Carolina Rivoira, 801154 "Associated lesions with acute acromioclavicular joint dislocations and quality of life: retrospective case series and systematic review” BACKGROUND: Acute acromioclavicular dislocation results from a traumatic event. It is typical of young male in the context of various sports activities, especially contact sports. A high-energy trauma may generate associated lesions of the glenohumeral region, which if not correctly identified and repaired could negatively affect the functional recovery and quality of life of the patient. OBJECTIVES: The systematic review aims to summarize the evidence in the most up-to-date literature regarding injuries associated with acute acromioclavicular dislocation. The primary purpose of the retrospective case series is to compare this evidence with our local data of patients undergoing surgical stabilization for high-grade dislocations. The secondary aim is to evaluate whether the associated lesions have a significant impact on the upper limb function and quality of life of surgically treated patients. MATERIALS AND METHODS: A systematic search of major electronic databases was done considering more than 1200 studies published between 2008 and 2021. The retrospective study re-evaluated 44 patients who underwent totally arthroscopic or open+arthroscopic stabilization surgery at the C.T.O. Hospital of Turin between 2010 and 2020 with acute dislocation of Rockwood third degree or higher, highlighting the presence of associated glenohumeral lesions diagnosed during the arthroscopic time and eventually treated. DASH and SF-36 questionnaires were digitally administered to assess upper limb function and quality of life. RESULTS: The systematic review showed a great variety of prevalence results, which differed according to the study design. Studies similar to ours showed around 15-20%. All patients in the retrospective study were male and the average age was 36.5 years. The most frequent Rockwood grade was IV. The prevalent injury event was during sport, mostly due to cycling. There were 9 associated lesions with a prevalence of 20.5%, consistent with the most recent published meta-analysis to 2021. One injury was surgically repaired. The most common lesion was PASTA (n=3) followed by labrum injury (n=2), SLAPs (n=2) and rotator cuff lesions (n=2). To investigate upper limb function and quality of life, 6 patients were lost to follow-up, so these two aspects could be investigated in 38 patients. The mean DASH and SF-36 scores are worse in patients with associated lesions (DASH 4,8 ± 6,9 vs 8,4 ± 9,5, SF-36 83,9 ± 10,6 vs 77,8 ± 12,2), but there is no statistically significant correlation between having an associated lesion and lower upper limb function (p=0.25) and worse quality of life (p=0.18). Despite this, the result obtained can still be considered relevant and useful from the clinical point of view, return to sporting activity and quality of life. CONCLUSIONS: In the literature, the prevalence of associated lesions varies between 7% and 53%, but there is some heterogeneity in studies. The only meta-analysis in literature indicates a prevalence of 20%, according to our case series which shows high prevalence (1 in 5 patients) of associated lesion, which negatively affects motor function and quality of life. Despite the small group of patients, these results highlight the importance of early diagnosis of associated lesions and confirm the usefulness of arthroscopy in the detection and simultaneous treatment of acromioclavicular dislocation and any associated pathologies.

Carolina Rivoira, 801154 “Lesioni associate con lussazioni acute dell’articolazione acromion-clavicolare e qualità della vita: retrospective case series e revisione sistematica della letteratura” BACKGROUND: La lussazione acromion-claveare acuta consegue ad un evento traumatico. È tipica dei giovani di sesso maschile, durante varie attività sportive, perlopiù di contatto. Un trauma ad alta energia può generare delle lesioni associate della regione gleno-omerale, che se non correttamente individuate e riparate potrebbero influire negativamente sul recupero funzionale e sulla qualità di vita. OBIETTIVI: La revisione sistematica vuole riassumere le evidenze della letteratura più aggiornata riguardo le lesioni associate con lussazione AC. Lo scopo primario del case series retrospettivo è di confrontare tali evidenze con la casistica locale riguardante i pazienti sottoposti a stabilizzazione chirurgica per lussazioni di alto grado. Lo scopo secondario è valutare se le lesioni associate abbiano un impatto significativo sulla funzionalità dell'arto superiore e sulla qualità di vita dei pazienti trattati chirurgicamente. MATERIALI E METODI: È stata condotta una ricerca sistematica sui principali database elettronici considerando più di 1200 studi pubblicati tra il 2008 e il 2021. Lo studio retrospettivo ha rivalutato 44 pazienti sottoposti a intervento chirurgico totalmente artroscopico o open+artroscopico presso l'ospedale C.T.O. di Torino tra il 2010 e il 2020 con lussazione acuta di terzo grado Rockwood o superiore, evidenziando la presenza di lesioni associate gleno-omerali diagnosticate durante il tempo artroscopico ed eventualmente trattate. Si sono somministrati digitalmente i questionari DASH e SF-36 per valutare la funzionalità dell'arto superiore e la qualità di vita. RISULTATI: La revisione sistematica ha evidenziato una grande varietà di risultati di prevalenza, differenti a seconda del disegno di studio. Negli studi più simili al nostro la prevalenza si attesta tra il 15-20%. Tutti i soggetti dello studio retrospettivo sono di sesso maschile, l'età media è 36,5 anni. Il grado più frequente è il IV. Il tipo di infortunio prevalente è durante l'attività sportiva, soprattutto il ciclismo. Si sono riscontrate 9 lesioni associate con una prevalenza del 20.5%, in linea con la più recente metanalisi pubblicata fino al 2021. Una sola lesione è stata riparata chirurgicamente. La lesione più comune è la PASTA (n=3) seguita dai danni del cercine glenoideo (n=2) dalle SLAP (n=2) e dalle lesioni della cuffia dei rotatori (n=2). Per l'indagine della funzionalità e della qualità di vita, 6 pazienti sono stati persi al follow-up, per cui si è potuto indagare questi due aspetti in 38 pazienti. I punteggi medi DASH e SF-36 sono risultati peggiori nei soggetti con lesioni associate (DASH 4,8 ± 6,9 vs 8,4 ± 9,5; SF-36 83,9 ± 10,6 vs 77,8 ± 12,2) ma non vi è una correlazione statisticamente significativa tra l'avere una lesione associata e una funzionalità dell'arto superiore minore (p=0.25) e una qualità di vita peggiore (p=0.18). Nonostante ciò, il risultato ottenuto può comunque considerarsi rilevante e utile dal punto di vista clinico, di ritorno all'attività sportiva e qualità di vita. CONCLUSIONI: In letteratura la prevalenza di lesioni associate varia tra il 7% e il 53%, ma vi è molta eterogeneità degli studi. L'unica metanalisi presente indica una prevalenza del 20%, in linea con la nostra case series che evidenzia l’alta prevalenza (1 paziente su 5) di patologie associate, le quali influiscono negativamente sulla funzionalità motoria e sulla qualità di vita. Nonostante il campione di piccole dimensioni, questi risultati dimostrano l'importanza della diagnosi precoce delle lesioni associate e confermano l'utilità dell'artroscopia nell’individuare e trattare contemporaneamente la lussazione acromion-claveare e le eventuali patologie concomitanti.

Lesioni associate con lussazioni acute dell’articolazione acromion-clavicolare e qualità della vita: retrospective case series e revisione sistematica della letteratura

RIVOIRA, CAROLINA
2020/2021

Abstract

Carolina Rivoira, 801154 “Lesioni associate con lussazioni acute dell’articolazione acromion-clavicolare e qualità della vita: retrospective case series e revisione sistematica della letteratura” BACKGROUND: La lussazione acromion-claveare acuta consegue ad un evento traumatico. È tipica dei giovani di sesso maschile, durante varie attività sportive, perlopiù di contatto. Un trauma ad alta energia può generare delle lesioni associate della regione gleno-omerale, che se non correttamente individuate e riparate potrebbero influire negativamente sul recupero funzionale e sulla qualità di vita. OBIETTIVI: La revisione sistematica vuole riassumere le evidenze della letteratura più aggiornata riguardo le lesioni associate con lussazione AC. Lo scopo primario del case series retrospettivo è di confrontare tali evidenze con la casistica locale riguardante i pazienti sottoposti a stabilizzazione chirurgica per lussazioni di alto grado. Lo scopo secondario è valutare se le lesioni associate abbiano un impatto significativo sulla funzionalità dell'arto superiore e sulla qualità di vita dei pazienti trattati chirurgicamente. MATERIALI E METODI: È stata condotta una ricerca sistematica sui principali database elettronici considerando più di 1200 studi pubblicati tra il 2008 e il 2021. Lo studio retrospettivo ha rivalutato 44 pazienti sottoposti a intervento chirurgico totalmente artroscopico o open+artroscopico presso l'ospedale C.T.O. di Torino tra il 2010 e il 2020 con lussazione acuta di terzo grado Rockwood o superiore, evidenziando la presenza di lesioni associate gleno-omerali diagnosticate durante il tempo artroscopico ed eventualmente trattate. Si sono somministrati digitalmente i questionari DASH e SF-36 per valutare la funzionalità dell'arto superiore e la qualità di vita. RISULTATI: La revisione sistematica ha evidenziato una grande varietà di risultati di prevalenza, differenti a seconda del disegno di studio. Negli studi più simili al nostro la prevalenza si attesta tra il 15-20%. Tutti i soggetti dello studio retrospettivo sono di sesso maschile, l'età media è 36,5 anni. Il grado più frequente è il IV. Il tipo di infortunio prevalente è durante l'attività sportiva, soprattutto il ciclismo. Si sono riscontrate 9 lesioni associate con una prevalenza del 20.5%, in linea con la più recente metanalisi pubblicata fino al 2021. Una sola lesione è stata riparata chirurgicamente. La lesione più comune è la PASTA (n=3) seguita dai danni del cercine glenoideo (n=2) dalle SLAP (n=2) e dalle lesioni della cuffia dei rotatori (n=2). Per l'indagine della funzionalità e della qualità di vita, 6 pazienti sono stati persi al follow-up, per cui si è potuto indagare questi due aspetti in 38 pazienti. I punteggi medi DASH e SF-36 sono risultati peggiori nei soggetti con lesioni associate (DASH 4,8 ± 6,9 vs 8,4 ± 9,5; SF-36 83,9 ± 10,6 vs 77,8 ± 12,2) ma non vi è una correlazione statisticamente significativa tra l'avere una lesione associata e una funzionalità dell'arto superiore minore (p=0.25) e una qualità di vita peggiore (p=0.18). Nonostante ciò, il risultato ottenuto può comunque considerarsi rilevante e utile dal punto di vista clinico, di ritorno all'attività sportiva e qualità di vita. CONCLUSIONI: In letteratura la prevalenza di lesioni associate varia tra il 7% e il 53%, ma vi è molta eterogeneità degli studi. L'unica metanalisi presente indica una prevalenza del 20%, in linea con la nostra case series che evidenzia l’alta prevalenza (1 paziente su 5) di patologie associate, le quali influiscono negativamente sulla funzionalità motoria e sulla qualità di vita. Nonostante il campione di piccole dimensioni, questi risultati dimostrano l'importanza della diagnosi precoce delle lesioni associate e confermano l'utilità dell'artroscopia nell’individuare e trattare contemporaneamente la lussazione acromion-claveare e le eventuali patologie concomitanti.
Associated lesions with acute acromion-clavicular joint dislocation and quality of life: retrospective case series and systematic review
Carolina Rivoira, 801154 "Associated lesions with acute acromioclavicular joint dislocations and quality of life: retrospective case series and systematic review” BACKGROUND: Acute acromioclavicular dislocation results from a traumatic event. It is typical of young male in the context of various sports activities, especially contact sports. A high-energy trauma may generate associated lesions of the glenohumeral region, which if not correctly identified and repaired could negatively affect the functional recovery and quality of life of the patient. OBJECTIVES: The systematic review aims to summarize the evidence in the most up-to-date literature regarding injuries associated with acute acromioclavicular dislocation. The primary purpose of the retrospective case series is to compare this evidence with our local data of patients undergoing surgical stabilization for high-grade dislocations. The secondary aim is to evaluate whether the associated lesions have a significant impact on the upper limb function and quality of life of surgically treated patients. MATERIALS AND METHODS: A systematic search of major electronic databases was done considering more than 1200 studies published between 2008 and 2021. The retrospective study re-evaluated 44 patients who underwent totally arthroscopic or open+arthroscopic stabilization surgery at the C.T.O. Hospital of Turin between 2010 and 2020 with acute dislocation of Rockwood third degree or higher, highlighting the presence of associated glenohumeral lesions diagnosed during the arthroscopic time and eventually treated. DASH and SF-36 questionnaires were digitally administered to assess upper limb function and quality of life. RESULTS: The systematic review showed a great variety of prevalence results, which differed according to the study design. Studies similar to ours showed around 15-20%. All patients in the retrospective study were male and the average age was 36.5 years. The most frequent Rockwood grade was IV. The prevalent injury event was during sport, mostly due to cycling. There were 9 associated lesions with a prevalence of 20.5%, consistent with the most recent published meta-analysis to 2021. One injury was surgically repaired. The most common lesion was PASTA (n=3) followed by labrum injury (n=2), SLAPs (n=2) and rotator cuff lesions (n=2). To investigate upper limb function and quality of life, 6 patients were lost to follow-up, so these two aspects could be investigated in 38 patients. The mean DASH and SF-36 scores are worse in patients with associated lesions (DASH 4,8 ± 6,9 vs 8,4 ± 9,5, SF-36 83,9 ± 10,6 vs 77,8 ± 12,2), but there is no statistically significant correlation between having an associated lesion and lower upper limb function (p=0.25) and worse quality of life (p=0.18). Despite this, the result obtained can still be considered relevant and useful from the clinical point of view, return to sporting activity and quality of life. CONCLUSIONS: In the literature, the prevalence of associated lesions varies between 7% and 53%, but there is some heterogeneity in studies. The only meta-analysis in literature indicates a prevalence of 20%, according to our case series which shows high prevalence (1 in 5 patients) of associated lesion, which negatively affects motor function and quality of life. Despite the small group of patients, these results highlight the importance of early diagnosis of associated lesions and confirm the usefulness of arthroscopy in the detection and simultaneous treatment of acromioclavicular dislocation and any associated pathologies.
ROSSI, ROBERTO
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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