Il presente lavoro si articola in due esperimenti, che avevano l'obiettivo di indagare la percezione visiva nei teleostei. Nel primo esperimento è stata sviluppata una nuova procedura sperimentale per lo studio della percezione dell'illusione di Delboeuf e di Ebbinghaus in Poecilia reticulata. Il presente studio utilizza una procedura di scelta spontanea, nella quale si osserva come tali pattern illusori influenzino le abilità spaziali dei soggetti durante il nuoto. Infatti, per potersi muovere da un lato all'altro della vasca i pesci dovevano passare attraverso un buco. In un esperimento pilota i pesci potevano scegliere tra due buchi di dimensioni diverse per poter valutare una loro eventuale preferenza nel passare nel buco di maggiori dimensioni. I soggetti sperimentali hanno mostrato di saper discriminare le diverse dimensioni dei buchi, preferendo in maniera significativa il buco di maggiore dimensione. Nel successivo esperimento test, ai pesci sono stati presentati i due pattern illusori. In entrambi, i due buchi erano identici ma venivano presentati in contesti diversi che ricostruissero le due illusioni. I soggetti sperimentali hanno mostrato di percepire entrambe le illusioni, quella di Delboeuf in maniera inversa all'uomo, quella di Ebbinghaus nello stesso modo. P. reticulata aveva già mostrato di percepire l'illusione in maniera inversa all'uomo con una procedura diversa, questo esperimento, quindi, conferma i risultati ottenuti. Nel secondo esperimento, invece, è stata studiata la precedenza globale e locale in quattro differenti specie di teleostei: Xenotoca eiseni, Danio rerio, Pterophyllum scalare e Trichopodus trichopterus. In letteratura non ci sono dati in merito alla percezione di stimoli gerarchici in D. rerio, P. scalare e T. trichopterus. mentre X. eiseni ha dimostrato in un precedente lavoro di processare le informazioni visive in modo gerarchico similmente all'uomo, dando la precedenza alla componente globale. Questo lavoro aveva quindi anche lo scopo di vedere se si sarebbero ottenuti risultati in linea con gli studi precedenti effettuati su questa stessa specie adottando una diversa procedura. A differenza del primo esperimento, questo consisteva in una procedura di addestramento. I pesci sono stati inizialmente addestrati utilizzando stimoli gerarchici costituti dalla medesima figura sia a livello globale che locale (condizione di congruenza) e, successivamente, sottoposti alla fase test che consisteva nella presentazione ai soggetti sperimentali di stimoli gerarchici in cui la figura a livello globale differiva da quella presente a livello locale (condizione di incongruenza). Tutte le specie hanno mostrato di avere una precedenza globale nell'elaborazione degli stimoli gerarchici, ad eccezione di D. rerio, il quale ha mostrato differenze individuali. Questo studio conferma la precedenza globale già riscontrata in X. eiseni. In conclusione, questo studio fornisce nuove e utili informazioni riguardo a come queste specie di teleostei reagiscano ai fenomeni illusori presentati e quali siano i meccanismi percettivi che lo consentono. Dimostra l'efficacia di un nuovo protocollo sperimentale per lo studio della percezione illusoria nei teleostei ed amplia i confini delle specie di cui si conosce la percezione degli stimoli gerarchici.
La percezione di stimoli illusori nei pesci: uno studio interspecifico nei teleostei
DI LORENZO, ILARIA
2017/2018
Abstract
Il presente lavoro si articola in due esperimenti, che avevano l'obiettivo di indagare la percezione visiva nei teleostei. Nel primo esperimento è stata sviluppata una nuova procedura sperimentale per lo studio della percezione dell'illusione di Delboeuf e di Ebbinghaus in Poecilia reticulata. Il presente studio utilizza una procedura di scelta spontanea, nella quale si osserva come tali pattern illusori influenzino le abilità spaziali dei soggetti durante il nuoto. Infatti, per potersi muovere da un lato all'altro della vasca i pesci dovevano passare attraverso un buco. In un esperimento pilota i pesci potevano scegliere tra due buchi di dimensioni diverse per poter valutare una loro eventuale preferenza nel passare nel buco di maggiori dimensioni. I soggetti sperimentali hanno mostrato di saper discriminare le diverse dimensioni dei buchi, preferendo in maniera significativa il buco di maggiore dimensione. Nel successivo esperimento test, ai pesci sono stati presentati i due pattern illusori. In entrambi, i due buchi erano identici ma venivano presentati in contesti diversi che ricostruissero le due illusioni. I soggetti sperimentali hanno mostrato di percepire entrambe le illusioni, quella di Delboeuf in maniera inversa all'uomo, quella di Ebbinghaus nello stesso modo. P. reticulata aveva già mostrato di percepire l'illusione in maniera inversa all'uomo con una procedura diversa, questo esperimento, quindi, conferma i risultati ottenuti. Nel secondo esperimento, invece, è stata studiata la precedenza globale e locale in quattro differenti specie di teleostei: Xenotoca eiseni, Danio rerio, Pterophyllum scalare e Trichopodus trichopterus. In letteratura non ci sono dati in merito alla percezione di stimoli gerarchici in D. rerio, P. scalare e T. trichopterus. mentre X. eiseni ha dimostrato in un precedente lavoro di processare le informazioni visive in modo gerarchico similmente all'uomo, dando la precedenza alla componente globale. Questo lavoro aveva quindi anche lo scopo di vedere se si sarebbero ottenuti risultati in linea con gli studi precedenti effettuati su questa stessa specie adottando una diversa procedura. A differenza del primo esperimento, questo consisteva in una procedura di addestramento. I pesci sono stati inizialmente addestrati utilizzando stimoli gerarchici costituti dalla medesima figura sia a livello globale che locale (condizione di congruenza) e, successivamente, sottoposti alla fase test che consisteva nella presentazione ai soggetti sperimentali di stimoli gerarchici in cui la figura a livello globale differiva da quella presente a livello locale (condizione di incongruenza). Tutte le specie hanno mostrato di avere una precedenza globale nell'elaborazione degli stimoli gerarchici, ad eccezione di D. rerio, il quale ha mostrato differenze individuali. Questo studio conferma la precedenza globale già riscontrata in X. eiseni. In conclusione, questo studio fornisce nuove e utili informazioni riguardo a come queste specie di teleostei reagiscano ai fenomeni illusori presentati e quali siano i meccanismi percettivi che lo consentono. Dimostra l'efficacia di un nuovo protocollo sperimentale per lo studio della percezione illusoria nei teleostei ed amplia i confini delle specie di cui si conosce la percezione degli stimoli gerarchici.File | Dimensione | Formato | |
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