Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale vi fu una forte ripresa dei corsi e dei volumi scambiati in borsa che perdurò almeno fino alla crisi del '29, dopodiché lo Stato si impegnò nel salvataggio del sistema creditizio con la conseguente cancellazione di alcuni titoli bancari dal listino. A causa della crescente attività della Borsa di Milano, nel 1932 venne costruita la nuova sede della Borsa in Piazza Affari a opera dell'architetto Paolo Mezzanotte, il quale dotò la struttura delle più moderne tecnologie del tempo. È dunque all'interno di quest'ottica di crisi del sistema creditizio, e della sua volontà in termini di ripresa nazionalistici, che nasce il giornale «La Borsa» - affermatosi a Milano nel biennio del 1933-1934, il quale ampio spazio dedicò precisamente all'analisi di questo fenomeno. In questo lavoro, volto all'interpretazione di un periodico poco conosciuto e con un breve ciclo di vita, dallo spoglio dei suoi contenuti mi occuperò in primis del concetto in generale di 'borsa' e della sua evoluzione in Italia fino al fascismo; successivamente, dei fondatori e componenti della redazione de «La Borsa»; al termine, analizzerò più in dettaglio i filoni d'indagine affrontati dal giornale.

¿LA BORSA¿ DI MILANO (1933-1934): ANALISI DI UN PERIODICO FINANZIARIO-ECONOMICO IN ETA' FASCISTA

BRUNO, LORENZO
2018/2019

Abstract

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale vi fu una forte ripresa dei corsi e dei volumi scambiati in borsa che perdurò almeno fino alla crisi del '29, dopodiché lo Stato si impegnò nel salvataggio del sistema creditizio con la conseguente cancellazione di alcuni titoli bancari dal listino. A causa della crescente attività della Borsa di Milano, nel 1932 venne costruita la nuova sede della Borsa in Piazza Affari a opera dell'architetto Paolo Mezzanotte, il quale dotò la struttura delle più moderne tecnologie del tempo. È dunque all'interno di quest'ottica di crisi del sistema creditizio, e della sua volontà in termini di ripresa nazionalistici, che nasce il giornale «La Borsa» - affermatosi a Milano nel biennio del 1933-1934, il quale ampio spazio dedicò precisamente all'analisi di questo fenomeno. In questo lavoro, volto all'interpretazione di un periodico poco conosciuto e con un breve ciclo di vita, dallo spoglio dei suoi contenuti mi occuperò in primis del concetto in generale di 'borsa' e della sua evoluzione in Italia fino al fascismo; successivamente, dei fondatori e componenti della redazione de «La Borsa»; al termine, analizzerò più in dettaglio i filoni d'indagine affrontati dal giornale.
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