E' degli ultimi anni la consapevolezza da parte della comunità scientifica che ci troviamo alle porte della ¿Sesta Estinzione di Massa¿. Numerose evidenze dimostrano come la velocità di scomparsa delle specie sia notevolmente aumentata e la preoccupazione nasce dal fatto che, a differenza delle estinzioni di massa precedenti, l'attuale diminuzione della biodiversità è indotta dalle invasive azioni antropiche. Le conseguenze della perdita di specie indotta dall'uomo, non sono tuttora né chiare né prevedibili e per queste ragioni c'è un urgente bisogno di comprendere e quantificare questi processi, identificando le specie a rischio di estinzione ed il ruolo giocato dall'uomo in tali meccanismi, per prevenire impatti negativi sulla natura. Il seguente elaborato, pertanto, ha come scopo principale quello di analizzare la grande quantità di letteratura scientifica disponibile, in modo da mostrare quali siano le principali minacce alla biodiversità ed in particolare ad una categoria sistematica molto sensibile a questo problema: gli uccelli. La trattazione che segue, si basa inoltre sulle conoscenze acquisite nel tirocinio da me svolto presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) su questo gruppo di vertebrati e si inserisce in una delle tre principali ¿missioni¿ che oggi i musei si impegnano a compiere: quella della divulgazione scientifica. Nella collezione ornitologica del MRSN sono conservati circa 21000 esemplari in rappresentanza di oltre 6000 specie e all'interno della collezione storica sono già state individuate undici specie classificate come estinte dalla IUCN e molte altre in pericolo. Da questo si evince l'importanza scientifica e storica di questa collezione (la maggior parte delle specie estinte sono giunte al museo quando ancora le loro popolazioni erano abbondanti e non si sarebbe mai potuta prevedere l'altissima perdita di biodiversità che poi è effettivamente avvenuta) e delle collezioni museali in generale, che rappresentano testimonianze non replicabili e di incredibile valore. A dimostrazione quindi della preziosità assunta dagli esemplari delle collezioni museali nella divulgazione scientifica in tema di perdita di biodiversità, tutti gli esempi trattati in questo elaborato provengono dalle collezioni ornitologiche del museo di scienze naturali di Torino. La tesi è articolata in quattro capitoli: uno introduttivo, in cui si illustra in linea generale lo stato in cui si trova in questo momento l'avifauna nel mondo, quali problemi li rendono in grave pericolo di estinzione e quali sono gli habitat più colpiti, con relativi dati ed esempi. Nel secondo capitolo ci si occupa di sviluppare un resoconto delle principali cause di perdita di biodiversità a scala sia locale che globale, con casi studio e dati. L'obiettivo non è però solo quello (comunque fondamentale) di fornire esempi e dati su questo grave problema, ma di presentare anche ciò che è stato fatto, in particolari casi, per risolverlo. Infatti, nei capitoli finali verranno elencate le principali normative emesse dall'Unione Europea negli ultimi anni in materia di conservazione delle specie minacciate e verrà trattato un caso studio di reintroduzione in natura di una specie che era fortemente in pericolo di estinzione: il Capovaccaio (Neophron percnopterus), che grazie ad un grandioso progetto che verrà illustrato è stato salvato dall'estinzione. Mostrando i risultati ottenuti e dimostrando che per ogni grande crisi ci si augura sempre di trovare un'adeguata soluzione, con questa tesi si intende informare che sì, ci troviamo in circostanze critiche, ma che si può e si deve agire di conseguenza.

Avifauna in allarme rosso. Minacce e soluzioni alla perdita di biodiversità globale con esempi didattici dalla collezione ornitologica del Museo Regionale di Scienze naturali di Torino

ROMANO, ASIA
2018/2019

Abstract

E' degli ultimi anni la consapevolezza da parte della comunità scientifica che ci troviamo alle porte della ¿Sesta Estinzione di Massa¿. Numerose evidenze dimostrano come la velocità di scomparsa delle specie sia notevolmente aumentata e la preoccupazione nasce dal fatto che, a differenza delle estinzioni di massa precedenti, l'attuale diminuzione della biodiversità è indotta dalle invasive azioni antropiche. Le conseguenze della perdita di specie indotta dall'uomo, non sono tuttora né chiare né prevedibili e per queste ragioni c'è un urgente bisogno di comprendere e quantificare questi processi, identificando le specie a rischio di estinzione ed il ruolo giocato dall'uomo in tali meccanismi, per prevenire impatti negativi sulla natura. Il seguente elaborato, pertanto, ha come scopo principale quello di analizzare la grande quantità di letteratura scientifica disponibile, in modo da mostrare quali siano le principali minacce alla biodiversità ed in particolare ad una categoria sistematica molto sensibile a questo problema: gli uccelli. La trattazione che segue, si basa inoltre sulle conoscenze acquisite nel tirocinio da me svolto presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN) su questo gruppo di vertebrati e si inserisce in una delle tre principali ¿missioni¿ che oggi i musei si impegnano a compiere: quella della divulgazione scientifica. Nella collezione ornitologica del MRSN sono conservati circa 21000 esemplari in rappresentanza di oltre 6000 specie e all'interno della collezione storica sono già state individuate undici specie classificate come estinte dalla IUCN e molte altre in pericolo. Da questo si evince l'importanza scientifica e storica di questa collezione (la maggior parte delle specie estinte sono giunte al museo quando ancora le loro popolazioni erano abbondanti e non si sarebbe mai potuta prevedere l'altissima perdita di biodiversità che poi è effettivamente avvenuta) e delle collezioni museali in generale, che rappresentano testimonianze non replicabili e di incredibile valore. A dimostrazione quindi della preziosità assunta dagli esemplari delle collezioni museali nella divulgazione scientifica in tema di perdita di biodiversità, tutti gli esempi trattati in questo elaborato provengono dalle collezioni ornitologiche del museo di scienze naturali di Torino. La tesi è articolata in quattro capitoli: uno introduttivo, in cui si illustra in linea generale lo stato in cui si trova in questo momento l'avifauna nel mondo, quali problemi li rendono in grave pericolo di estinzione e quali sono gli habitat più colpiti, con relativi dati ed esempi. Nel secondo capitolo ci si occupa di sviluppare un resoconto delle principali cause di perdita di biodiversità a scala sia locale che globale, con casi studio e dati. L'obiettivo non è però solo quello (comunque fondamentale) di fornire esempi e dati su questo grave problema, ma di presentare anche ciò che è stato fatto, in particolari casi, per risolverlo. Infatti, nei capitoli finali verranno elencate le principali normative emesse dall'Unione Europea negli ultimi anni in materia di conservazione delle specie minacciate e verrà trattato un caso studio di reintroduzione in natura di una specie che era fortemente in pericolo di estinzione: il Capovaccaio (Neophron percnopterus), che grazie ad un grandioso progetto che verrà illustrato è stato salvato dall'estinzione. Mostrando i risultati ottenuti e dimostrando che per ogni grande crisi ci si augura sempre di trovare un'adeguata soluzione, con questa tesi si intende informare che sì, ci troviamo in circostanze critiche, ma che si può e si deve agire di conseguenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/98848