The dissertation aims at examining Latin colour terminology, with particular focus on its use in the late poetry of Mosella and De Raptu Proserpinae. The first part consists of a frame study, necessary for every scholar that intends to address such a complex and interdisciplinary topic as colour. After a brief treatment of the sensation and perception of colour in biology and neurobiology, the text reports the linguistical and philosophical debate between relativists and universalists on perception itself, and the specific problematics of Latin language. It follows a short discussion on the contexts of use, the semantic areas, and the affective shades of some colour terms, selected among the most frequent ones in the two poems cited above. The second part presents an analysis of the use of colour in the two late Latin poems. In particular, the focus is on the descriptions of the landscape in both Ausonius and Claudianus, and on the colour palette of Claudianus' deities. The evidence suggests that, in both cases, colour notations not only are used in a descriptive way, but they also intend to communicate ideological and symbolical meanings, to develop the characterisation of the character throughout the narration, and, above all, to establish an emotional connection between the poem itself and its reader -also using poetical memory as a means. The last part of the dissertation consists of a brief perspective on the techniques the two authors employ in the choice and positioning of colour terms: the accumulation of similar terms, that drives to an intensification of the visual effect of the hue, and the contrast between different or opposite colours, which transmits richness or dramatic force.

La tesi si propone di esaminare la terminologia del colore in lingua latina, concentrandosi, in particolare, sul suo uso nella poesia tarda della Mosella e De raptu Proserpinae. La prima parte si concentra su studi d'inquadramento della questione, preliminari per chiunque voglia accostarsi a un argomento complesso e interdisciplinare come il colore: in seguito a una breve trattazione della sensazione e percezione del colore a livello biologico e neuroscientifico, si riportano i dibattiti linguistico-filosofici fra relativisti e universalisti sulla percezione stessa, e le problematiche specifiche presentate dalla lingua latina. Segue una breve trattazione dei contesti d'uso, dell'area semantica e delle sfumature affettive di alcuni termini di colore, selezionati fra quelli che ricorrono più spesso nei due poemi presi in esame. La seconda parte si sviluppa attorno all'uso del colore nei due poemi citati: in particolare, la descrizione dei paesaggi ausoniani e claudianei, e la caratterizzazione coloristica del personaggio divino in Claudiano. Si dimostra che, in entrambi i casi, le notazioni di colore sono usate non solo in maniera descrittiva, ma anche per comunicare significati ideologici e simbolici, per sviluppare la caratterizzazione dei personaggi e, soprattutto, per instaurare un legame emotivo fra lettore e testo -anche tramite i meccanismi di memoria poetica. L'ultima parte è costituita da una breve prospettiva sulle tecniche di inserimento di termini di colore nei poemi esaminati: l'accumulo di termini simili, che intensifica la sensazione visiva, o il contrasto fra termini diversi e opposti, che offre una sensazione di ricchezza o di drammaticità.

Poemi colorati. Un'analisi sui termini di colore nella lingua latina, con particolare attenzione al loro uso e funzione nella Mosella di Ausonio e nel De Raptu Proserpinae di Claudiano.

BERSANI, BEATRICE
2018/2019

Abstract

La tesi si propone di esaminare la terminologia del colore in lingua latina, concentrandosi, in particolare, sul suo uso nella poesia tarda della Mosella e De raptu Proserpinae. La prima parte si concentra su studi d'inquadramento della questione, preliminari per chiunque voglia accostarsi a un argomento complesso e interdisciplinare come il colore: in seguito a una breve trattazione della sensazione e percezione del colore a livello biologico e neuroscientifico, si riportano i dibattiti linguistico-filosofici fra relativisti e universalisti sulla percezione stessa, e le problematiche specifiche presentate dalla lingua latina. Segue una breve trattazione dei contesti d'uso, dell'area semantica e delle sfumature affettive di alcuni termini di colore, selezionati fra quelli che ricorrono più spesso nei due poemi presi in esame. La seconda parte si sviluppa attorno all'uso del colore nei due poemi citati: in particolare, la descrizione dei paesaggi ausoniani e claudianei, e la caratterizzazione coloristica del personaggio divino in Claudiano. Si dimostra che, in entrambi i casi, le notazioni di colore sono usate non solo in maniera descrittiva, ma anche per comunicare significati ideologici e simbolici, per sviluppare la caratterizzazione dei personaggi e, soprattutto, per instaurare un legame emotivo fra lettore e testo -anche tramite i meccanismi di memoria poetica. L'ultima parte è costituita da una breve prospettiva sulle tecniche di inserimento di termini di colore nei poemi esaminati: l'accumulo di termini simili, che intensifica la sensazione visiva, o il contrasto fra termini diversi e opposti, che offre una sensazione di ricchezza o di drammaticità.
ENG
The dissertation aims at examining Latin colour terminology, with particular focus on its use in the late poetry of Mosella and De Raptu Proserpinae. The first part consists of a frame study, necessary for every scholar that intends to address such a complex and interdisciplinary topic as colour. After a brief treatment of the sensation and perception of colour in biology and neurobiology, the text reports the linguistical and philosophical debate between relativists and universalists on perception itself, and the specific problematics of Latin language. It follows a short discussion on the contexts of use, the semantic areas, and the affective shades of some colour terms, selected among the most frequent ones in the two poems cited above. The second part presents an analysis of the use of colour in the two late Latin poems. In particular, the focus is on the descriptions of the landscape in both Ausonius and Claudianus, and on the colour palette of Claudianus' deities. The evidence suggests that, in both cases, colour notations not only are used in a descriptive way, but they also intend to communicate ideological and symbolical meanings, to develop the characterisation of the character throughout the narration, and, above all, to establish an emotional connection between the poem itself and its reader -also using poetical memory as a means. The last part of the dissertation consists of a brief perspective on the techniques the two authors employ in the choice and positioning of colour terms: the accumulation of similar terms, that drives to an intensification of the visual effect of the hue, and the contrast between different or opposite colours, which transmits richness or dramatic force.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/98214