In questo lavoro viene condotta un'analisi sul film Occhi Senza Volto (1959) di Georges Franju, allo scopo di approfondire la lettura di alcuni aspetti del film. Il titolo ¿Oltre le apparenze¿ intende evidenziare che la pellicola, spesso genericamente associata al genere horror, in realtà rientra in una sua specifica e particolare dimensione nel panorama cinematografico. Inoltre l'analisi viene svolta al fine di offrire una lettura più ampia e complessa di alcuni contenuti che sono presenti nell'opera, che risultano però decifrabili solo attraverso una riflessione contestualizzata. Per la stesura dell'elaborato si è fatto riferimento alla bibliografia esistente, sia sul regista che sulla sua produzione artistica, oltre che alle numerose interviste rilasciate nel corso della sua carriera, estrapolando quegli elementi utili a confermare la correttezza dell'ipotesi enunciata. Nella prima parte si esaminano: la genesi del film, le teorie di Franju sui temi del fantastico, dell'insolito e dell'angoscia e come il regista utilizzi alcune personali e originali metodologie cinematografiche per creare suspense e paura. Sono state poi presi in considerazione gli aspetti del film in rapporto ai generi horror, polar e gore, traendone la conclusione che la caratteristica singolare del film è quella di essere improntato ad una molteplicità di argomenti. La seconda parte della tesi è incentrata sullo studio dei tre principali personaggi dei quali vengono prese in considerazione caratteristiche psicologiche, relazioni interpersonali in ambito familiare e sociale e relativi ruoli all'interno della vicenda. La figura della protagonista Christiane viene esaminata seguendone l'evoluzione psicologica ed esponendo una serie di interpretazioni critiche che intendono illustrare i molteplici significati sottesi alla vicenda della ¿ragazza dal volto mascherato¿. Si fornisce la descrizione delle particolari tecniche narrative proprie del regista: quella dei ¿cerchi concentrici¿ e quella dell' ¿esplosione lirica¿. La terza parte prende in esame la funzione connotativa e denotativa degli oggetti nel film e come essi partecipino attivamente alla narrazione. Sono proposti alcuni commenti personali di scene nelle quali essi sembrano agire o manifestare sentimenti subumani. Viene analizzata la funzione dello specchio autoriflessivo per Christiane e la presenza dei cani e delle colombe che assume significati simbolici e metaforici. Nella conclusione si conferma che Occhi Senza Volto è un film complesso, che partecipa a vari generi e aperto a varie interpretazioni critiche, al di là dell'illusoria semplicità della narrazione. Tutto ciò dimostra l'unicità di Franju e di questo film nel panorama filmografico a lui contemporaneo.
OLTRE LE APPARENZE - OCCHI SENZA VOLTO (1959) DI GEORGES FRANJU
VARDARO, CHIARA
2018/2019
Abstract
In questo lavoro viene condotta un'analisi sul film Occhi Senza Volto (1959) di Georges Franju, allo scopo di approfondire la lettura di alcuni aspetti del film. Il titolo ¿Oltre le apparenze¿ intende evidenziare che la pellicola, spesso genericamente associata al genere horror, in realtà rientra in una sua specifica e particolare dimensione nel panorama cinematografico. Inoltre l'analisi viene svolta al fine di offrire una lettura più ampia e complessa di alcuni contenuti che sono presenti nell'opera, che risultano però decifrabili solo attraverso una riflessione contestualizzata. Per la stesura dell'elaborato si è fatto riferimento alla bibliografia esistente, sia sul regista che sulla sua produzione artistica, oltre che alle numerose interviste rilasciate nel corso della sua carriera, estrapolando quegli elementi utili a confermare la correttezza dell'ipotesi enunciata. Nella prima parte si esaminano: la genesi del film, le teorie di Franju sui temi del fantastico, dell'insolito e dell'angoscia e come il regista utilizzi alcune personali e originali metodologie cinematografiche per creare suspense e paura. Sono state poi presi in considerazione gli aspetti del film in rapporto ai generi horror, polar e gore, traendone la conclusione che la caratteristica singolare del film è quella di essere improntato ad una molteplicità di argomenti. La seconda parte della tesi è incentrata sullo studio dei tre principali personaggi dei quali vengono prese in considerazione caratteristiche psicologiche, relazioni interpersonali in ambito familiare e sociale e relativi ruoli all'interno della vicenda. La figura della protagonista Christiane viene esaminata seguendone l'evoluzione psicologica ed esponendo una serie di interpretazioni critiche che intendono illustrare i molteplici significati sottesi alla vicenda della ¿ragazza dal volto mascherato¿. Si fornisce la descrizione delle particolari tecniche narrative proprie del regista: quella dei ¿cerchi concentrici¿ e quella dell' ¿esplosione lirica¿. La terza parte prende in esame la funzione connotativa e denotativa degli oggetti nel film e come essi partecipino attivamente alla narrazione. Sono proposti alcuni commenti personali di scene nelle quali essi sembrano agire o manifestare sentimenti subumani. Viene analizzata la funzione dello specchio autoriflessivo per Christiane e la presenza dei cani e delle colombe che assume significati simbolici e metaforici. Nella conclusione si conferma che Occhi Senza Volto è un film complesso, che partecipa a vari generi e aperto a varie interpretazioni critiche, al di là dell'illusoria semplicità della narrazione. Tutto ciò dimostra l'unicità di Franju e di questo film nel panorama filmografico a lui contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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