L'incidente verificatosi a Tempe (Arizona) il 18 Marzo scorso offre lo spunto per affrontare, sia pur in maniera non del tutto esaustiva, le problematiche giuridiche, etiche e sociali connesse al nuovo ed inesplorato fenomeno della circolazione degli Automated Vehicles, la cui introduzione si prefigge di raggiungere un più elevato standard di sicurezza stradale. Nel presente elaborato, dopo un doveroso inquadramento generale della tematica e d'approfondimento di definizioni preliminari si passerà alla disamina dell'attuale normativa statunitense, con particolare riferimento allo ¿United States Code¿ ed al ¿Self Drive Act¿, attualmente ancora in discussione al Senato, con cui se ne propone una riforma. Si farà, quindi, cenno a quale sia l'attuale panorama normativo italiano, con riguardo al recentissimo Decreto Ministeriale del 28 marzo scorso che, per la prima volta, promuove ¿[...] l'adeguamento tecnologico della rete viaria nazionale [...] anche a supporto di veicoli connessi e con più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida¿ volto a ¿ridurre l'incidentalità stradale¿. Il commento al testo (per il quale, allo stato, non si dispone ancora di fonti giurisprudenziali) approfondisce il tema delle ¿Smart Road¿ e del relativo progetto di realizzazione affidato allo Studio Carlo Ratti di Torino. In relazione alla problematica in materia di tutela della privacy e della sicurezza informatica connessa all'impiego degli Automated Vehicles si pone, inoltre, la necessità di esaminare il Regolamento (UE) 2016/679 (recepito in Italia con il Decreto Legislativo n. 51 del 18 maggio 2018) e la Direttiva (UE) NIS -Network and Information Security 2016/1148 (recepita in Italia col Decreto Legislativo n. 65, sempre del 18 Maggio scorso). L'elaborato si concluderà con alcune considerazioni volte, da un lato, a proporre ed offrire una possibile soluzione in materia di attribuzione e ripartizione della responsabilità per danni e, dall'altro, si accennerà, altresì, alla necessità di adeguare non solo le infrastrutture esistenti (che dovranno ¿dialogare¿ tra loro), ma anche lo stesso modus vivendi degli utenti al fine di favorire la diffusione degli Automated Vehicles.

AUTOMATED VEHICLES TRA PRESENTE E FUTURO

SCAFI, SILVIA
2017/2018

Abstract

L'incidente verificatosi a Tempe (Arizona) il 18 Marzo scorso offre lo spunto per affrontare, sia pur in maniera non del tutto esaustiva, le problematiche giuridiche, etiche e sociali connesse al nuovo ed inesplorato fenomeno della circolazione degli Automated Vehicles, la cui introduzione si prefigge di raggiungere un più elevato standard di sicurezza stradale. Nel presente elaborato, dopo un doveroso inquadramento generale della tematica e d'approfondimento di definizioni preliminari si passerà alla disamina dell'attuale normativa statunitense, con particolare riferimento allo ¿United States Code¿ ed al ¿Self Drive Act¿, attualmente ancora in discussione al Senato, con cui se ne propone una riforma. Si farà, quindi, cenno a quale sia l'attuale panorama normativo italiano, con riguardo al recentissimo Decreto Ministeriale del 28 marzo scorso che, per la prima volta, promuove ¿[...] l'adeguamento tecnologico della rete viaria nazionale [...] anche a supporto di veicoli connessi e con più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida¿ volto a ¿ridurre l'incidentalità stradale¿. Il commento al testo (per il quale, allo stato, non si dispone ancora di fonti giurisprudenziali) approfondisce il tema delle ¿Smart Road¿ e del relativo progetto di realizzazione affidato allo Studio Carlo Ratti di Torino. In relazione alla problematica in materia di tutela della privacy e della sicurezza informatica connessa all'impiego degli Automated Vehicles si pone, inoltre, la necessità di esaminare il Regolamento (UE) 2016/679 (recepito in Italia con il Decreto Legislativo n. 51 del 18 maggio 2018) e la Direttiva (UE) NIS -Network and Information Security 2016/1148 (recepita in Italia col Decreto Legislativo n. 65, sempre del 18 Maggio scorso). L'elaborato si concluderà con alcune considerazioni volte, da un lato, a proporre ed offrire una possibile soluzione in materia di attribuzione e ripartizione della responsabilità per danni e, dall'altro, si accennerà, altresì, alla necessità di adeguare non solo le infrastrutture esistenti (che dovranno ¿dialogare¿ tra loro), ma anche lo stesso modus vivendi degli utenti al fine di favorire la diffusione degli Automated Vehicles.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/96272