In questo lavoro di tesi sono state sintetizzate nanospugne a base di β-ciclodestrine e Linecaps sia in assenza (NIP-NS) che in presenza (MIP-NS) di levodopa, il farmaco utilizzato nel trattamento del morbo di Parkinson. Le nanospugne sono state caratterizzate e la presenza del farmaco al loro interno è stata verificata utilizzando la spettroscopia IR. Inoltre, per verificare quanto fosse forte l'interazione nanospugna-farmaco e controllare l'integrità del farmaco all'interno delle nanospugne si sono effettuati degli studi di rilascio in vitro. Il profilo di rilascio nel tempo è stato studiato per due diverse matrici polimeriche, β-CD e LC. Questo cambia in funzione della matrice polimerica, quindi, avendo due matrici, avrò due diverse possibilità di interazione con il farmaco. Tra le MIP-NS analizzate si sono individuate, per ognuna delle due diverse matrici, le più promettenti come sistemi di rilascio controllato di levodopa. Per dimostrare l'efficacia delle MIP-NS si sono analizzate anche le NIP-NS caricate. In questo caso il farmaco non è stato aggiunto in fase di sintesi ma le nanospugne sono state messe in contatto con il farmaco dopo la sintesi. Sono state eseguite in seguito la quantificazione di levodopa presente al loro interno e le prove di rilascio allo stesso modo delle MIP-NS. Confrontando i risultati ottenuti dagli studi di rilascio di entrambe, si evince una netta differenza di prestazioni tra i due tipi di nanospugne. Per le NIP-NS caricate, rispetto alle MIP-NS, la perdita di levodopa avviene molto più velocemente e in quantità maggiori, dimostrando di non possedere un controllo del rilascio del farmaco nel tempo. Questo fatto si verifica in quanto, in assenza di stampo molecolare, le nanospugne presentano cavità meno specifiche per il farmaco e di conseguenza le NIP-NS caricate non soddisfano il requisito fondamentale di possedere una cinetica costante nel tempo. Da tutto ciò si evince che l'interazione tra la MIP-NS e il farmaco è molto forte, che il farmaco sia stato incapsulato in modo efficiente e che questi sistemi siano, quindi, idonei a garantire un rilascio costante e controllato. E' molto importante che il farmaco venga rilasciato in modo costante in quanto la fluttuazione della concentrazione plasmatica di levodopa costituisce un grande problema per i pazienti sottoposti a questo tipo di cure: è un fattore fondamentale da considerare quando si sviluppa un prodotto medicinale. Il risultato di questa tesi è stato quindi quello di ottenere, per ognuna delle due matrici polimeriche, delle MIP-NS in grado di incapsulare in modo efficace la levodopa e di riuscire poi a rilasciarla in modo costante e con una cinetica prolungata nel tempo.

Sintesi e caratterizzazione di nanospugne a base di ciclodestrine per il rilascio controllato di L-DOPA

SAMBUGARO, ALESSIA
2017/2018

Abstract

In questo lavoro di tesi sono state sintetizzate nanospugne a base di β-ciclodestrine e Linecaps sia in assenza (NIP-NS) che in presenza (MIP-NS) di levodopa, il farmaco utilizzato nel trattamento del morbo di Parkinson. Le nanospugne sono state caratterizzate e la presenza del farmaco al loro interno è stata verificata utilizzando la spettroscopia IR. Inoltre, per verificare quanto fosse forte l'interazione nanospugna-farmaco e controllare l'integrità del farmaco all'interno delle nanospugne si sono effettuati degli studi di rilascio in vitro. Il profilo di rilascio nel tempo è stato studiato per due diverse matrici polimeriche, β-CD e LC. Questo cambia in funzione della matrice polimerica, quindi, avendo due matrici, avrò due diverse possibilità di interazione con il farmaco. Tra le MIP-NS analizzate si sono individuate, per ognuna delle due diverse matrici, le più promettenti come sistemi di rilascio controllato di levodopa. Per dimostrare l'efficacia delle MIP-NS si sono analizzate anche le NIP-NS caricate. In questo caso il farmaco non è stato aggiunto in fase di sintesi ma le nanospugne sono state messe in contatto con il farmaco dopo la sintesi. Sono state eseguite in seguito la quantificazione di levodopa presente al loro interno e le prove di rilascio allo stesso modo delle MIP-NS. Confrontando i risultati ottenuti dagli studi di rilascio di entrambe, si evince una netta differenza di prestazioni tra i due tipi di nanospugne. Per le NIP-NS caricate, rispetto alle MIP-NS, la perdita di levodopa avviene molto più velocemente e in quantità maggiori, dimostrando di non possedere un controllo del rilascio del farmaco nel tempo. Questo fatto si verifica in quanto, in assenza di stampo molecolare, le nanospugne presentano cavità meno specifiche per il farmaco e di conseguenza le NIP-NS caricate non soddisfano il requisito fondamentale di possedere una cinetica costante nel tempo. Da tutto ciò si evince che l'interazione tra la MIP-NS e il farmaco è molto forte, che il farmaco sia stato incapsulato in modo efficiente e che questi sistemi siano, quindi, idonei a garantire un rilascio costante e controllato. E' molto importante che il farmaco venga rilasciato in modo costante in quanto la fluttuazione della concentrazione plasmatica di levodopa costituisce un grande problema per i pazienti sottoposti a questo tipo di cure: è un fattore fondamentale da considerare quando si sviluppa un prodotto medicinale. Il risultato di questa tesi è stato quindi quello di ottenere, per ognuna delle due matrici polimeriche, delle MIP-NS in grado di incapsulare in modo efficace la levodopa e di riuscire poi a rilasciarla in modo costante e con una cinetica prolungata nel tempo.
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