This work is about invisible frontiers, meaning those economic and social barriers that limit the possibilities of auto determination of the people. Through the voice of many authors that studied the topic of structural violence that creates inequalities and dicrimination, the work moves on a field research focused on the condition of homeless people. It is an ethnography on homeless that explores the life of people that live in the street and their real needs, in relation to the representation their are subject to and to the politics that involve them. In a society in which the rethoric of urban public décor rules, accompanied by a charity aim to help poor people through volunteer work, this work tries to understand how it is possible to give back the agency and the voice that do not have the possibility to be espressed.
Questa tesi affronta il tema delle frontiere invisibili, intese come quelle barriere economiche e sociali che limitano le persone nella possibilità di autodeterminarsi. Avvalendosi delle voci di alcuni autori che hanno trattato il tema della violenza strutturale che genera disuguaglianze e discriminazioni, si è passati ad una fase di ricerca sul campo in cui il segmento sociale analizzato è quello dei senza dimora. Si tratta di un'etnografia dell'homelessness che si interroga su come sia la vita di una persona che vive in strada e di quali siano i suoi reali bisogni, in relazione alla rappresentazione di cui è oggetto e alle politiche che lo vedono coinvolto. In una società in cui da una parte vige la retorica del decoro urbano e dall'altra lo spirito compassionevole di chi aiuta i poveri a titolo volontario, questo lavoro ha come obiettivo quello di tentare di comprendere come sia possibile restituire quell'agency e quella voice che non hanno la possibilità di essere espresse.
Frontiere invisibili: un'etnografia in via Leoncavallo 27
TOZZI PAVIOTTI, ARIANNA
2018/2019
Abstract
Questa tesi affronta il tema delle frontiere invisibili, intese come quelle barriere economiche e sociali che limitano le persone nella possibilità di autodeterminarsi. Avvalendosi delle voci di alcuni autori che hanno trattato il tema della violenza strutturale che genera disuguaglianze e discriminazioni, si è passati ad una fase di ricerca sul campo in cui il segmento sociale analizzato è quello dei senza dimora. Si tratta di un'etnografia dell'homelessness che si interroga su come sia la vita di una persona che vive in strada e di quali siano i suoi reali bisogni, in relazione alla rappresentazione di cui è oggetto e alle politiche che lo vedono coinvolto. In una società in cui da una parte vige la retorica del decoro urbano e dall'altra lo spirito compassionevole di chi aiuta i poveri a titolo volontario, questo lavoro ha come obiettivo quello di tentare di comprendere come sia possibile restituire quell'agency e quella voice che non hanno la possibilità di essere espresse.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/97152