nel caso in cui, le donne non lo erano, rischiavano di essere emarginate. Da qui in poi si parla della letteratura e del suo ruolo per le scrittrici africane. Tramite essa, si descrive la donna africana e le sue peculiarità (sia positive che negative). Il testo di Nwapa Efuru (1966) si concentra su questi temi. Il capitolo si conclude con delle considerazioni sulla conferenza di WAAD del 1992. I libri di Nnaemeka (1997, 1998 e 2016) sono stati fondamentali per questo capitolo. Il terzo capitolo riprende ciò che era stato accennato alla fine del primo, ovvero la diaspora africana. Con l'arrivo di nuovi cittadini in Gran Bretagna, emergono le loro voci che raccontano tramite il romanzo, in primis, e la poesia la loro esperienza. In questo capitolo si parla di due generazioni di autori, diverse tra loro ma con dei punti in comune: i primi sono coloro che sono immigrati dall'Africa, come Buchi Emecheta; i secondi, invece, sono coloro che sono nati, invece, in Gran Bretagna ma non si sentono britannici a causa dell'esclusione sociale e culturale. In questo secondo gruppo di scrittori, troviamo donne come Bernardine Evaristo e Patience Agbabi. La prima racconta la brutale esperienza del razzismo tramite il suo romanzo in versi Lara (1997 and 2009). La seconda, invece, fa della poesia un mezzo di comunicazione che interagisce direttamente con il pubblico, la ¿performance poetry¿. Per entrambe le autrici si procede con l'analisi delle opere fondamentali per capire meglio di cosa parlano e come ne parlano. Per questo capitolo, importanti sono stati testi ed articoli, come quelli di Ramey (2004), Arana (2009) e Sesay (2005).
L'AFRICA E LE SUE "TANTE" VOCI: UN VIAGGIO LETTERARIO TRA LE SCRITTRICI AFRICANE E LE SCRITTRICI NERE BRITANNICHE
CAMMARATA, PATRIZIA
2018/2019
Abstract
La tesi di laurea parla delle scrittrici africane o di origine africana ed il loro rapporto con la letteratura. Il tema è vasto ed ampio, pertanto il lavoro si concentra sulle donne di origine nigeriana, pur tenendo presente che le scrittrici africane hanno varie origini. In particolar modo il lavoro si sofferma sui testi letterari come romanzi e poesie di notevole spessore: tramite le loro opere, le scrittrici africane spiegano cosa vuol dire essere nere. La storia è fondamentale, in quanto è rilevante per capire meglio le basi ed il successivo sviluppo della ¿letteratura nera¿. La tesi è strutturata in tre capitoli. Il primo capitolo è storico. Si concentra sulla storia del continente africano, dalle origini fino agli anni Sessanta dello scorso secolo, per poi arrivare ad un tema che viene trattato nel terzo capitolo, ovvero le migrazioni dall'Africa alla Gran Bretagna. In questo capitolo, grande importanza è data al colonialismo ed all'imperialismo, due fenomeni che hanno profondamente cambiato l'Africa. Osborne e Kingsley Kent (2015) spiegano in maniera oggettiva e critica ciò che è accaduto in Africa. Il secondo capitolo è incentrato sulla donna africana e la sua storia. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, l'Africa garantiva un ruolo sociale importante alle donne. Esse, infatti, potevano occuparsi di cariche istituzionali importanti. Tutto è cambiato con l'arrivo degli arabi e degli europei. Piano piano, le donne africane sono state confinate esclusivamente al nucleo famigliare: il loro ruolo era quello di essere solo buone madri e mogli. Nel caso in cui, le donne non lo erano, rischiavano di essere emarginate. Da qui in poi si parla della letteratura e del suo ruolo per le scrittrici africane. Tramite essa, si descrive la donna africana e le sue peculiarità (sia positive che negative). Il testo di Nwapa Efuru (1966) si concentra su questi temi. Il capitolo si conclude con delle considerazioni sulla conferenza di WAAD del 1992. I libri di Nnaemeka (1997, 1998 e 2016) sono stati fondamentali per questo capitolo. Il terzo capitolo riprende ciò che era stato accennato alla fine del primo, ovvero la diaspora africana. Con l'arrivo di nuovi cittadini in Gran Bretagna, emergono le loro voci che raccontano tramite il romanzo, in primis, e la poesia la loro esperienza. In questo capitolo si parla di due generazioni di autori, diverse tra loro ma con dei punti in comune: i primi sono coloro che sono immigrati dall'Africa, come Buchi Emecheta; i secondi, invece, sono coloro che sono nati, invece, in Gran Bretagna ma non si sentono britannici a causa dell'esclusione sociale e culturale. In questo secondo gruppo di scrittori, troviamo donne come Bernardine Evaristo e Patience Agbabi. La prima racconta la brutale esperienza del razzismo tramite il suo romanzo in versi Lara (1997 and 2009). La seconda, invece, fa della poesia un mezzo di comunicazione che interagisce direttamente con il pubblico, la ¿performance poetry¿. Per entrambe le autrici si procede con l'analisi delle opere fondamentali per capire meglio di cosa parlano e come ne parlano. Per questo capitolo, importanti sono stati testi ed articoli, come quelli di Ramey (2004), Arana (2009) e Sesay (2005).File | Dimensione | Formato | |
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