Obiettivo: rinforzare, con un protocollo di esercizi di stabilizzazione e propriocezione, la caviglia instabile e soggetta a distorsioni e lesioni frequenti. Materiali e metodi: sono stati presi in considerazione 3 casi di problematiche alla caviglia di ballerine non professioniste di danza classica. Dopo aver seguito un periodo di riabilitazione sono state visitate dal fisiatra che ha prescritto ulteriori sedute di chinesiterapia per una migliore stabilizzazione. Primo caso: episodio distorsivo di 2°, accaduto 5 mesi prima dello studio, con interessamento del peroneo-astragalico anteriore e peroneo-calcaneare, durante l'attività di danza. Ha seguito un programma di fisioterapia e riabilitazione, successivamente ha continuato le sessioni di stabilizzazione per altre 3 settimane fino al ritorno alla pratica sportiva. Secondo caso: stabilizzazione capsulo-legamentosa caviglia sinistra soggetta ad importanti recidive. Terzo caso: instabilità capsulo-legamentosa con importanti recidive, ha seguito un programma di stabilizzazione e propriocezione. Il protocollo attuato prevedeva: una fase iniziale di stretching, seguita da una stimolazione della volta plantare con l'utilizzo del Theraband, per passare poi a esercizi propriocettivi, in statica e dinamica, su superfici instabili differenti, con appoggio mono o bipodalico, e una fase finale di scarico con cyclette o ellittica. Era inserito, in ogni seduta, anche un esercizio di riallineamento delle anche, in quanto anche la postura influenza problematiche del tipo trattato. Risultati: si sono visti benefici a livello del sistema propriocettivo e stabilizzatore della caviglia in quanto i soggetti non sono più andati incontro a episodi distorsivi o lesioni che prima del lavoro specifico propriocettivo ricorrevano ogni 2/3 settimane. Il miglioramento è stato anche percepito dal soggetto e la diminuzione di oscillazioni, sulle tavolette propriocettive usate, è stato visibile dalle prime alle ultime sessioni. Conclusioni: si può sostenere che un allenamento propriocettivo e di stabilizzazione, eseguito dopo un normale protocollo riabilitativo per la caviglia, sia in grado di produrre evidenti benefici sul sistema muscolo-scheletrico e sullo svolgimento delle normali attività quotidiane e sportive.

Lavoro di rinforzo, stabilizzazione e propriocezione nei postumi di infortunio alla caviglia per il ritorno alla pratica sportiva

MASERA, NADIA
2018/2019

Abstract

Obiettivo: rinforzare, con un protocollo di esercizi di stabilizzazione e propriocezione, la caviglia instabile e soggetta a distorsioni e lesioni frequenti. Materiali e metodi: sono stati presi in considerazione 3 casi di problematiche alla caviglia di ballerine non professioniste di danza classica. Dopo aver seguito un periodo di riabilitazione sono state visitate dal fisiatra che ha prescritto ulteriori sedute di chinesiterapia per una migliore stabilizzazione. Primo caso: episodio distorsivo di 2°, accaduto 5 mesi prima dello studio, con interessamento del peroneo-astragalico anteriore e peroneo-calcaneare, durante l'attività di danza. Ha seguito un programma di fisioterapia e riabilitazione, successivamente ha continuato le sessioni di stabilizzazione per altre 3 settimane fino al ritorno alla pratica sportiva. Secondo caso: stabilizzazione capsulo-legamentosa caviglia sinistra soggetta ad importanti recidive. Terzo caso: instabilità capsulo-legamentosa con importanti recidive, ha seguito un programma di stabilizzazione e propriocezione. Il protocollo attuato prevedeva: una fase iniziale di stretching, seguita da una stimolazione della volta plantare con l'utilizzo del Theraband, per passare poi a esercizi propriocettivi, in statica e dinamica, su superfici instabili differenti, con appoggio mono o bipodalico, e una fase finale di scarico con cyclette o ellittica. Era inserito, in ogni seduta, anche un esercizio di riallineamento delle anche, in quanto anche la postura influenza problematiche del tipo trattato. Risultati: si sono visti benefici a livello del sistema propriocettivo e stabilizzatore della caviglia in quanto i soggetti non sono più andati incontro a episodi distorsivi o lesioni che prima del lavoro specifico propriocettivo ricorrevano ogni 2/3 settimane. Il miglioramento è stato anche percepito dal soggetto e la diminuzione di oscillazioni, sulle tavolette propriocettive usate, è stato visibile dalle prime alle ultime sessioni. Conclusioni: si può sostenere che un allenamento propriocettivo e di stabilizzazione, eseguito dopo un normale protocollo riabilitativo per la caviglia, sia in grado di produrre evidenti benefici sul sistema muscolo-scheletrico e sullo svolgimento delle normali attività quotidiane e sportive.
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