International grapevine breeding programs for table grapes release numerous seedless varieties each year. The wide availability of new varieties poses a challenge for growers, who must identify those best suited to local conditions and market demands. In Italy, the transition to seedless varieties has progressed more slowly compared to other countries. Varietal renewal is essential to meet market demands and maintain global competitiveness. Currently, the planting material in use requires up to three years to achieve significant production and necessitates selecting the variety at least one year before planting. The adoption of innovative planting materials could shorten these timelines, enabling production by the second year and allowing variety selection within the same year as planting. This approach could address some of the emerging needs of the table grape sector. In response to these challenges, this study examines the performance of different planting materials, comparing rootstock-grafted cuttings to "traditional" grafted cuttings. Various grafting techniques (cleft, omega, and wedge) were evaluated, both with and without the use of forcing techniques, to analyze their impact on graft take rates, vegetative growth (length and diameter), and variability in the produced material. Anatomical observations provided insights into the quality of graft unions, evaluated on a scale from 1 to 3. The analysis considered vegetative parameters such as the shoot axis length and diameter during different observation periods, as well as relative growth increments between observations. For diameters, measurements were taken at 30 cm, 150 cm, and 300 cm along the shoot axis, comparing values among the different grafting techniques and within each group. The combination of forcing with omega and wedge grafting techniques proved critical to achieving high graft take rates, exceeding 80%. Under these conditions, only cleft grafting showed an excellent take rate, exceeding 90%, both with and without forcing. Length and diameter analyses revealed that, although the different grafting techniques displayed significant differences in the early stages of growth, these differences diminished over time, leading to parameter convergence with no significant differences in the medium term. The cuttings demonstrated good adaptability, but temperatures above 35°C, particularly exceeding 40°C, slowed their growth. This indicates that, although the thermal threshold for growth reduction is relatively high, extreme heat remains a limiting factor. Nevertheless, all tested cuttings exhibited excellent vegetative growth. The variability in lengths and diameters measured at specific heights among the different grafting types was similar during advanced growth stages, suggesting that grafting type did not significantly affect vegetative performance or shoot uniformity in the various planting materials. Internal variability in the planting materials was assessed by categorizing lengths into vigor classes. Forced and unforced cleft grafts showed wide and consistent variability over time, while omega and wedge grafts demonstrated more contained variability. The control group consistently exhibited the most uniform performance. The results of this study confirm that the planting materials examined can meet the sector's needs.
I programmi internazionali di miglioramento genetico per l'uva da tavola rilasciano ogni anno numerose varietà apirene. La vasta disponibilità di nuove varietà rappresenta una sfida per i produttori, che devono individuare quelle più adatte alle condizioni locali e alle richieste di mercato. In Italia, la transizione verso varietà senza semi è avvenuta più lentamente rispetto ad altri Paesi. Il rinnovamento varietale è essenziale per soddisfare le richieste del mercato e mantenere la competitività globale. Attualmente, il materiale d’impianto utilizzato richiede fino a tre anni per raggiungere una produzione significativa e comporta la necessità di scegliere la varietà almeno un anno prima della messa a dimora. L’adozione di materiali d’impianto innovativi potrebbe ridurre questi tempi, consentendo una produzione già dal secondo anno e la scelta della varietà nello stesso anno dell’impianto. Questo approccio risponderebbe ad alcune delle esigenze emergenti nel settore dell’uva da tavola. In risposta a queste sfide, lo studio esamina le prestazioni di diversi materiali d’impianto, confrontando barbatelle innestate su portinnesto con barbatelle innestate "tradizionali". Sono state valutate diverse tecniche di innesto (spacco, omega e incastro), sia con che senza l’uso di tecniche di forzatura, per analizzarne l’impatto sui tassi di attecchimento, sulla crescita vegetativa (lunghezza e diametro) e sulla variabilità del materiale prodotto. Le osservazioni anatomiche hanno fornito informazioni sulla qualità delle saldature, valutate su una scala da 1 a 3. L’analisi ha preso in considerazione parametri vegetativi come la lunghezza dell’asse del germoglio e il diametro nei diversi periodi di osservazione, oltre agli incrementi di crescita relativi tra un’osservazione e l’altra. Per i diametri, le misurazioni sono state effettuate a 30 cm, 150 cm e 300 cm lungo l’asse del germoglio, confrontando i valori tra le diverse tipologie di innesto e all’interno di ciascun gruppo. La combinazione della forzatura con le tecniche di innesto omega e incastro si è rivelata cruciale per ottenere alti tassi di attecchimento, superiori all’80%. In queste condizioni, solo l’innesto a spacco ha mostrato un eccellente tasso di attecchimento, superiore al 90%, sia con che senza forzatura. Le analisi delle lunghezze e dei diametri hanno evidenziato che, nonostante le diverse tecniche di innesto mostrassero differenze significative nelle prime fasi di crescita, queste differenze si attenuavano nel tempo, portando a una convergenza dei parametri senza differenze significative nel medio termine. Le barbatelle hanno dimostrato una buona capacità di adattamento, ma temperature superiori ai 35°C, e in particolare oltre i 40°C, ne hanno rallentato la crescita. Questo evidenzia che, sebbene la soglia termica per il calo della crescita sia piuttosto elevata, il caldo estremo rimane un fattore limitante. Tuttavia, tutte le barbatelle testate hanno mostrato un’eccellente crescita vegetativa. La variabilità delle lunghezze e dei diametri misurati alle altezze specifiche tra i diversi tipi di innesto si è rivelata simile nelle fasi di crescita avanzata, suggerendo che la tipologia di innesto non ha avuto un impatto significativo sulle prestazioni vegetative o sull’uniformità dei germogli nei vari materiali d’impianto. La variabilità interna dei materiali d’impianto è stata valutata suddividendo le lunghezze in classi di vigore. Gli innesti a spacco, sia forzati che non, hanno mostrato una variabilità ampia e costante nel tempo, mentre gli innesti omega e incastro hanno evidenziato una variabilità più contenuta. Il gruppo di controllo ha costantemente mostrato le prestazioni più uniformi. I risultati di questo studio confermano che i materiali d’impianto esaminati possono rispondere alle esigenze del settore.
Valutazioni di materiali d'impianto innovativi per il comparto dell'uva da tavola
FRANCHINI, MATTIA
2023/2024
Abstract
I programmi internazionali di miglioramento genetico per l'uva da tavola rilasciano ogni anno numerose varietà apirene. La vasta disponibilità di nuove varietà rappresenta una sfida per i produttori, che devono individuare quelle più adatte alle condizioni locali e alle richieste di mercato. In Italia, la transizione verso varietà senza semi è avvenuta più lentamente rispetto ad altri Paesi. Il rinnovamento varietale è essenziale per soddisfare le richieste del mercato e mantenere la competitività globale. Attualmente, il materiale d’impianto utilizzato richiede fino a tre anni per raggiungere una produzione significativa e comporta la necessità di scegliere la varietà almeno un anno prima della messa a dimora. L’adozione di materiali d’impianto innovativi potrebbe ridurre questi tempi, consentendo una produzione già dal secondo anno e la scelta della varietà nello stesso anno dell’impianto. Questo approccio risponderebbe ad alcune delle esigenze emergenti nel settore dell’uva da tavola. In risposta a queste sfide, lo studio esamina le prestazioni di diversi materiali d’impianto, confrontando barbatelle innestate su portinnesto con barbatelle innestate "tradizionali". Sono state valutate diverse tecniche di innesto (spacco, omega e incastro), sia con che senza l’uso di tecniche di forzatura, per analizzarne l’impatto sui tassi di attecchimento, sulla crescita vegetativa (lunghezza e diametro) e sulla variabilità del materiale prodotto. Le osservazioni anatomiche hanno fornito informazioni sulla qualità delle saldature, valutate su una scala da 1 a 3. L’analisi ha preso in considerazione parametri vegetativi come la lunghezza dell’asse del germoglio e il diametro nei diversi periodi di osservazione, oltre agli incrementi di crescita relativi tra un’osservazione e l’altra. Per i diametri, le misurazioni sono state effettuate a 30 cm, 150 cm e 300 cm lungo l’asse del germoglio, confrontando i valori tra le diverse tipologie di innesto e all’interno di ciascun gruppo. La combinazione della forzatura con le tecniche di innesto omega e incastro si è rivelata cruciale per ottenere alti tassi di attecchimento, superiori all’80%. In queste condizioni, solo l’innesto a spacco ha mostrato un eccellente tasso di attecchimento, superiore al 90%, sia con che senza forzatura. Le analisi delle lunghezze e dei diametri hanno evidenziato che, nonostante le diverse tecniche di innesto mostrassero differenze significative nelle prime fasi di crescita, queste differenze si attenuavano nel tempo, portando a una convergenza dei parametri senza differenze significative nel medio termine. Le barbatelle hanno dimostrato una buona capacità di adattamento, ma temperature superiori ai 35°C, e in particolare oltre i 40°C, ne hanno rallentato la crescita. Questo evidenzia che, sebbene la soglia termica per il calo della crescita sia piuttosto elevata, il caldo estremo rimane un fattore limitante. Tuttavia, tutte le barbatelle testate hanno mostrato un’eccellente crescita vegetativa. La variabilità delle lunghezze e dei diametri misurati alle altezze specifiche tra i diversi tipi di innesto si è rivelata simile nelle fasi di crescita avanzata, suggerendo che la tipologia di innesto non ha avuto un impatto significativo sulle prestazioni vegetative o sull’uniformità dei germogli nei vari materiali d’impianto. La variabilità interna dei materiali d’impianto è stata valutata suddividendo le lunghezze in classi di vigore. Gli innesti a spacco, sia forzati che non, hanno mostrato una variabilità ampia e costante nel tempo, mentre gli innesti omega e incastro hanno evidenziato una variabilità più contenuta. Il gruppo di controllo ha costantemente mostrato le prestazioni più uniformi. I risultati di questo studio confermano che i materiali d’impianto esaminati possono rispondere alle esigenze del settore.File | Dimensione | Formato | |
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