L'obbiettivo della tesi è quello di descrivere le sorgenti di radiazioni ionizzanti (sostanze radioattive e macchine radiogene) contenute in alcuni dispositivi ed apparecchiature utilizzati tipicamente nel settore industriale che, per il loro funzionamento o per la tipologia di applicazione a cui sono dedicati, impiegano tali sorgenti sfruttandone le loro caratteristiche intrinseche di interazione con la materia. La motivazione che mi ha spinto trattare tale argomento è legata principalmente al tipo di attività lavorativa che svolgo da parecchi anni nel settore della sicurezza industriale, in particolare della radioprotezione. La tesi è strutturata in cinque capitoli. Nel primo capitolo viene introdotta la definizione di radiazioni ionizzanti. Nel secondo capitolo sono descritti in generale: ¿ le sostanze radioattive alfa, beta, gamma emittenti e quelle che emettono neutroni; sono analizzati i tipi di decadimento radioattivo e la dinamica del decadimento (costante di decadimento, tempo di dimezzamento e vita media); ¿ il principio di funzionamento dei tubi a raggi X (spettro X caratteristico a righe e spettro continuo o di Bremsstrahlung). Nel terzo capitolo, dopo avere introdotto il concetto di sezione d'urto, sono descritti i processi di interazione delle radiazioni ionizzanti con la materia; in particolare quelli delle: ¿ particelle cariche pesanti (alfa), cariche leggere (elettroni e beta) e dei neutroni; ¿ radiazioni elettromagnetiche X e Gamma (Effetto Fotoelettrico, Effetto Compton ed Effetto creazione di coppie elettrone / positrone). Nel quarto capitolo sono descritte alcune apparecchiature e dispositivi che utilizzano sorgenti di radiazioni ionizzanti: ¿ Rivelatori a cattura elettronica (ECD) accessori di gascromatografi ¿ Dispositivi per la misura della qualità dell'aria (Polverimetri) ¿ Calibri a raggi gamma per la determinazione dello spessore di lamiere in acciaio ¿ Misuratori della grammatura della carta, del tessuto e materiali plastici con sorgenti beta ¿ Rivelatori di fumo a camera di ionizzazione ¿ Applicazione dei raggi gamma ai controlli non distruttivi (gammagrafie) ¿ Diffrattometri a raggi X ¿ Spettrometri a raggi X ¿ Tubi a raggi X per controlli radiografici e radioscopici industriali (CND) ¿ Cabine a raggi X per controlli radioscopici su prodotti alimentari ¿ Impianti a raggi X per controlli di sicurezza su colli e bagagli Nel quinto ed ultimo capitolo è descritto il quadro normativo italiano che disciplina la detenzione e l'impiego delle sorgenti di radiazioni ionizzanti (Decreto Legislativo del Governo 17 marzo 1995 n. 230 e successive modifiche ed integrazioni).

APPLICAZIONI INDUSTRIALI DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI

OSELLA, DARIO
2017/2018

Abstract

L'obbiettivo della tesi è quello di descrivere le sorgenti di radiazioni ionizzanti (sostanze radioattive e macchine radiogene) contenute in alcuni dispositivi ed apparecchiature utilizzati tipicamente nel settore industriale che, per il loro funzionamento o per la tipologia di applicazione a cui sono dedicati, impiegano tali sorgenti sfruttandone le loro caratteristiche intrinseche di interazione con la materia. La motivazione che mi ha spinto trattare tale argomento è legata principalmente al tipo di attività lavorativa che svolgo da parecchi anni nel settore della sicurezza industriale, in particolare della radioprotezione. La tesi è strutturata in cinque capitoli. Nel primo capitolo viene introdotta la definizione di radiazioni ionizzanti. Nel secondo capitolo sono descritti in generale: ¿ le sostanze radioattive alfa, beta, gamma emittenti e quelle che emettono neutroni; sono analizzati i tipi di decadimento radioattivo e la dinamica del decadimento (costante di decadimento, tempo di dimezzamento e vita media); ¿ il principio di funzionamento dei tubi a raggi X (spettro X caratteristico a righe e spettro continuo o di Bremsstrahlung). Nel terzo capitolo, dopo avere introdotto il concetto di sezione d'urto, sono descritti i processi di interazione delle radiazioni ionizzanti con la materia; in particolare quelli delle: ¿ particelle cariche pesanti (alfa), cariche leggere (elettroni e beta) e dei neutroni; ¿ radiazioni elettromagnetiche X e Gamma (Effetto Fotoelettrico, Effetto Compton ed Effetto creazione di coppie elettrone / positrone). Nel quarto capitolo sono descritte alcune apparecchiature e dispositivi che utilizzano sorgenti di radiazioni ionizzanti: ¿ Rivelatori a cattura elettronica (ECD) accessori di gascromatografi ¿ Dispositivi per la misura della qualità dell'aria (Polverimetri) ¿ Calibri a raggi gamma per la determinazione dello spessore di lamiere in acciaio ¿ Misuratori della grammatura della carta, del tessuto e materiali plastici con sorgenti beta ¿ Rivelatori di fumo a camera di ionizzazione ¿ Applicazione dei raggi gamma ai controlli non distruttivi (gammagrafie) ¿ Diffrattometri a raggi X ¿ Spettrometri a raggi X ¿ Tubi a raggi X per controlli radiografici e radioscopici industriali (CND) ¿ Cabine a raggi X per controlli radioscopici su prodotti alimentari ¿ Impianti a raggi X per controlli di sicurezza su colli e bagagli Nel quinto ed ultimo capitolo è descritto il quadro normativo italiano che disciplina la detenzione e l'impiego delle sorgenti di radiazioni ionizzanti (Decreto Legislativo del Governo 17 marzo 1995 n. 230 e successive modifiche ed integrazioni).
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