Different principles of distributive justice are proposed by different philosophers. Rawls aims to develop a theory of justice that will be superior to utilitarianism so he wrote one of the most important books of political philosophy called ¿A Theory of Justice¿. Rawls proposes to develop a theory of justice by revising the social contract tradition of theorizing about justice associated with the 17th and 18th century writers John Locke, Jean-Jacques Rousseau, and Immanuel Kant. Justice is what free and equal persons would agree to as basic terms of social cooperation in conditions that are fair for this purpose. He calls this idea "justice as fairness." The conditions that Rawls takes to be most appropriate for the choice of principles of justice constitute what he calls the "original position." Rawls argues that self-interested rational people behind the veil of ignorance would choose two general principles of justice to structure society in the real world: 1. Principle of Equal Liberty: Each person has an equal right to the most extensive liberties compatible with similar liberties for all. 2. Difference Principle: Social and economic inequalities should be arranged so that they are both (a) to the greatest benefit of the least advantaged persons, and (b) attached to offices and positions open to all under conditions of equality of opportunity.

Il seguente elaborato tratta in generale delle diverse teorie della giustizia presentate da alcuni dei più noti filosofi vissuti in differenti epoche storiche ed in particolare della teoria presentata da John Rawls nella sua opera principale intitolata ¿A Theory of Justice¿. Il filosofo americano ha voluto elaborare una prospettiva che fosse alternativa alla teoria dominante utilitaristica, esponendo i difetti di quest'ultima e le difformità rispetto alla sua idea di giustizia come equità. La teoria rawlsiana inoltre si ricollega alla tradizione del contratto sociale propria di filosofi quali John Locke, Jean-Jacques Rousseau e Immanuel Kant e propone due principi di giustizia diretti alla struttura fondamentale della società: 1. «Ciascun individuo possiede eguale diritto ad una libertà di base la più estesa possibile, compatibile con altrettanta libertà per gli altri». 2. «Le disuguaglianze sociali ed economiche devono essere strutturate in modo tale da essere ragionevolmente considerabili a vantaggio dei meno favoriti e connesse a posizioni e cariche accessibili a tutti». Per giungere ai suddetti principi Rawls, a differenza dei suoi colleghi giusnaturalisti, non parte da uno stato di natura bensì da una cosiddetta ¿posizione originaria¿, la quale consiste nell' immaginare una serie di individui, impersonali, disinteressati l'uno dell'altro ed a-temporali, che devono elaborare tali principi sotto un velo di ignoranza. Quest'ultimo avrebbe la funzione di annebbiare la mente e la vista degli individui, privandoli di informazioni che riguardano loro stessi e la società che li circonda. La presenza di questa ignoranza garantisce, secondo il filosofo, l'imparzialità nelle scelte prese.

Aspetti storici della teoria della giustizia in John Rawls

GRASSO, FRANCESCA
2017/2018

Abstract

Il seguente elaborato tratta in generale delle diverse teorie della giustizia presentate da alcuni dei più noti filosofi vissuti in differenti epoche storiche ed in particolare della teoria presentata da John Rawls nella sua opera principale intitolata ¿A Theory of Justice¿. Il filosofo americano ha voluto elaborare una prospettiva che fosse alternativa alla teoria dominante utilitaristica, esponendo i difetti di quest'ultima e le difformità rispetto alla sua idea di giustizia come equità. La teoria rawlsiana inoltre si ricollega alla tradizione del contratto sociale propria di filosofi quali John Locke, Jean-Jacques Rousseau e Immanuel Kant e propone due principi di giustizia diretti alla struttura fondamentale della società: 1. «Ciascun individuo possiede eguale diritto ad una libertà di base la più estesa possibile, compatibile con altrettanta libertà per gli altri». 2. «Le disuguaglianze sociali ed economiche devono essere strutturate in modo tale da essere ragionevolmente considerabili a vantaggio dei meno favoriti e connesse a posizioni e cariche accessibili a tutti». Per giungere ai suddetti principi Rawls, a differenza dei suoi colleghi giusnaturalisti, non parte da uno stato di natura bensì da una cosiddetta ¿posizione originaria¿, la quale consiste nell' immaginare una serie di individui, impersonali, disinteressati l'uno dell'altro ed a-temporali, che devono elaborare tali principi sotto un velo di ignoranza. Quest'ultimo avrebbe la funzione di annebbiare la mente e la vista degli individui, privandoli di informazioni che riguardano loro stessi e la società che li circonda. La presenza di questa ignoranza garantisce, secondo il filosofo, l'imparzialità nelle scelte prese.
ITA
Different principles of distributive justice are proposed by different philosophers. Rawls aims to develop a theory of justice that will be superior to utilitarianism so he wrote one of the most important books of political philosophy called ¿A Theory of Justice¿. Rawls proposes to develop a theory of justice by revising the social contract tradition of theorizing about justice associated with the 17th and 18th century writers John Locke, Jean-Jacques Rousseau, and Immanuel Kant. Justice is what free and equal persons would agree to as basic terms of social cooperation in conditions that are fair for this purpose. He calls this idea "justice as fairness." The conditions that Rawls takes to be most appropriate for the choice of principles of justice constitute what he calls the "original position." Rawls argues that self-interested rational people behind the veil of ignorance would choose two general principles of justice to structure society in the real world: 1. Principle of Equal Liberty: Each person has an equal right to the most extensive liberties compatible with similar liberties for all. 2. Difference Principle: Social and economic inequalities should be arranged so that they are both (a) to the greatest benefit of the least advantaged persons, and (b) attached to offices and positions open to all under conditions of equality of opportunity.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/96516