Il legname tropicale è definito dalla International Tropical Timber Organization (ITTO) come ¿legname per impieghi industriali che cresce o è prodotto nei Paesi situati tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno¿. Il termine ¿legname tropicale¿ include un'innumerevole quantità di legni diversi, riconducibile all'elevata biodiversità che caratterizza la fascia tropicale che, a seconda dei casi, possono essere particolarmente apprezzati per le caratteristiche meccaniche, per il colore, per la durabilità naturale e per altre proprietà peculiari. Sebbene le foreste tropicali, al pari di quelle temperate, possano essere gestite secondo principi di sostenibilità, esse sono oggetto di numerose situazioni di gestione non sostenibile tanto che, ad oggi, la maggior parte della deforestazione globale avviene proprio nell'area interna ai Tropici del Cancro e del Capricorno. Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, è cresciuta la consapevolezza delle problematiche legate alla persistente deforestazione legata al commercio di legname tropicale. I governi, le industrie e le organizzazioni non governative hanno pertanto intrapreso differenti iniziative al fine di assicurare un commercio costante, sostenibile e legale di legname tropicale. Nonostante negli anni si siano registrati importanti passi avanti, il problema rimane oggi di grande attualità e impatto a livello economico, ambientale e sociale, anche in considerazione della considerevole quota di mercato costituita dal legame tropicale, pari a circa il 20% del commercio globale di legname. Per contrastare il commercio di legname di origine illegale, quale che sia la sua provenienza, l'Unione Europea ha adottato il Regolamento UE n. 995/2010 (EUTR, European Timber Regulation), la cui entrata in vigore risale al 3 marzo 2013. Tale regolamento, noto anche come Regolamento sulla Dovuta Diligenza (Due Diligence), vieta l'immissione e la commercializzazione sul mercato europeo del legno di provenienza illegale e stabilisce una serie di obblighi ai soggetti che introducono per primi legno e/o prodotti derivati all'interno del mercato europeo. Al riguardo, è da sottolineare che l'EUTR è stato predisposto in primis proprio per contrastare il commercio di legname tropicale illegale, in ragione degli impatti fortemente negativi che tale pratica determina a livello globale. La relazione finale, dopo aver fornito un inquadramento sul commercio di legname tropicale a livello globale e sul Regolamento EUTR, si focalizza sul caso dell'importazione in Europa e in Italia di legname di teak (Tectona grandis) proveniente dal Myanmar (Birmania). Tale caso evidenzia bene il ruolo del Regolamento EUTR nel contrastare il commercio di legname illegale e la complessità che la sua applicazione può assumere nel contesto del commercio del legname tropicale.

Aspetti di legalità nel commercio internazionale del legname tropicale

SESCA, EMANUELE
2017/2018

Abstract

Il legname tropicale è definito dalla International Tropical Timber Organization (ITTO) come ¿legname per impieghi industriali che cresce o è prodotto nei Paesi situati tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno¿. Il termine ¿legname tropicale¿ include un'innumerevole quantità di legni diversi, riconducibile all'elevata biodiversità che caratterizza la fascia tropicale che, a seconda dei casi, possono essere particolarmente apprezzati per le caratteristiche meccaniche, per il colore, per la durabilità naturale e per altre proprietà peculiari. Sebbene le foreste tropicali, al pari di quelle temperate, possano essere gestite secondo principi di sostenibilità, esse sono oggetto di numerose situazioni di gestione non sostenibile tanto che, ad oggi, la maggior parte della deforestazione globale avviene proprio nell'area interna ai Tropici del Cancro e del Capricorno. Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, è cresciuta la consapevolezza delle problematiche legate alla persistente deforestazione legata al commercio di legname tropicale. I governi, le industrie e le organizzazioni non governative hanno pertanto intrapreso differenti iniziative al fine di assicurare un commercio costante, sostenibile e legale di legname tropicale. Nonostante negli anni si siano registrati importanti passi avanti, il problema rimane oggi di grande attualità e impatto a livello economico, ambientale e sociale, anche in considerazione della considerevole quota di mercato costituita dal legame tropicale, pari a circa il 20% del commercio globale di legname. Per contrastare il commercio di legname di origine illegale, quale che sia la sua provenienza, l'Unione Europea ha adottato il Regolamento UE n. 995/2010 (EUTR, European Timber Regulation), la cui entrata in vigore risale al 3 marzo 2013. Tale regolamento, noto anche come Regolamento sulla Dovuta Diligenza (Due Diligence), vieta l'immissione e la commercializzazione sul mercato europeo del legno di provenienza illegale e stabilisce una serie di obblighi ai soggetti che introducono per primi legno e/o prodotti derivati all'interno del mercato europeo. Al riguardo, è da sottolineare che l'EUTR è stato predisposto in primis proprio per contrastare il commercio di legname tropicale illegale, in ragione degli impatti fortemente negativi che tale pratica determina a livello globale. La relazione finale, dopo aver fornito un inquadramento sul commercio di legname tropicale a livello globale e sul Regolamento EUTR, si focalizza sul caso dell'importazione in Europa e in Italia di legname di teak (Tectona grandis) proveniente dal Myanmar (Birmania). Tale caso evidenzia bene il ruolo del Regolamento EUTR nel contrastare il commercio di legname illegale e la complessità che la sua applicazione può assumere nel contesto del commercio del legname tropicale.
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