In my work I studied the form 'é', a particle used in Piedmont regional Italian as a reply to either interrogative or declarative phrases. In the first part I examined in depth the concepts of pro-sentence, discourse marker and interjection, while in the second part I carried out a classification of the material that I collected during my fieldwork, thanks to some recordings. I verified the fact that 'é' is more similar to 'già' than 'sì' by a comparison between the form and other particles used in Italian. Then I noticed that the form 'é' shows some restrictions: this should mean that it isn't completely part of the category of pro-sentence, but it often takes the role of discourse marker and interjection. I also found some contexts that seem specific just for the form 'é', in particular at the end of the sentence. I proved these statements both in the theoretical part, thanks to the replacement of the form in some examples supplied in the textbooks, and in the practical one, where I found a considerable presence of the particle in uses different from that of pro-sentence.
Nel mio lavoro ho studiato la forma 'é', una particella usata nell'italiano regionale piemontese come risposta a frasi interrogative o dichiarative. Nella prima parte ho approfondito i concetti di profrase, segnale discorsivo e interiezione, mentre nella seconda parte ho svolto una classificazione del materiale che ho raccolto 'sul campo' grazie ad alcune registrazioni. Ho accertato il fatto che 'é' sia più simile a 'già' che a 'sì' attraverso un confronto tra la forma e altre particelle utilizzate in italiano. Ho notato poi che la forma 'é' presenta alcune restrizioni per cui non rientra completamente nella categoria di profrase, ma assume il ruolo di segnale discorsivo e di interiezione. Ho anche trovato alcuni contesti d'uso che sembrano specifici solo della forma 'é', in particolare a fine enunciato. Ho confermato queste tesi sia nella parte teorica, con la sostituzione della forma all'interno di esempi forniti sui manuali, sia sul piano pratico, dove ho riscontrato una presenza rilevante della particella in usi diversi da quello di profrase.
La forma 'é': il suo significato e il suo utilizzo nell'italiano regionale piemontese
GARELLI, SARA
2018/2019
Abstract
Nel mio lavoro ho studiato la forma 'é', una particella usata nell'italiano regionale piemontese come risposta a frasi interrogative o dichiarative. Nella prima parte ho approfondito i concetti di profrase, segnale discorsivo e interiezione, mentre nella seconda parte ho svolto una classificazione del materiale che ho raccolto 'sul campo' grazie ad alcune registrazioni. Ho accertato il fatto che 'é' sia più simile a 'già' che a 'sì' attraverso un confronto tra la forma e altre particelle utilizzate in italiano. Ho notato poi che la forma 'é' presenta alcune restrizioni per cui non rientra completamente nella categoria di profrase, ma assume il ruolo di segnale discorsivo e di interiezione. Ho anche trovato alcuni contesti d'uso che sembrano specifici solo della forma 'é', in particolare a fine enunciato. Ho confermato queste tesi sia nella parte teorica, con la sostituzione della forma all'interno di esempi forniti sui manuali, sia sul piano pratico, dove ho riscontrato una presenza rilevante della particella in usi diversi da quello di profrase.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/98787