Omalizumab, mepolizumab, reslizumab, benralizumab e dupilumab sono anticorpi monoclonali destinati al trattamento dell'asma grave non controllato: la terapia aggiuntiva con questi farmaci è raccomandata dalle linee guida GINA (Global Initiative for Asthma) per controllare la malattia. Lo scopo della tesi è descrivere la farmacologia degli anticorpi monoclonali per l'asma grave e confrontare i diversi meccanismi d'azione, ponendo l'accento sulla necessità di utilizzare il farmaco più adatto al fenotipo della malattia per ottenere migliori risultati clinici. L'obiettivo, perciò, è valutare i vantaggi della nuova strategia terapeutica, in termini di efficacia, sicurezza e miglioramento della qualità della vita. La tesi di laurea vuole anche evidenziare la metodologia di lavoro del farmacista ospedaliero, applicabile a ogni nuova categoria di farmaci, per il quale è fondamentale lavorare in sinergia con i medici per valutare a posteriori i benefici apportati dalle nuove terapie rispetto a quelle tradizionali, al fine di stabilire se vi è un'effettiva innovazione nell'utilizzo di questi farmaci. Attualmente, questi farmaci sono impiegati ed apprezzati per garantire un miglior controllo della malattia grazie alla modulazione profilattica, che permette di ridurre e prevenire le esacerbazioni asmatiche; sono sicuri ed efficaci anche nel miglioramento della funzionalità polmonare e della qualità della vita. Indirettamente, permettono di ridurre l'elevato uso di corticosteroidi che fa capo alla terapia standard, associato ad effetti indesiderati anche gravi ed, in conseguenza, alleggeriscono l'impatto sull'uso delle risorse economiche sanitarie. Infatti, sono farmaci molto costosi, per cui è importante valutare il rapporto costo/beneficio. In seguito all'analisi delle prescrizioni e della distribuzione degli anticorpi monoclonali per l'asma grave in alcuni casi clinici di pazienti, riscontrati presso la S. C. Farmacia Ospedaliera dell'Ospedale Civile di Saluzzo -ASL CN1-, è stato individuato come sia necessario rispettare rigorosi criteri di eleggibilità alla terapia ed il medico specialista abilitato debba eseguire, periodicamente, una valutazione globale dell'efficacia del trattamento affinché possano essere a carico del SSN. In queste circostanze, la dispensazione e la somministrazione sono avvenute in ospedale allo scopo cautelativo di tutelare soggetti particolarmente sensibili: in alcuni pazienti la terapia si è rivelata efficace, in altri meno. Questi farmaci sono nati per essere utilizzati in ambito ospedaliero poiché, nella maggior parte dei casi, la somministrazione deve essere eseguita da un operatore sanitario, mepolizumab necessita di accortezze specifiche per la ricostituzione della soluzione iniettabile e reslizumab richiede l'infusione endovenosa lenta. Ad oggi, però, la situazione in Regione Piemonte è differente, in quanto la dispensazione è diventata, nella maggior parte dei casi, di competenza delle farmacie territoriali poiché si parla di terapie in Distribuzione per Conto. Tuttavia, si tratta di anticorpi monoclonali, somministrati a pazienti altamente suscettibili, spesso polisensibilizzati: il farmacista deve essere a conoscenza delle criticità di queste terapie poiché riveste un ruolo importante nella gestione del paziente affetto dall'asma grave.

Anticorpi monoclonali per l'asma grave: aspetti farmacologici e ruolo del farmacista nella loro dispensazione

MAINERO, BEATRICE
2018/2019

Abstract

Omalizumab, mepolizumab, reslizumab, benralizumab e dupilumab sono anticorpi monoclonali destinati al trattamento dell'asma grave non controllato: la terapia aggiuntiva con questi farmaci è raccomandata dalle linee guida GINA (Global Initiative for Asthma) per controllare la malattia. Lo scopo della tesi è descrivere la farmacologia degli anticorpi monoclonali per l'asma grave e confrontare i diversi meccanismi d'azione, ponendo l'accento sulla necessità di utilizzare il farmaco più adatto al fenotipo della malattia per ottenere migliori risultati clinici. L'obiettivo, perciò, è valutare i vantaggi della nuova strategia terapeutica, in termini di efficacia, sicurezza e miglioramento della qualità della vita. La tesi di laurea vuole anche evidenziare la metodologia di lavoro del farmacista ospedaliero, applicabile a ogni nuova categoria di farmaci, per il quale è fondamentale lavorare in sinergia con i medici per valutare a posteriori i benefici apportati dalle nuove terapie rispetto a quelle tradizionali, al fine di stabilire se vi è un'effettiva innovazione nell'utilizzo di questi farmaci. Attualmente, questi farmaci sono impiegati ed apprezzati per garantire un miglior controllo della malattia grazie alla modulazione profilattica, che permette di ridurre e prevenire le esacerbazioni asmatiche; sono sicuri ed efficaci anche nel miglioramento della funzionalità polmonare e della qualità della vita. Indirettamente, permettono di ridurre l'elevato uso di corticosteroidi che fa capo alla terapia standard, associato ad effetti indesiderati anche gravi ed, in conseguenza, alleggeriscono l'impatto sull'uso delle risorse economiche sanitarie. Infatti, sono farmaci molto costosi, per cui è importante valutare il rapporto costo/beneficio. In seguito all'analisi delle prescrizioni e della distribuzione degli anticorpi monoclonali per l'asma grave in alcuni casi clinici di pazienti, riscontrati presso la S. C. Farmacia Ospedaliera dell'Ospedale Civile di Saluzzo -ASL CN1-, è stato individuato come sia necessario rispettare rigorosi criteri di eleggibilità alla terapia ed il medico specialista abilitato debba eseguire, periodicamente, una valutazione globale dell'efficacia del trattamento affinché possano essere a carico del SSN. In queste circostanze, la dispensazione e la somministrazione sono avvenute in ospedale allo scopo cautelativo di tutelare soggetti particolarmente sensibili: in alcuni pazienti la terapia si è rivelata efficace, in altri meno. Questi farmaci sono nati per essere utilizzati in ambito ospedaliero poiché, nella maggior parte dei casi, la somministrazione deve essere eseguita da un operatore sanitario, mepolizumab necessita di accortezze specifiche per la ricostituzione della soluzione iniettabile e reslizumab richiede l'infusione endovenosa lenta. Ad oggi, però, la situazione in Regione Piemonte è differente, in quanto la dispensazione è diventata, nella maggior parte dei casi, di competenza delle farmacie territoriali poiché si parla di terapie in Distribuzione per Conto. Tuttavia, si tratta di anticorpi monoclonali, somministrati a pazienti altamente suscettibili, spesso polisensibilizzati: il farmacista deve essere a conoscenza delle criticità di queste terapie poiché riveste un ruolo importante nella gestione del paziente affetto dall'asma grave.
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