Contemporary supply chains are global and increasingly complex, with their diversity of products and the amount of partecipants among them. According to the WEF, however, the global agri-food system needs many transformations to achieve the sustainable development goals by 2030, and a first solution to this need could be the use of technologies such as the Internet of Things or blockchain. Although it is still being tested, blockchain represents a valid alternative to the systems used for traceability in the agri-food sector until now: originally conceived for digital currency, it regulates value transactions on the Internet as a decentralized, shared and immutable digital register. Agri-food supply chain partecipants can add product data by adding blocks to the chain, after the consent from the other entities, without them ever being lost, deleted or tampered with. At a time when the consumer is increasingly concerned about transparency linked to the food products he buys, blockchain represents the answer against food fraud and the improving of the ability to identify and prevent a problem related to food safety. Various blockchain architectures have been proposed in the agri-food sector (such as BigChainDB) and there are many Italian and international projects that adopted the system, including those of large companies and groups or cutting-edge start-ups. In order for the blockchain to take hold in ever more numerous realitites, its scalability, technical and economic obstacles, the confidentiality of partecipants' data and the iterative approach to support the adoption of the technology along the entire supply chain must be improved.

Le supply chain contemporanee sono diventate globali e sempre più complesse, caratterizzate dalla diversità dei prodotti e dalla numerosità degli attori che le compongono. Secondo il WEF, il sistema agroalimentare globale necessita però di molte trasformazioni per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile entro il 2030, e una prima risposta a questa necessità potrebbe essere l'utilizzo di tecnologie quali l'Internet of Things o la blockchain. Seppur ancora in fase di sperimentazione, la blockchain rappresenta una valida alternativa ai sistemi usati per la tracciabilità in campo agroalimentare fino ad ora: originariamente concepita per la valuta digitale, regola le transazioni di valore su Internet come un registro digitale decentralizzato, condiviso e immutabile. Gli attori delle filiere agroalimentari possono aggiungere dati relativi ai prodotti aggiungendo blocchi alla catena, dopo aver ricevuto il consenso dalle altre entità, senza che questi vadano mai persi, cancellati o manomessi. In un momento in cui il consumatore è sempre più attento al concetto di trasparenza legato ai prodotti alimentari che acquista, la blockchain sembra rappresentare la risposta contro le frodi alimentari e per il miglioramento della capacità di identificazione e di prevenzione di un problema legato alla sicurezza alimentare. Sono state proposte diverse architetture blockchain in ambito agroalimentare (come la BigChainDB) e sono molti i progetti italiani e internazionali che hanno adottato questo sistema, tra cui quelli di grandi aziende e gruppi o start-up all'avanguardia. Affinchè la blockchain prenda piede in realtà sempre più numerose sono da migliorare la sua scalabilità, gli ostacoli tecnici ed economici, la riservatezza dei dati dei partecipanti e l'approccio iterativo per sostenere l'adozione della tecnologia su tutta la filiera.

BLOCKCHAIN: TRACCIABILITA' E TRASPARENZA NEI SISTEMI AGROALIMENTARI

PANARO, ELEONORA
2018/2019

Abstract

Le supply chain contemporanee sono diventate globali e sempre più complesse, caratterizzate dalla diversità dei prodotti e dalla numerosità degli attori che le compongono. Secondo il WEF, il sistema agroalimentare globale necessita però di molte trasformazioni per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile entro il 2030, e una prima risposta a questa necessità potrebbe essere l'utilizzo di tecnologie quali l'Internet of Things o la blockchain. Seppur ancora in fase di sperimentazione, la blockchain rappresenta una valida alternativa ai sistemi usati per la tracciabilità in campo agroalimentare fino ad ora: originariamente concepita per la valuta digitale, regola le transazioni di valore su Internet come un registro digitale decentralizzato, condiviso e immutabile. Gli attori delle filiere agroalimentari possono aggiungere dati relativi ai prodotti aggiungendo blocchi alla catena, dopo aver ricevuto il consenso dalle altre entità, senza che questi vadano mai persi, cancellati o manomessi. In un momento in cui il consumatore è sempre più attento al concetto di trasparenza legato ai prodotti alimentari che acquista, la blockchain sembra rappresentare la risposta contro le frodi alimentari e per il miglioramento della capacità di identificazione e di prevenzione di un problema legato alla sicurezza alimentare. Sono state proposte diverse architetture blockchain in ambito agroalimentare (come la BigChainDB) e sono molti i progetti italiani e internazionali che hanno adottato questo sistema, tra cui quelli di grandi aziende e gruppi o start-up all'avanguardia. Affinchè la blockchain prenda piede in realtà sempre più numerose sono da migliorare la sua scalabilità, gli ostacoli tecnici ed economici, la riservatezza dei dati dei partecipanti e l'approccio iterativo per sostenere l'adozione della tecnologia su tutta la filiera.
ITA
Contemporary supply chains are global and increasingly complex, with their diversity of products and the amount of partecipants among them. According to the WEF, however, the global agri-food system needs many transformations to achieve the sustainable development goals by 2030, and a first solution to this need could be the use of technologies such as the Internet of Things or blockchain. Although it is still being tested, blockchain represents a valid alternative to the systems used for traceability in the agri-food sector until now: originally conceived for digital currency, it regulates value transactions on the Internet as a decentralized, shared and immutable digital register. Agri-food supply chain partecipants can add product data by adding blocks to the chain, after the consent from the other entities, without them ever being lost, deleted or tampered with. At a time when the consumer is increasingly concerned about transparency linked to the food products he buys, blockchain represents the answer against food fraud and the improving of the ability to identify and prevent a problem related to food safety. Various blockchain architectures have been proposed in the agri-food sector (such as BigChainDB) and there are many Italian and international projects that adopted the system, including those of large companies and groups or cutting-edge start-ups. In order for the blockchain to take hold in ever more numerous realitites, its scalability, technical and economic obstacles, the confidentiality of partecipants' data and the iterative approach to support the adoption of the technology along the entire supply chain must be improved.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/96435