Questo elaborato tratta la problematica degli anziani malati cronici non autosufficienti, che versano in situazioni di difficoltà e disagio, ma che devono fare i conti con le liste di attesa (90 giorni per il caso più problematico) e con il ridotto budget di cui dispone la sanità per erogare prestazioni di cura. Lo sguardo si rivolge alla situazione italiana, ma principalmente sul Piemonte (regione più vecchia d'Italia) e su Torino. Sono 30.000 gli anziani in lista di attesa per accedere a un posto in struttura o per ricevere assistenza domiciliare integrata (ADI), secondo i documenti dell'ASL. Nei quattro capitolo lungo i quali si snoda il lavoro, verrà riscostruito innanzitutto l'iter legislativo che ha portato al regolamento sulla tutela della salute degli anziani, e si esamineranno le discrasie tra normativa e realtà. Si esporranno alcuni concetti chiave legati a tale tematica, come ¿integrazione socio-sanitaria¿ e ¿long term care¿ applicate al caso del Piemonte. Inoltre si esaminerà la questione del caregiver informale (di solito un familiare) troppo spesso afflitto da affaticamento e stress, conseguenza delle cosiddette dimissioni forzate a cui gli ospedali ricorrono per non intasare i pronto soccorsi, e contro le quali i familiari possono presentare ricorso. Infine si proveranno a definire delle possibili soluzioni alla questione, anche se la problematica difficilmente scomparirà del tutto, a causa del vincolo delle prestazioni di cura al budget per la sanità che purtroppo negli ultimi anni va scarseggiando. ​
¿Anziani malati cronici non autosufficienti: il caso del Piemonte e di Torino.¿
TAGLIABUE, CECILIA
2018/2019
Abstract
Questo elaborato tratta la problematica degli anziani malati cronici non autosufficienti, che versano in situazioni di difficoltà e disagio, ma che devono fare i conti con le liste di attesa (90 giorni per il caso più problematico) e con il ridotto budget di cui dispone la sanità per erogare prestazioni di cura. Lo sguardo si rivolge alla situazione italiana, ma principalmente sul Piemonte (regione più vecchia d'Italia) e su Torino. Sono 30.000 gli anziani in lista di attesa per accedere a un posto in struttura o per ricevere assistenza domiciliare integrata (ADI), secondo i documenti dell'ASL. Nei quattro capitolo lungo i quali si snoda il lavoro, verrà riscostruito innanzitutto l'iter legislativo che ha portato al regolamento sulla tutela della salute degli anziani, e si esamineranno le discrasie tra normativa e realtà. Si esporranno alcuni concetti chiave legati a tale tematica, come ¿integrazione socio-sanitaria¿ e ¿long term care¿ applicate al caso del Piemonte. Inoltre si esaminerà la questione del caregiver informale (di solito un familiare) troppo spesso afflitto da affaticamento e stress, conseguenza delle cosiddette dimissioni forzate a cui gli ospedali ricorrono per non intasare i pronto soccorsi, e contro le quali i familiari possono presentare ricorso. Infine si proveranno a definire delle possibili soluzioni alla questione, anche se la problematica difficilmente scomparirà del tutto, a causa del vincolo delle prestazioni di cura al budget per la sanità che purtroppo negli ultimi anni va scarseggiando. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/97025