A cancer diagnosis is a dramatic event, that means pain, hopelessness and helplessness, loss of normality and, potentially, death. When the patient is a child or an adolescent, the psychological adjustment process and the acceptation of this illness is more difficult, because the threat to a young life is unexpected and it sounds meaningless. The family has an essential role in this experience: it should represent a resource for the young patient, a model of resilience and adaptive coping to the challenges showed by the growth and the treatments. However, some family environments are characterized by a lot of risk factors that cause an high probability of psychosocial maladjustment. In this dissertation, the focus is on three type of family vulnerability: lone-parent households; families that face the illness in a Country with a different cultural system; families where one parent has a mental disorder. Analyzing the literature, it has been underlined the need of taking care of the patient and his family with a biopsychosocial approach and assessing the psychosocial maladjustment risk degree, to realize the most appropriate interventions.
Una diagnosi di cancro è un evento drammatico, carico di significati che evocano la sofferenza, la mancanza di speranza e l'impotenza, la perdita della normalità e la morte. Quando il malato oncologico è un bambino o un adolescente, il processo di adattamento psicologico e di accettazione della neoplasia può rivelarsi emotivamente più difficile, poiché non ci si aspetta che una giovane vita possa spegnersi così precocemente. La famiglia ha un ruolo importante in questa esperienza: dovrebbe rappresentare una risorsa per il giovane paziente, un modello di resilienza e di coping adattivo alle sfide che il cancro e i trattamenti presentano. Tuttavia, alcuni ambienti familiari sono caratterizzati da numerosi fattori di rischio che causano un'elevata probabilità di disadattamento psicosociale. In questo elaborato, l'attenzione è stata posta su tre tipi di fragilità familiare: famiglie monogenitoriali; nuclei familiari che affrontano le cure per il tumore del figlio in un Paese straniero; famiglie i cui un genitore è affetto da un disturbo mentale. Dall'analisi della letteratura, è emersa la necessità di prendere in carico il paziente e la sua famiglia adottando un approccio biopsicosociale e valutando il grado di rischio di disadattamento psicosociale, per attuare gli interventi più adeguati ad ogni specifico caso.
IL CANCRO IN ETA' EVOLUTIVA: FAMIGLIE FRAGILI
DELLUCCA, MARCELLA
2017/2018
Abstract
Una diagnosi di cancro è un evento drammatico, carico di significati che evocano la sofferenza, la mancanza di speranza e l'impotenza, la perdita della normalità e la morte. Quando il malato oncologico è un bambino o un adolescente, il processo di adattamento psicologico e di accettazione della neoplasia può rivelarsi emotivamente più difficile, poiché non ci si aspetta che una giovane vita possa spegnersi così precocemente. La famiglia ha un ruolo importante in questa esperienza: dovrebbe rappresentare una risorsa per il giovane paziente, un modello di resilienza e di coping adattivo alle sfide che il cancro e i trattamenti presentano. Tuttavia, alcuni ambienti familiari sono caratterizzati da numerosi fattori di rischio che causano un'elevata probabilità di disadattamento psicosociale. In questo elaborato, l'attenzione è stata posta su tre tipi di fragilità familiare: famiglie monogenitoriali; nuclei familiari che affrontano le cure per il tumore del figlio in un Paese straniero; famiglie i cui un genitore è affetto da un disturbo mentale. Dall'analisi della letteratura, è emersa la necessità di prendere in carico il paziente e la sua famiglia adottando un approccio biopsicosociale e valutando il grado di rischio di disadattamento psicosociale, per attuare gli interventi più adeguati ad ogni specifico caso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/96010