La situazione delle Associazioni Culturali in Italia prima e dopo la riforma

The cultural association is a private non-profit organization, made up of a group of cohesive people for the achievement of a specific purpose of collective interest that uses its financial resources for cultural, teaching and educational purposes. In fact, understanding HOW TO FINANCE an association, the TYPE OF FINANCING and its NEEDS is very important. Who manages a non-profit association feels the same needs as any company. When an association is opened, a bank account must be opened to facilitate transparency with the aim that the amounts collected by the association must be aimed at achieving the corporate purpose. The legislative definition of cultural associations before and after the reform has changed, and the new Third Sector Code delimits the perimeter of the Third Sector enumerating the entities that are part of it, identified in: voluntary organizations (ODV), associations of social promotion (APS) [which includes cultural associations], philanthropic organizations, social enterprises, including social cooperatives, association networks and mutual aid societies. Furthermore, due to the reform of the Third Sector the cultural associations will no longer be able to take advantage of the de-commercialization of the "attendance fees" paid by their members / members as well as the applicability of the flat-rate regime pursuant to Law 398/91. To conclude with the changes that will have to face the associations that will join the RUNTS and for those that will not register with the new fulfilments from the fiscal and accounting point of view.

L'associazione culturale è un ente privato senza finalità di lucro, costituita da un gruppo di persone coese per il raggiungimento di un determinato scopo di interesse collettivo che utilizza le proprie risorse finanziarie per scopi culturali, di insegnamento ed educativi. Infatti capire COME FINANZIARE unassociazione, la TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO e i suoi BISOGNI è molto importante. Chi gestisce unassociazione senza scopo di lucro avverte le stesse necessità di una qualunque impresa. Nel momento in cui si apre unassociazione bisogna aprire un C/C presso una banca per agevolare la trasparenza con lobiettivo che le somme incassate dallassociazione devono essere finalizzate al raggiungimento dello scopo sociale. La definizione legislativa delle associazioni culturali prima e dopo la riforma è cambiata, e il nuovo codice del Terzo settore delimita il perimetro del Terzo settore enumerando gli enti che ne fanno parte, individuati in: organizzazioni di volontariato (ODV), associazioni di promozione sociale (APS) [in cui rientrano le associazioni culturali], enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative e società di mutuo soccorso. Inoltre per effetto della riforma del Terzo settore verrà meno la possibilità alle associazioni culturali di fruire della de-commercializzazione delle quote di frequenza versate dai propri associati/tesserati nonché esclusa lapplicabilità del regime forfettario di cui alla L. 398/91. Per concludere con i cambiamenti che dovranno affrontare le associazioni che si iscriveranno al RUNTS e per quelle che non si iscriveranno con i nuovi adempimenti dal punto di vista fiscale e contabile.