The purpose of this dissertation is to shed light on Bahrain's prospects for democracy. For almost a hundred years Bahraini people have been struggling in an attempt to improve the political situation in the country and to achieve reforms for freedom and democracy. The last major struggle for democracy in 2011, ended in mass incarceration, blood and death. The relationship between the monarchy and the population reached its lowest point in the history of the country, perhaps ultimately a tipping point. Abuses and violations of human rights have been rooted in the country's history for a long time. Yet, Western governments have often failed to take action to improve the Bahraini human rights situation and to help a transition to democracy. The research question: ¿What are the Bahrain's prospects for democracy?¿ will be answered in sections. First of all, it is important to figure out what democracy actually means, and how the concept fits into a hostile environment such as the Gulf region. Two empirical cases, Kuwait and Bahrain, have been analysed to assess the challenges and the prospects for democratisation in the region. Kuwait is the only country within the region to be defined by Freedom House as ¿partly free¿, scoring 36 out of 100 in the freedom ranking. Although this is not very encouraging, it is also true that this is the best result in the Gulf peninsula, a region with more than a century of entrenched autocracies. Whilst Kuwait is not an oasis of liberal democracy, it is also true that it is the most realistic model Bahrain could emulate. After tracing the main features of Kuwait's political system, the focus will move to Bahrain. Through a deep analysis of the country, it will be possible to figure out the political challenges the country has been going through since its formation as a state. Finally, some key concepts related to democracy-building process will be combined with a case study of Bahrain, and some possible models for democratic progress will be presented.
L'obiettivo di questa tesi è quello di far luce sulle prospettive di democratizzazione del Bahrein. Per oltre cento anni il popolo bahreinita è sceso in piazza e ha combattuto con l'obiettivo di migliorare la situazione politica del paese e di ottenere riforme democratiche. L'ultima grande mobilitazione per la democrazia nel 2011 è stata repressa nel sangue dal regime; migliaia di persone sono state incarcerate, centinaia sono state ferite o uccise. Il rapporto tra la monarchia degli Al Khalifa e la popolazione bahreinita ha raggiunto il punto più basso nella storia del paese, probabilmente un punto di non ritorno. Sebbene abusi e violazioni dei diritti umani caratterizzino la condotta del paese da sempre, i governi occidentali hanno spesso fallito nel cambiare concretamente le sorti del paese, migliorando la sua situazione in termini di diritti umani e democrazia. Alla domanda di ricerca: ¿Quali sono le prospettive di democratizzazione in Bahrein?¿ verrà risposto gradualmente. Innanzitutto, è importante capire cosa significa realmente democrazia e come questo concetto può essere declinato in un contesto ostile come quello della regione del Golfo. Nella tesi sono stati inseriti due casi empirici, quello del Kuwait e del Bahrein per capire meglio quali sono le sfide e le prospettive di democratizzazione nella regione. Il Kuwait è l'unico paese nella penisola del Golfo ad essere definito da Freedom House come parzialmente libero, registrando un punteggio di 36 su 100. Sebbene questo dato non sia incoraggiante, è anche vero che si tratta del punteggio più alto in quest'area, caratterizzata da autocrazie ultrasecolari e ben radicate. Il Kuwait non è certamente un'oasi di democrazia liberale, ma rappresenta comunque il modello più realistico da cui il Bahrein potrebbe trarre ispirazione in un'eventuale transizione democratica. Dopo aver analizzato i principali aspetti politici e sociali del Kuwait, l'attenzione si sposterà sul Bahrein. Attraverso un'approfondita analisi, sarà possibile comprendere le sfide politiche a cui il paese è andato incontro da quando si è formato come Stato. Infine, alcuni concetti sul processo di democracy-building, di cui si è discusso ampiamente nel primo capitolo, verranno combinati con il caso studio del Bahrein e anche attraverso questi elementi si identificheranno alcuni modelli che potrebbero sostenere un processo di transizione democratica in Bahrein.
Bahrain's prospects for democracy: Possible pathways to progress
CAIZZONE, ALESSIA
2018/2019
Abstract
L'obiettivo di questa tesi è quello di far luce sulle prospettive di democratizzazione del Bahrein. Per oltre cento anni il popolo bahreinita è sceso in piazza e ha combattuto con l'obiettivo di migliorare la situazione politica del paese e di ottenere riforme democratiche. L'ultima grande mobilitazione per la democrazia nel 2011 è stata repressa nel sangue dal regime; migliaia di persone sono state incarcerate, centinaia sono state ferite o uccise. Il rapporto tra la monarchia degli Al Khalifa e la popolazione bahreinita ha raggiunto il punto più basso nella storia del paese, probabilmente un punto di non ritorno. Sebbene abusi e violazioni dei diritti umani caratterizzino la condotta del paese da sempre, i governi occidentali hanno spesso fallito nel cambiare concretamente le sorti del paese, migliorando la sua situazione in termini di diritti umani e democrazia. Alla domanda di ricerca: ¿Quali sono le prospettive di democratizzazione in Bahrein?¿ verrà risposto gradualmente. Innanzitutto, è importante capire cosa significa realmente democrazia e come questo concetto può essere declinato in un contesto ostile come quello della regione del Golfo. Nella tesi sono stati inseriti due casi empirici, quello del Kuwait e del Bahrein per capire meglio quali sono le sfide e le prospettive di democratizzazione nella regione. Il Kuwait è l'unico paese nella penisola del Golfo ad essere definito da Freedom House come parzialmente libero, registrando un punteggio di 36 su 100. Sebbene questo dato non sia incoraggiante, è anche vero che si tratta del punteggio più alto in quest'area, caratterizzata da autocrazie ultrasecolari e ben radicate. Il Kuwait non è certamente un'oasi di democrazia liberale, ma rappresenta comunque il modello più realistico da cui il Bahrein potrebbe trarre ispirazione in un'eventuale transizione democratica. Dopo aver analizzato i principali aspetti politici e sociali del Kuwait, l'attenzione si sposterà sul Bahrein. Attraverso un'approfondita analisi, sarà possibile comprendere le sfide politiche a cui il paese è andato incontro da quando si è formato come Stato. Infine, alcuni concetti sul processo di democracy-building, di cui si è discusso ampiamente nel primo capitolo, verranno combinati con il caso studio del Bahrein e anche attraverso questi elementi si identificheranno alcuni modelli che potrebbero sostenere un processo di transizione democratica in Bahrein.File | Dimensione | Formato | |
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