L'elaborato tratta dell'esperienza del tirocinio curricolare effettuato presso l'Azienda Agricola Andrea Gamarra (Asilait), specializzata nella produzione di latte d'asina, situata a San Benigno Canavese (TO). Suddividendo il documento in due parti la prima è stata destinata alla descrizione del tirocinio, mentre la seconda all'approfondimento bibliografico sui caseifici a conduzione familiare in Piemonte, di cui l'Asilait fa parte. Il focus dello studio bibliografico è stato posto sulla gestione della sicurezza alimentare da parte degli Operatori del Settore Alimentare (OSA), dei caseifici familiari. Premettendo che gli OSA rappresentano i garanti legali della non pericolosità dei prodotti che immettono sul mercato, per l'approfondimento sono state analizzate le procedure atte al fine di produrre alimenti sicuri, la difficoltà legate ad esse ed i provvedimenti presi dalle Autorità Competenti (AC) per alleggerire tali problematiche. Dallo studio è emerso che i caseifici a conduzione familiare, definiti come microimprese e quindi aventi un massimo di 10 dipendenti, non hanno le capacità, e le risorse, per ottemperare agli obblighi sanciti dai regolamenti della Comunità Europea (CE), come altre imprese alimentari di medie e grandi dimensioni. Tali regolamenti impongono la redazione del manuale di autocontrollo specifico dell'azienda; documento con valenza ufficiale, comprendente dell'insieme degli strumenti di gestione per la sicurezza alimentare adottate nell'azienda. È stato rilevato che dal 2005 la CE si impegna ad identificare misure di semplificazione, per le procedure di autocontrollo, al fine di agevolare tutte le piccole realtà produttive, senza che ciò faccia aumentare il rischio per la salute dei consumatori. Il motivo per cui la CE investe tutt'oggi, molto tempo e denaro, per studiare come agevolare queste piccole imprese artigianali, è legato al grandissimo valore che esse possiedono. Rappresentano la fonte di un'importante risorsa di alimenti e contributi all'economia comunitaria; non solo riforniscono la maggior parte del mercato alimentare locale e nazionale, ma contribuiscono, inoltre, ad aumentare il prodotto interno lordo e a migliorare le economie locali tramite l'impiego di personale del luogo, utilizzo di fornitori e risorse locali. In conclusione dell'approfondimento si è posta l'attenzione sull'impegno dell'Europa per attuare un continuo miglioramento nell'ambito della sicurezza alimentare, promuovendo iniziative formative ed informative per le AC, per gli OSA e per i consumatori. La speranza, guardando al futuro, è quella che i consumatori diventino sempre più coscienti dell'importanza della salubrità alimentare; riconoscendo il lavoro prezioso di tutte le figure professionali coinvolte invoglieranno gli OSA ad impegnarsi di conseguenza.
Approccio alla sicurezza alimentare di un caseificio piemontese a conduzione familiare
CIAUDANO, SILVIA
2018/2019
Abstract
L'elaborato tratta dell'esperienza del tirocinio curricolare effettuato presso l'Azienda Agricola Andrea Gamarra (Asilait), specializzata nella produzione di latte d'asina, situata a San Benigno Canavese (TO). Suddividendo il documento in due parti la prima è stata destinata alla descrizione del tirocinio, mentre la seconda all'approfondimento bibliografico sui caseifici a conduzione familiare in Piemonte, di cui l'Asilait fa parte. Il focus dello studio bibliografico è stato posto sulla gestione della sicurezza alimentare da parte degli Operatori del Settore Alimentare (OSA), dei caseifici familiari. Premettendo che gli OSA rappresentano i garanti legali della non pericolosità dei prodotti che immettono sul mercato, per l'approfondimento sono state analizzate le procedure atte al fine di produrre alimenti sicuri, la difficoltà legate ad esse ed i provvedimenti presi dalle Autorità Competenti (AC) per alleggerire tali problematiche. Dallo studio è emerso che i caseifici a conduzione familiare, definiti come microimprese e quindi aventi un massimo di 10 dipendenti, non hanno le capacità, e le risorse, per ottemperare agli obblighi sanciti dai regolamenti della Comunità Europea (CE), come altre imprese alimentari di medie e grandi dimensioni. Tali regolamenti impongono la redazione del manuale di autocontrollo specifico dell'azienda; documento con valenza ufficiale, comprendente dell'insieme degli strumenti di gestione per la sicurezza alimentare adottate nell'azienda. È stato rilevato che dal 2005 la CE si impegna ad identificare misure di semplificazione, per le procedure di autocontrollo, al fine di agevolare tutte le piccole realtà produttive, senza che ciò faccia aumentare il rischio per la salute dei consumatori. Il motivo per cui la CE investe tutt'oggi, molto tempo e denaro, per studiare come agevolare queste piccole imprese artigianali, è legato al grandissimo valore che esse possiedono. Rappresentano la fonte di un'importante risorsa di alimenti e contributi all'economia comunitaria; non solo riforniscono la maggior parte del mercato alimentare locale e nazionale, ma contribuiscono, inoltre, ad aumentare il prodotto interno lordo e a migliorare le economie locali tramite l'impiego di personale del luogo, utilizzo di fornitori e risorse locali. In conclusione dell'approfondimento si è posta l'attenzione sull'impegno dell'Europa per attuare un continuo miglioramento nell'ambito della sicurezza alimentare, promuovendo iniziative formative ed informative per le AC, per gli OSA e per i consumatori. La speranza, guardando al futuro, è quella che i consumatori diventino sempre più coscienti dell'importanza della salubrità alimentare; riconoscendo il lavoro prezioso di tutte le figure professionali coinvolte invoglieranno gli OSA ad impegnarsi di conseguenza.File | Dimensione | Formato | |
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