L'elaborato presentato in questa Tesi pone l'attenzione sulla relazione tra l'attività motoria e i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), soffermandosi su alcuni studi ed esperienze, che aprono nuove prospettive per quanto riguarda la proposta di strumenti ed esercizi motori. Vengono illustrate le caratteristiche dei principali disturbi ed analizzati i dati di diffusione degli stessi; inoltre si considerano le principali comorbilità e la loro incidenza nel processo di apprendimento. Sono stati considerati alcuni studi scientifici recenti che, partendo dal presupposto di un apprendimento mediato attraverso la corporeità, analizzano i risultati ottenuti con gruppi di adolescenti con dislessia opportunamente fatti esercitare per migliorare lo schema corporeo, le abilità visuo-motorie, l'orientamento e tutti quegli aspetti della motricità che consolidano le competenze di lettura e scrittura. Infine viene presa in esame l'importanza della pratica sportiva per le persone con DSA che grazie all'allenamento possono migliorare la propria autostima. Le osservazioni rilevate confermano quanto la pratica dell'attività motoria e sportiva possa sostenere le persone con DSA da un punto di vista di apprendimento e anche sul piano psicologico. Le considerazioni finali inducono ad una valorizzazione del ruolo del Laureato in Scienze Motorie e dell'allenatore sportivo, figure chiave nella mediazione tra corporeità ed apprendimento.
ATTIVITÀ MOTORIA E SPORT NELLE PERSONE CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: QUALI PROSPETTIVE?
FRELLO, FEDERICO
2018/2019
Abstract
L'elaborato presentato in questa Tesi pone l'attenzione sulla relazione tra l'attività motoria e i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), soffermandosi su alcuni studi ed esperienze, che aprono nuove prospettive per quanto riguarda la proposta di strumenti ed esercizi motori. Vengono illustrate le caratteristiche dei principali disturbi ed analizzati i dati di diffusione degli stessi; inoltre si considerano le principali comorbilità e la loro incidenza nel processo di apprendimento. Sono stati considerati alcuni studi scientifici recenti che, partendo dal presupposto di un apprendimento mediato attraverso la corporeità, analizzano i risultati ottenuti con gruppi di adolescenti con dislessia opportunamente fatti esercitare per migliorare lo schema corporeo, le abilità visuo-motorie, l'orientamento e tutti quegli aspetti della motricità che consolidano le competenze di lettura e scrittura. Infine viene presa in esame l'importanza della pratica sportiva per le persone con DSA che grazie all'allenamento possono migliorare la propria autostima. Le osservazioni rilevate confermano quanto la pratica dell'attività motoria e sportiva possa sostenere le persone con DSA da un punto di vista di apprendimento e anche sul piano psicologico. Le considerazioni finali inducono ad una valorizzazione del ruolo del Laureato in Scienze Motorie e dell'allenatore sportivo, figure chiave nella mediazione tra corporeità ed apprendimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/96339