Il tema affrontato in questa relazione finale è quello della sostenibilità e, nello specifico, della sostenibilità ambientale. È un argomento fondamentale da trattare perché in questo momento la temperatura media mondiale sta aumentando e la vite è molto suscettibile a questi cambiamenti, basti pensare al fatto che le vendemmie sono sempre più anticipate ed il contenuto in alcol del vino è molto aumentato rispetto al passato. Per determinare l'impatto ambientale di un'azienda e per verificare se essa è effettivamente sostenibile, è stato proposto un sistema che analizza il processo produttivo (Life Cycle Assessment, LCA) e valuta quali siano i passaggi maggiormente impattanti. Solitamente i parametri maggiormente studiati sono le emissioni di anidride carbonica e l'acqua impiegata durante il processo produttivo, queste saranno le categorie di impatto maggiormente descritte in questa relazione finale. Dagli studi eseguiti su varie aziende è emerso che le fasi maggiormente impattanti sono la viticoltura, l'imbottigliamento e la produzione e lo smaltimento del packaging. La viticoltura ha un alto impatto a causa delle emissioni provenienti dalla combustione del diesel e delle emissioni provocate dalla distribuzione dei pesticidi e dei fertilizzanti, soprattutto quelli azotati. Il periodo finale della vita del prodotto è molto impattante a causa dei materiali utilizzati per imbottigliare ed imballare il prodotto. Anche la fase della fermentazione ha un discreto impatto ambientale, anche se è meno rilevante dal punto di vista delle emissioni rispetto alle fasi precedentemente elencate. Sono quindi proposte delle pratiche che permettono la diminuzione dell'impatto. Nella fase viticola è necessario ridurre l'utilizzo delle macchine e le fertilizzazioni. In cantina è possibile recuperare l'anidride carbonica dalla fermentazione, evitando che venga emessa nell'atmosfera, inoltre, utilizzando vasi vinari coibentati o cantine a temperatura costante è possibile ridurre il consumo elettrico e di conseguenza le emissioni di gas serra. Dal punto di vista del packaging, le bottiglie che sono normalmente utilizzate sono spesso più pesanti del necessario, procedendo ad una riduzione del peso della bottiglia è possibile ridurre le emissioni dovute alla sua produzione ed al suo trasporto Utilizzando fonti l'elettricità proveniente da fonti energetiche rinnovabili è possibile ridurre le emissioni aziendali. La fonte energetica rinnovabile maggiormente utilizzata in ambito vitivinicolo è l'energia solare, sono quindi presentate le tipologie di pannelli solari e come questa energia viene sfruttata. Un'altra possibile fonte di energia rinnovabile descritta è quella geotermica, sfruttabile per il riscaldamento ed il raffreddamento della cantina. Un'alternativa che coniuga lo smaltimento delle vinacce e la produzione di energia è la pirolisi che dà come risultato il biochar, esso ha tempi di decomposizione molto lunghi e può quindi essere utilizzato per sequestrare l'anidride carbonica atmosferica e formare una riserva di carbonio all'interno del terreno. La relazione finale si conclude presentando alcune certificazioni e protocolli di buone pratiche che un'azienda può sfruttare per mostrare al consumatore di aver raggiunto un certo grado di sostenibilità.

Sostenibilità delle aziende vitivinicole: valutazione e possibilità di riduzione dell'impatto ambientale

PARIGI, LORENZO
2018/2019

Abstract

Il tema affrontato in questa relazione finale è quello della sostenibilità e, nello specifico, della sostenibilità ambientale. È un argomento fondamentale da trattare perché in questo momento la temperatura media mondiale sta aumentando e la vite è molto suscettibile a questi cambiamenti, basti pensare al fatto che le vendemmie sono sempre più anticipate ed il contenuto in alcol del vino è molto aumentato rispetto al passato. Per determinare l'impatto ambientale di un'azienda e per verificare se essa è effettivamente sostenibile, è stato proposto un sistema che analizza il processo produttivo (Life Cycle Assessment, LCA) e valuta quali siano i passaggi maggiormente impattanti. Solitamente i parametri maggiormente studiati sono le emissioni di anidride carbonica e l'acqua impiegata durante il processo produttivo, queste saranno le categorie di impatto maggiormente descritte in questa relazione finale. Dagli studi eseguiti su varie aziende è emerso che le fasi maggiormente impattanti sono la viticoltura, l'imbottigliamento e la produzione e lo smaltimento del packaging. La viticoltura ha un alto impatto a causa delle emissioni provenienti dalla combustione del diesel e delle emissioni provocate dalla distribuzione dei pesticidi e dei fertilizzanti, soprattutto quelli azotati. Il periodo finale della vita del prodotto è molto impattante a causa dei materiali utilizzati per imbottigliare ed imballare il prodotto. Anche la fase della fermentazione ha un discreto impatto ambientale, anche se è meno rilevante dal punto di vista delle emissioni rispetto alle fasi precedentemente elencate. Sono quindi proposte delle pratiche che permettono la diminuzione dell'impatto. Nella fase viticola è necessario ridurre l'utilizzo delle macchine e le fertilizzazioni. In cantina è possibile recuperare l'anidride carbonica dalla fermentazione, evitando che venga emessa nell'atmosfera, inoltre, utilizzando vasi vinari coibentati o cantine a temperatura costante è possibile ridurre il consumo elettrico e di conseguenza le emissioni di gas serra. Dal punto di vista del packaging, le bottiglie che sono normalmente utilizzate sono spesso più pesanti del necessario, procedendo ad una riduzione del peso della bottiglia è possibile ridurre le emissioni dovute alla sua produzione ed al suo trasporto Utilizzando fonti l'elettricità proveniente da fonti energetiche rinnovabili è possibile ridurre le emissioni aziendali. La fonte energetica rinnovabile maggiormente utilizzata in ambito vitivinicolo è l'energia solare, sono quindi presentate le tipologie di pannelli solari e come questa energia viene sfruttata. Un'altra possibile fonte di energia rinnovabile descritta è quella geotermica, sfruttabile per il riscaldamento ed il raffreddamento della cantina. Un'alternativa che coniuga lo smaltimento delle vinacce e la produzione di energia è la pirolisi che dà come risultato il biochar, esso ha tempi di decomposizione molto lunghi e può quindi essere utilizzato per sequestrare l'anidride carbonica atmosferica e formare una riserva di carbonio all'interno del terreno. La relazione finale si conclude presentando alcune certificazioni e protocolli di buone pratiche che un'azienda può sfruttare per mostrare al consumatore di aver raggiunto un certo grado di sostenibilità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/97457