Originaria dell'Asia orientale, la cimice asiatica Halyomorpha halys (Stål) (Hemiptera: Pentatomidae) è recentemente diventata uno dei più nocivi insetti invasivi in Nord America ed Europa. Oltre ad essere motivo di disturbo negli edifici dove si aggrega per lo svernamento, la cimice è largamente polifaga e provoca danni diretti e indiretti su numerose piante spontanee e coltivate, spesso con notevoli perdite economiche. Inoltre, è in grado di compiere lunghi voli fino a 2 km, rendendo difficoltoso il suo contenimento. Vista la pericolosità di H. halys sulle svariate specie di interesse agrario, in particolare su nocciolo, il presente lavoro è stato svolto allo scopo di: - individuare gli ospiti precoci a fine inverno-inizio primavera; - accertare le dinamiche di popolazione della cimice, ossia gli spostamenti dai siti invernali agli ospiti precoci, e da questi al nocciolo; - analizzare le piante ospiti al fine di determinare quelle preferite e quelle occasionali; - rilevare i fattori ambientali che possono predisporre al rischio di colonizzazione e infestazione di H. halys nel corileto. Obiettivo finale è stato quello di migliorare le conoscenze sul fitofago, punto di partenza per il suo contenimento nell'ottica di un sistema di gestione integrato dell'agroecosistema corileto. Le attività di ricerca sono state condotte da aprile ad agosto 2018 in quattro aree del Piemonte: Antignano (AT), Frossasco (TO), Moncestino (AL) e Narzole (AT), caratterizzate dalla presenza di un corileto, a gestione integrata e fortemente danneggiato dalla cimice nelle stagioni precedenti, e di aree boschive e incolte nelle vicinanze. La densità di H. halys è stata rilevata mediante uso di trappole a feromoni e scuotimento della vegetazione. Quest'ultima tecnica è stata utilizzata anche per individuare le piante ospiti precoci, predilette e occasionali, tramite una stima di tipo qualitativo. I movimenti di H. halys negli agroecosistemi sono stati indagati attraverso la tecnica della immunomarcatura e cattura utilizzando come marcatori la caseina e l'albumina, la cui presenza su tutti gli individui catturati nel corso dei sopralluoghi è stata accertata mediante test ELISA. I dati sono stati analizzati mediante ANOVA univariata. Dai risultati del monitoraggio con trappole non sono emerse differenze significative né tra le quattro aree né tra le zone all'interno di ciascuna area. La popolazione ha seguito un andamento costante, con: - aumento di individui in corrispondenza di maggiori temperature (18°C) e poche precipitazioni; - presenza predominante di femmine a fine aprile, poi in calo ad inizio maggio; - comparsa di giovani a partire da giugno. I risultati dello scuotimento della vegetazione hanno mostrato come piante ospiti: - precoci evonimo, noce, platano, quercia e sambuco; - più attrattive nocciolo, frassino, pesco, gelso e melo; - occasionali molte altre. I risultati del test ELISA hanno evidenziato una maggior presenza di individui marcati con l'albumina e non marcati a fine aprile-inizio maggio, a conferma degli spostamenti degli adulti dalle aree boschive a quelle coltivate. In conclusione, i risultati ottenuti permettono di aggiungere ulteriori informazioni sulla bioetologia di H. halys, suggerendo l'impiego di alcune specie come pianta trappola e fornendo dati utili per una gestione sostenibile del corileto.

Distribuzione e dinamica di popolazione di Halyomorpha halys (Hemiptera: Pentatomidae) in agroecosistemi piemontesi

NARDELLI, MARTINA
2018/2019

Abstract

Originaria dell'Asia orientale, la cimice asiatica Halyomorpha halys (Stål) (Hemiptera: Pentatomidae) è recentemente diventata uno dei più nocivi insetti invasivi in Nord America ed Europa. Oltre ad essere motivo di disturbo negli edifici dove si aggrega per lo svernamento, la cimice è largamente polifaga e provoca danni diretti e indiretti su numerose piante spontanee e coltivate, spesso con notevoli perdite economiche. Inoltre, è in grado di compiere lunghi voli fino a 2 km, rendendo difficoltoso il suo contenimento. Vista la pericolosità di H. halys sulle svariate specie di interesse agrario, in particolare su nocciolo, il presente lavoro è stato svolto allo scopo di: - individuare gli ospiti precoci a fine inverno-inizio primavera; - accertare le dinamiche di popolazione della cimice, ossia gli spostamenti dai siti invernali agli ospiti precoci, e da questi al nocciolo; - analizzare le piante ospiti al fine di determinare quelle preferite e quelle occasionali; - rilevare i fattori ambientali che possono predisporre al rischio di colonizzazione e infestazione di H. halys nel corileto. Obiettivo finale è stato quello di migliorare le conoscenze sul fitofago, punto di partenza per il suo contenimento nell'ottica di un sistema di gestione integrato dell'agroecosistema corileto. Le attività di ricerca sono state condotte da aprile ad agosto 2018 in quattro aree del Piemonte: Antignano (AT), Frossasco (TO), Moncestino (AL) e Narzole (AT), caratterizzate dalla presenza di un corileto, a gestione integrata e fortemente danneggiato dalla cimice nelle stagioni precedenti, e di aree boschive e incolte nelle vicinanze. La densità di H. halys è stata rilevata mediante uso di trappole a feromoni e scuotimento della vegetazione. Quest'ultima tecnica è stata utilizzata anche per individuare le piante ospiti precoci, predilette e occasionali, tramite una stima di tipo qualitativo. I movimenti di H. halys negli agroecosistemi sono stati indagati attraverso la tecnica della immunomarcatura e cattura utilizzando come marcatori la caseina e l'albumina, la cui presenza su tutti gli individui catturati nel corso dei sopralluoghi è stata accertata mediante test ELISA. I dati sono stati analizzati mediante ANOVA univariata. Dai risultati del monitoraggio con trappole non sono emerse differenze significative né tra le quattro aree né tra le zone all'interno di ciascuna area. La popolazione ha seguito un andamento costante, con: - aumento di individui in corrispondenza di maggiori temperature (18°C) e poche precipitazioni; - presenza predominante di femmine a fine aprile, poi in calo ad inizio maggio; - comparsa di giovani a partire da giugno. I risultati dello scuotimento della vegetazione hanno mostrato come piante ospiti: - precoci evonimo, noce, platano, quercia e sambuco; - più attrattive nocciolo, frassino, pesco, gelso e melo; - occasionali molte altre. I risultati del test ELISA hanno evidenziato una maggior presenza di individui marcati con l'albumina e non marcati a fine aprile-inizio maggio, a conferma degli spostamenti degli adulti dalle aree boschive a quelle coltivate. In conclusione, i risultati ottenuti permettono di aggiungere ulteriori informazioni sulla bioetologia di H. halys, suggerendo l'impiego di alcune specie come pianta trappola e fornendo dati utili per una gestione sostenibile del corileto.
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