The present study investigate Potsdam's Russian Colony Alexandrowka. In the first chapter it is analysed Colony's historical context and the close cultural relationship between Prussia and Russia. The second section describes Colony's architectural aspects: colonists' fourteen houses, the orchards and the Alexander-Newski-Gedächtniskirche. In the third chapter it will be underlined the different members of this Russian community and the different social relationships established between them. It is mainly the visit to the Alexandrowka's Museum that sets up study's primary source. The analysis shows that Alexandrowka does not represent the vestiges of a past now lost, but the testimony of cultural traditions, which are still alive. The rich historical documentation, the architectural traces in the city of Potsdam, the orthodox liturgy within the Alexander-Newski-Gedächtniskirche and the Russian names of Colony's current inhabitants represent Russian influence's indelible signs in the 19th century. However, a limit to the Colony's Russian character is the cultural fusion between the Russian colonists and Potsdam's inhabitants wanted by the Prussian King Frederick William III. This cultural aggregation have a negative implication on a linguistic level: the disappearance of the Russian language as a native language and its replacement with Berlin's typical dialect.
Oggetto della presente Dissertazione è la trattazione della colonia russa Alexandrowka nella città tedesca di Potsdam. Inizialmente viene fornita una descrizione del contesto storico in cui è sorta la colonia ed è stata posta in rilievo la stretta relazione culturale tra Prussia e Russia. In seguito viene esaminato l'insediamento russo dal punto di vista architettonico, dando risalto alle quattordici abitazioni destinate ai coloni e ai sorveglianti, ai frutteti e alla chiesa Alexander-Newski-Gedächtniskirche. Infine vengono presentati i diversi membri di tale comunità russa e le diverse dinamiche sociali che si instaurarono tra di loro. In seguito ad un'attenta raccolta di documentazione, costituita da interviste, testi e gli studi condotti al riguardo, è prevalentemente la visita al museo di Alexandrowka allestito nella seconda abitazione della colonia a costituire il caposaldo su cui è fondato l'elaborato. L'analisi qui condotta ha mostrato come la colonia Alexandrowka non rappresenti le vestigia di un passato ormai perduto, bensì la testimonianza di tradizioni culturali ancora vive. La ricca documentazione storica, le tracce architettoniche presenti nella città di Potsdam come i cartelli in caratteri cirillici, la liturgia ortodossa all'interno dell'Alexander-Newski-Gedächtniskirche e i nomi ¿parlanti¿ degli attuali abitanti dell'insediamento rappresentano i segni indelebili dell'influenza russa nell'Ottocento. Tuttavia un limite al carattere russo della colonia è costituito dalla fusione culturale dei coloni russi con gli abitanti di Potsdam voluta dal re prussiano Federico Guglielmo III. Questa aggregazione a livello culturale ha avuto un'implicazione negativa a livello linguistico: la scomparsa della lingua russa come lingua nativa e la sua sostituzione con il tipico dialetto berlinese.
Alexandrowka. La colonia russa di Potsdam.
GATTI, GAIA GIUSEPPINA
2018/2019
Abstract
Oggetto della presente Dissertazione è la trattazione della colonia russa Alexandrowka nella città tedesca di Potsdam. Inizialmente viene fornita una descrizione del contesto storico in cui è sorta la colonia ed è stata posta in rilievo la stretta relazione culturale tra Prussia e Russia. In seguito viene esaminato l'insediamento russo dal punto di vista architettonico, dando risalto alle quattordici abitazioni destinate ai coloni e ai sorveglianti, ai frutteti e alla chiesa Alexander-Newski-Gedächtniskirche. Infine vengono presentati i diversi membri di tale comunità russa e le diverse dinamiche sociali che si instaurarono tra di loro. In seguito ad un'attenta raccolta di documentazione, costituita da interviste, testi e gli studi condotti al riguardo, è prevalentemente la visita al museo di Alexandrowka allestito nella seconda abitazione della colonia a costituire il caposaldo su cui è fondato l'elaborato. L'analisi qui condotta ha mostrato come la colonia Alexandrowka non rappresenti le vestigia di un passato ormai perduto, bensì la testimonianza di tradizioni culturali ancora vive. La ricca documentazione storica, le tracce architettoniche presenti nella città di Potsdam come i cartelli in caratteri cirillici, la liturgia ortodossa all'interno dell'Alexander-Newski-Gedächtniskirche e i nomi ¿parlanti¿ degli attuali abitanti dell'insediamento rappresentano i segni indelebili dell'influenza russa nell'Ottocento. Tuttavia un limite al carattere russo della colonia è costituito dalla fusione culturale dei coloni russi con gli abitanti di Potsdam voluta dal re prussiano Federico Guglielmo III. Questa aggregazione a livello culturale ha avuto un'implicazione negativa a livello linguistico: la scomparsa della lingua russa come lingua nativa e la sua sostituzione con il tipico dialetto berlinese.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
832450_dissertazione.gattipdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
428.3 kB
Formato
Adobe PDF
|
428.3 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/97997