In questa tesi di laurea vengono analizzati due aspetti importanti della politica economica di Carlo Alberto: gli accordi commerciali internazionali e le strade ferrate. Per ricostruire ed approfondire al meglio ambedue gli argomenti ci si è basati principalmente sulle fonti e sul materiale, spesso inedito, dell'Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte e Sezioni Riunite, e della Biblioteca Reale di Torino, oltreché sulla ricca bibliografia in merito. Questo lavoro di ricerca è dunque suddiviso in due parti. La prima parte, sugli accordi commerciali internazionali, è introdotta dalle molteplici iniziative, ispirate ai principi del libero-scambio, intraprese da Carlo Alberto per smantellare il sistema protezionistico all'epoca vigente. Essa prosegue poi con l'esame dei trattati di commercio e di navigazione stipulati dal Regno di Sardegna con i Paesi del continente americano, dell'Europa, del Mediterraneo e con gli altri Stati italiani pre-unitari. La seconda parte analizza invece la rivoluzionaria politica ferroviaria di Carlo Alberto. Questa sezione è introdotta dal vivace dibattito dell'epoca intorno al nuovo mezzo di trasporto e si concentra sui contributi favorevoli alla costruzione di una rete ferroviaria piemontese e nazionale del conte Piola, del giovane Cavour e di Petitti di Roreto. Essa prosegue poi con l'indagine dei primi progetti ferroviari elaborati in Savoia e con l'osservazione delle vicende che porteranno alla realizzazione della tratta Torino-Genova e del collegamento su rotaia, attraverso il Lucomagno, con la Svizzera interna. Infine, la dissertazione si conclude con lo studio delle linee secondarie concepite in epoca albertina e con l'illustrazione dei progetti Médail e Maus per il traforo del Fréjus.

ASPETTI DELLA POLITICA ECONOMICA DI CARLO ALBERTO Accordi commerciali internazionali e strade ferrate

LAVARINO, LUCA
2018/2019

Abstract

In questa tesi di laurea vengono analizzati due aspetti importanti della politica economica di Carlo Alberto: gli accordi commerciali internazionali e le strade ferrate. Per ricostruire ed approfondire al meglio ambedue gli argomenti ci si è basati principalmente sulle fonti e sul materiale, spesso inedito, dell'Archivio di Stato di Torino, Sezione Corte e Sezioni Riunite, e della Biblioteca Reale di Torino, oltreché sulla ricca bibliografia in merito. Questo lavoro di ricerca è dunque suddiviso in due parti. La prima parte, sugli accordi commerciali internazionali, è introdotta dalle molteplici iniziative, ispirate ai principi del libero-scambio, intraprese da Carlo Alberto per smantellare il sistema protezionistico all'epoca vigente. Essa prosegue poi con l'esame dei trattati di commercio e di navigazione stipulati dal Regno di Sardegna con i Paesi del continente americano, dell'Europa, del Mediterraneo e con gli altri Stati italiani pre-unitari. La seconda parte analizza invece la rivoluzionaria politica ferroviaria di Carlo Alberto. Questa sezione è introdotta dal vivace dibattito dell'epoca intorno al nuovo mezzo di trasporto e si concentra sui contributi favorevoli alla costruzione di una rete ferroviaria piemontese e nazionale del conte Piola, del giovane Cavour e di Petitti di Roreto. Essa prosegue poi con l'indagine dei primi progetti ferroviari elaborati in Savoia e con l'osservazione delle vicende che porteranno alla realizzazione della tratta Torino-Genova e del collegamento su rotaia, attraverso il Lucomagno, con la Svizzera interna. Infine, la dissertazione si conclude con lo studio delle linee secondarie concepite in epoca albertina e con l'illustrazione dei progetti Médail e Maus per il traforo del Fréjus.
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