Because of the developing of food supply chains and intercontinental trade, food frauds have become a more and more important issue in the economic and healthcare landscape, in Europe and worldwide. The Parliament affirms that operators in food business are responsible for the completeness and truthfulness of information given on the product label. Ensuring, this way, some more certainty and security to the European consumer. Among the various kinds of fraud we can mention adulteration; this includes all the operations that determine modifications in the analytical originating composition of food, like the addition or subtraction of some components in order to obtain an economic advantage. The beverages fraud represents an increasing issue; the most affected are fruit juices, coffee, tea, wine and other alcoholic beverages. Fruit juices are consumed all over the world and their consumption has rapidly increased in the last two decades: in 2015 a consumption of 38.473 litres was registered. Eventually, different methods to identify the possible fraudulent practice were developed. The analytical techniques are numerous: examples are the determination of organic acids, polyphenols, anthocyanins, polysaccharides; or the use of more sophisticated techniques like the PCR (Polymerase Chain Reaction), infrared spectroscopy, mass spectrometry or NMR (Nuclear Magnetic Resonance) spectroscopy. Two studies are reported, conducted to develop and identify methods that can identify a potential adulteration and universal indicators. The main goal of the study by Nuncio-J'auregui et al. (2013) is to determine the main quality features of the juices under consideration, identify the pure pomegranate juice from the two juices used for adulteraton and establish simple and practical parameters suitable to verify the authenticity or the adulteration of pomegranate juice. The study of Tezcan et al. (2013) has the target to determine the amino acids and the compounds that can constitute the digital print useful to identify the adulteration of pomegranate juice with apple juice. From the achieved results it is evident that different parameters must be considered to conclude if pomegranate juice has been adulterated with other fruit juice. To date, the developed methods result still very weak because they depend on the countless features and variations of food; the future target is to obtain a simple, rapid and available tool to identify and quantify fraudulent food alteration, even using genetic analysis techniques. New methods to identify adulterations will almost inevitably lead to new, more sophisticated adulteration techniques. Hopefully, through the availability of new analytical approaches, the necessary expense to adulterate food will suffer an increase up to a level that will make frauds extremely risky and more and more uneconomic.
Le frodi alimentari, a causa dello sviluppo delle catene di approvvigionamento alimentare e del commercio intercontinentale, sono diventate una questione sempre più importante nel panorama economico e sanitario, europeo e mondiale. Il Parlamento afferma che gli operatori del settore alimentare sono responsabili della completezza e della veridicità delle informazioni fornite sull'etichetta del prodotto. Garantendo, in questo modo, qualche certezza e sicurezza in più al consumatore europeo. Tra le diverse tipologie di frodi si può citare l'adulterazione; questa comprende tutte le operazioni che determinano modificazioni nella composizione analitica originaria dell'alimento come l'aggiunta, o la sottrazione, di alcuni componenti allo scopo di ottenere un maggior vantaggio economico. La frode di bevande rappresenta un problema crescente; quelle più colpite sono succhi di frutta, caffè, tè, vino e altre bevande alcoliche. I succhi di frutta sono consumati in tutto il mondo e il loro consumo è aumentato rapidamente negli ultimi due decenni: nel 2015 è stato registrato un consumo di 38.473 milioni di litri. Con il tempo si sono sviluppati diversi metodi per identificare una possibile pratica fraudolenta. Le tecniche analitiche sono numerose: ne sono esempio la determinazione di acidi organici, polifenoli, antociani, polisaccaridi; oppure l'utilizzo di tecniche più sofisticate come la PCR (Polymerase Chain Reaction), spettroscopia infrarossa, spettrometria di massa o spettroscopia NMR (Nuclear Magnetic Resonance). Sono riportati 2 studi, condotti per sviluppare e individuare metodi che possano individuare una potenziale adulterazione e degli indicatori universali. L'obiettivo dello studio di Nuncio-J´auregui et al. (2013) è di determinare le principali caratteristiche di qualità dei succhi in esame, individuare il succo di melograno puro dai due succhi usati per le adulterazioni e stabilire parametri semplici e pratici, adatti a verificare l'autenticità o l'adulterazione del succo di melograno. Lo studio di Tezcan et al. (2013) ha lo scopo di determinare gli amminoacidi e i composti che possono costituire l'impronta digitale utile ad individuare l'adulterazione del succo di melograno con succo di mela. Dai risultati ottenuti è evidente che bisogna considerare diversi parametri per concludere se un succo di melograno è stato adulterato mescolandolo con un altro succo di frutta. Ad oggi, i metodi sviluppati risultano ancora molto deboli perché dipendono dalle innumerevoli caratteristiche e variazioni degli alimenti; l'obiettivo del futuro è quello di ottenere uno strumento semplice, rapido e disponibile per l'individuazione e la quantificazione di manipolazioni fraudolente di alimenti, anche utilizzando tecniche di analisi genetica. Nuovi metodi per l'individuazione delle adulterazioni porteranno quasi inevitabilmente a nuove, e più sofisticate, tecniche di adulterazione. Si spera che, attraverso la disponibilità di nuovi approcci analitici, le spese necessarie per adulterare il cibo subiranno un aumento fino a raggiungere un livello tale da rendere le frodi estremamente rischiose e sempre più antieconomiche.
I succhi di frutta e le frodi alimentari: l'adulterazione del succo di melograno
CAVARZERE, MARTINA
2017/2018
Abstract
Le frodi alimentari, a causa dello sviluppo delle catene di approvvigionamento alimentare e del commercio intercontinentale, sono diventate una questione sempre più importante nel panorama economico e sanitario, europeo e mondiale. Il Parlamento afferma che gli operatori del settore alimentare sono responsabili della completezza e della veridicità delle informazioni fornite sull'etichetta del prodotto. Garantendo, in questo modo, qualche certezza e sicurezza in più al consumatore europeo. Tra le diverse tipologie di frodi si può citare l'adulterazione; questa comprende tutte le operazioni che determinano modificazioni nella composizione analitica originaria dell'alimento come l'aggiunta, o la sottrazione, di alcuni componenti allo scopo di ottenere un maggior vantaggio economico. La frode di bevande rappresenta un problema crescente; quelle più colpite sono succhi di frutta, caffè, tè, vino e altre bevande alcoliche. I succhi di frutta sono consumati in tutto il mondo e il loro consumo è aumentato rapidamente negli ultimi due decenni: nel 2015 è stato registrato un consumo di 38.473 milioni di litri. Con il tempo si sono sviluppati diversi metodi per identificare una possibile pratica fraudolenta. Le tecniche analitiche sono numerose: ne sono esempio la determinazione di acidi organici, polifenoli, antociani, polisaccaridi; oppure l'utilizzo di tecniche più sofisticate come la PCR (Polymerase Chain Reaction), spettroscopia infrarossa, spettrometria di massa o spettroscopia NMR (Nuclear Magnetic Resonance). Sono riportati 2 studi, condotti per sviluppare e individuare metodi che possano individuare una potenziale adulterazione e degli indicatori universali. L'obiettivo dello studio di Nuncio-J´auregui et al. (2013) è di determinare le principali caratteristiche di qualità dei succhi in esame, individuare il succo di melograno puro dai due succhi usati per le adulterazioni e stabilire parametri semplici e pratici, adatti a verificare l'autenticità o l'adulterazione del succo di melograno. Lo studio di Tezcan et al. (2013) ha lo scopo di determinare gli amminoacidi e i composti che possono costituire l'impronta digitale utile ad individuare l'adulterazione del succo di melograno con succo di mela. Dai risultati ottenuti è evidente che bisogna considerare diversi parametri per concludere se un succo di melograno è stato adulterato mescolandolo con un altro succo di frutta. Ad oggi, i metodi sviluppati risultano ancora molto deboli perché dipendono dalle innumerevoli caratteristiche e variazioni degli alimenti; l'obiettivo del futuro è quello di ottenere uno strumento semplice, rapido e disponibile per l'individuazione e la quantificazione di manipolazioni fraudolente di alimenti, anche utilizzando tecniche di analisi genetica. Nuovi metodi per l'individuazione delle adulterazioni porteranno quasi inevitabilmente a nuove, e più sofisticate, tecniche di adulterazione. Si spera che, attraverso la disponibilità di nuovi approcci analitici, le spese necessarie per adulterare il cibo subiranno un aumento fino a raggiungere un livello tale da rendere le frodi estremamente rischiose e sempre più antieconomiche.File | Dimensione | Formato | |
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