This thesis aims to examine and investigate the peculiar figure of the student commonly labelled, with despicable meaning, ‘dunce’. Although various currents of thought have influenced pedagogical approaches and the work of teachers over time, this type of learner has remained barely understood and rarely studied. Scholastic failure has frequently been attributed to trivial causes, such as personal ‘listlessness’ or ‘laziness’, with a not-always underlying conviction that the child or adolescent in question would be unrecoverable. Through an analysis of the ‘dunce’ in literary works across different historical and cultural contexts, and then through a scientific-pedagogical study of school reality from the point of view of such a student, it was possible to draw three portraits of the ‘’dunce‘’. Always avoiding banal generalisation as much as possible, attention was focused on the role of this figure in contemporary culture, which is oriented towards the minimal and the useful rather than towards authentic education, and on the latter's fundamental component: the care of the self.

La tesi si pone l'obiettivo di analizzare e approfondire la figura peculiare dello studente comunemente etichettato, con accezione dispregiativa, "somaro". Nonostante diverse correnti di pensiero abbiano influenzato l'approccio pedagogico e l'operato dei docenti nel corso del tempo, questa tipologia di apprendente è rimasta poco compresa e raramente studiata. L'insuccesso scolastico è frequentemente stato attribuito a banali cause come "svogliatezza" o "pigrizia" personali, con una - non sempre sottesa - convinzione di irrecuperabilità del bambino o adolescente in questione. Attraverso un'analisi del "somaro" in opere letterarie che attraversano contesti storici e culturali differenti, e successivamente mediante uno studio di natura scientifico-pedagogica della materialità scolastica dal punto di vista di tale studente, è stato possibile tracciare tre ritratti di "somaro". Sempre evitando il più possibile la banale generalizzazione, il focus è stato rivolto alla collocazione di questa figura nella cultura contemporanea, orientata al minimo e all'utile piuttosto che all'autentica formazione e alla componente fondamentale di quest'ultima: la cura sui.

Asini in letteratura e nella realtà: tra educazione tradizionale e nuove prospettive pedagogiche

CALVI, MARTINA
2023/2024

Abstract

La tesi si pone l'obiettivo di analizzare e approfondire la figura peculiare dello studente comunemente etichettato, con accezione dispregiativa, "somaro". Nonostante diverse correnti di pensiero abbiano influenzato l'approccio pedagogico e l'operato dei docenti nel corso del tempo, questa tipologia di apprendente è rimasta poco compresa e raramente studiata. L'insuccesso scolastico è frequentemente stato attribuito a banali cause come "svogliatezza" o "pigrizia" personali, con una - non sempre sottesa - convinzione di irrecuperabilità del bambino o adolescente in questione. Attraverso un'analisi del "somaro" in opere letterarie che attraversano contesti storici e culturali differenti, e successivamente mediante uno studio di natura scientifico-pedagogica della materialità scolastica dal punto di vista di tale studente, è stato possibile tracciare tre ritratti di "somaro". Sempre evitando il più possibile la banale generalizzazione, il focus è stato rivolto alla collocazione di questa figura nella cultura contemporanea, orientata al minimo e all'utile piuttosto che all'autentica formazione e alla componente fondamentale di quest'ultima: la cura sui.
Dunces in literature and reality: between traditional education and new pedagogical perspectives
This thesis aims to examine and investigate the peculiar figure of the student commonly labelled, with despicable meaning, ‘dunce’. Although various currents of thought have influenced pedagogical approaches and the work of teachers over time, this type of learner has remained barely understood and rarely studied. Scholastic failure has frequently been attributed to trivial causes, such as personal ‘listlessness’ or ‘laziness’, with a not-always underlying conviction that the child or adolescent in question would be unrecoverable. Through an analysis of the ‘dunce’ in literary works across different historical and cultural contexts, and then through a scientific-pedagogical study of school reality from the point of view of such a student, it was possible to draw three portraits of the ‘’dunce‘’. Always avoiding banal generalisation as much as possible, attention was focused on the role of this figure in contemporary culture, which is oriented towards the minimal and the useful rather than towards authentic education, and on the latter's fundamental component: the care of the self.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/9696