Introduction and goals The early recovery of continence after radical prostatectomy still represents a strong question of debate. In the present study we reported the results at 12 months of follow-up of the entire cohort of patients who underwent robot-assisted radical prostatectomy (RARP) with TAR technique, paying particular attention to the recovery of continence and to the possible predictive factors. Materials and methods From May 2013 to May 2017, 1008 patients with prostatic carcinoma (cT1-3, cN0, cM0) underwent RARP with TAR (posterior reconstruction on three layers, urethro-bladder anastomosis and anterior reconstruction on two layers) performed by a single surgeon. The lymph node dissection was performed if the risk of lymph node metastasis was greater than 5% in the updated nomogram according to Brigands. The preoperative, intraoperative, postoperative and pathological variables were analyzed. Continence was evaluated at 1, 3, 6, 12 months after removal of the bladder catheter. Patients using zero pads or a safety pad were defined as continents. A multivariate linear regression model was realized with the aim of identifying the predictive factors of continence and on the basis of these a nomogram was created. 12 months after the removal of the catheter, all patients completed the validated IPSS and I-QoL questionnaires. Results The preoperative results are: mean PSA at diagnosis 10.31 (± 11.61) median age 66 years, 7.04% diabetics, mean prostate volume at TRUS 49.47 and 27.33%, 55.49%, 17,08% were respectively low, intermediate and high risk according to D'Amico, IPSS preoperative median 7 (IQR 5-11). ECE 16.14 & e SVI 3.44%. Operating time averaged 177 minutes, lymphadenectomy performed in 57.8%, blood loss averaged 250.75 mL. The median of catheterization was 3.5 days. Transfusion, urinary retention and urine loss rate were 2.8%, 3.67% and 3.67%, respectively. The overall percentage of positive surgical margins was 29.76% (10.9 in pT2). On histological examination 9.66% of patients showed Gleason Score ≤6, 75.64% equal to 7 and 14.7% GS between 8 and 10. 592 (61.6%), 572 (58.97%), 794 (79.64%), 900 (90.45%), 937 (94.27%), 942 (94.86%) patients were continents at removal, one week, 1, 3, 6, 12 months after removal of the catheter. About 90% of patients believe they are very satisfied with their quality of life. Conclusions The TAR technique has confirmed promising results in terms of recovery of continence. The predictors were the age, the class according to D'Amico and diabetes. The nomogram built on these predictive factors allows to effectively predict the percentage of continence to 1 and 3 months after surgery and can be usefully used during the preoperative patient counseling. The recovery of continence plays a fundamental role in the quality of life of patients, as evidenced by the results of the validated test (I-QoL).

Introduzione e obiettivi Il recupero precoce della continenza dopo prostatectomia radicale rappresenta ancora una forte questione di dibattito. Nel presente studio abbiamo riportato i risultati a 12 mesi di follow-up dell'intera coorte di pazienti che sono stati sottoposti a prostatectomia radicale robot assistita (RARP) con tecnica TAR, ponendo particolare attenzione al recupero della continenza e ai possibili fattori predittivi. Materiali e metodi Da maggio 2013 a maggio 2017, 1008 pazienti con carcinoma prostatico (cT1-3, cN0, cM0) sono stati sottoposti a RARP con TAR (ricostruzione posteriore su tre strati, anastomosi uretro-vescicale e ricostruzione anteriore su due strati) eseguite da un solo chirurgo. La dissezione linfonodale è stata eseguita se il rischio di metastasi linfonodali era superiore al 5% nel nomogramma aggiornato secondo Briganti. Sono state analizzate le variabili preoperatorie, intraoperatorie, postoperatorie e patologiche. La continenza è stata valutata alla rimozione del catetere vescicale e a una settimana, a 1, 3, 6, 12 mesi dalla rimozione del catetere vescicale. Sono stati definiti continenti i pazienti che utilizzavano zero pad o un safety pad. È stato realizzato un modello di regressione lineare multivariata con lo scopo di individuare i fattori predittivi di continenza e sulla base di questi è stato realizzato un nomogramma. A 12 mesi dalla rimozione del catetere tutti i pazienti hanno compilato i questionari validati IPSS e I-QoL. Risultati I risultati preoperatori sono: PSA medio alla diagnosi 10,31 (±11,61) mediana dell'età 66 anni, 7,04% diabetici, media volume prostata alla TRUS 49,47 e 27,33%, 55,49%, 17,08% erano rispettivamente basso, intermedio e alto rischio secondo D'Amico, mediana IPSS preoperatorio 7 (IQR 5-11). ECE nel 16,14% e SVI nel 3,44%. Tempo operatorio in media 177 minuti, eseguita linfoadenectomia nel 57,8%, perdite ematiche intraoperatorie 250,75 mL in media. La mediana di cateterizzazione è stata 3,5 giorni. La trasfusione, la ritenzione urinaria e il tasso di perdita di urina erano rispettivamente del 2,8%, 3,67% e 3,67%. La percentuale complessiva dei margini chirurgici positivi è stata del 29,76% (10,9 in pT2). All'esame istologico 9,66% dei pazienti presentavano Gleason Score ≤6, 75,64% uguale a 7 e 14,7% GS tra 8 e 10. 592 (61,6%), 572 (58,97%), 794 (79,64%), 900 (90,45%), 937 (94,27%), 942 (94,86%) pazienti erano continenti alla rimozione, una settimana, 1, 3, 6, 12 mesi dalla rimozione del catetere. Circa il 90% dei pazienti ritiene di essere molto soddisfatto della propria qualità di vita. Conclusioni La tecnica TAR ha confermato risultati promettenti in termini di recupero della continenza. I fattori predittivi sono risultati l'età, la classe secondo D'Amico e il diabete. Il nomogramma costruito su questi fattori predittivi consente di predire efficacemente la percentuale di continenza ad 1 e 3 mesi dall'intervento e può essere utilmente impiegato durante il counseling preoperatorio del paziente. Il recupero della continenza gioca un ruolo fondamentale nella qualità di vita dei pazienti, come testimoniato dai risultati del test validato (I-QoL).

Ricostruzione anatomica completa del complesso vescico ¿ uretrale in corso di prostatectomia radicale: risultati funzionali fino a 12 mesi di follow-up e analisi dei potenziali fattori predittivi dopo oltre 1000 interventi

BOMBACI, SABRINA
2017/2018

Abstract

Introduzione e obiettivi Il recupero precoce della continenza dopo prostatectomia radicale rappresenta ancora una forte questione di dibattito. Nel presente studio abbiamo riportato i risultati a 12 mesi di follow-up dell'intera coorte di pazienti che sono stati sottoposti a prostatectomia radicale robot assistita (RARP) con tecnica TAR, ponendo particolare attenzione al recupero della continenza e ai possibili fattori predittivi. Materiali e metodi Da maggio 2013 a maggio 2017, 1008 pazienti con carcinoma prostatico (cT1-3, cN0, cM0) sono stati sottoposti a RARP con TAR (ricostruzione posteriore su tre strati, anastomosi uretro-vescicale e ricostruzione anteriore su due strati) eseguite da un solo chirurgo. La dissezione linfonodale è stata eseguita se il rischio di metastasi linfonodali era superiore al 5% nel nomogramma aggiornato secondo Briganti. Sono state analizzate le variabili preoperatorie, intraoperatorie, postoperatorie e patologiche. La continenza è stata valutata alla rimozione del catetere vescicale e a una settimana, a 1, 3, 6, 12 mesi dalla rimozione del catetere vescicale. Sono stati definiti continenti i pazienti che utilizzavano zero pad o un safety pad. È stato realizzato un modello di regressione lineare multivariata con lo scopo di individuare i fattori predittivi di continenza e sulla base di questi è stato realizzato un nomogramma. A 12 mesi dalla rimozione del catetere tutti i pazienti hanno compilato i questionari validati IPSS e I-QoL. Risultati I risultati preoperatori sono: PSA medio alla diagnosi 10,31 (±11,61) mediana dell'età 66 anni, 7,04% diabetici, media volume prostata alla TRUS 49,47 e 27,33%, 55,49%, 17,08% erano rispettivamente basso, intermedio e alto rischio secondo D'Amico, mediana IPSS preoperatorio 7 (IQR 5-11). ECE nel 16,14% e SVI nel 3,44%. Tempo operatorio in media 177 minuti, eseguita linfoadenectomia nel 57,8%, perdite ematiche intraoperatorie 250,75 mL in media. La mediana di cateterizzazione è stata 3,5 giorni. La trasfusione, la ritenzione urinaria e il tasso di perdita di urina erano rispettivamente del 2,8%, 3,67% e 3,67%. La percentuale complessiva dei margini chirurgici positivi è stata del 29,76% (10,9 in pT2). All'esame istologico 9,66% dei pazienti presentavano Gleason Score ≤6, 75,64% uguale a 7 e 14,7% GS tra 8 e 10. 592 (61,6%), 572 (58,97%), 794 (79,64%), 900 (90,45%), 937 (94,27%), 942 (94,86%) pazienti erano continenti alla rimozione, una settimana, 1, 3, 6, 12 mesi dalla rimozione del catetere. Circa il 90% dei pazienti ritiene di essere molto soddisfatto della propria qualità di vita. Conclusioni La tecnica TAR ha confermato risultati promettenti in termini di recupero della continenza. I fattori predittivi sono risultati l'età, la classe secondo D'Amico e il diabete. Il nomogramma costruito su questi fattori predittivi consente di predire efficacemente la percentuale di continenza ad 1 e 3 mesi dall'intervento e può essere utilmente impiegato durante il counseling preoperatorio del paziente. Il recupero della continenza gioca un ruolo fondamentale nella qualità di vita dei pazienti, come testimoniato dai risultati del test validato (I-QoL).
ITA
Introduction and goals The early recovery of continence after radical prostatectomy still represents a strong question of debate. In the present study we reported the results at 12 months of follow-up of the entire cohort of patients who underwent robot-assisted radical prostatectomy (RARP) with TAR technique, paying particular attention to the recovery of continence and to the possible predictive factors. Materials and methods From May 2013 to May 2017, 1008 patients with prostatic carcinoma (cT1-3, cN0, cM0) underwent RARP with TAR (posterior reconstruction on three layers, urethro-bladder anastomosis and anterior reconstruction on two layers) performed by a single surgeon. The lymph node dissection was performed if the risk of lymph node metastasis was greater than 5% in the updated nomogram according to Brigands. The preoperative, intraoperative, postoperative and pathological variables were analyzed. Continence was evaluated at 1, 3, 6, 12 months after removal of the bladder catheter. Patients using zero pads or a safety pad were defined as continents. A multivariate linear regression model was realized with the aim of identifying the predictive factors of continence and on the basis of these a nomogram was created. 12 months after the removal of the catheter, all patients completed the validated IPSS and I-QoL questionnaires. Results The preoperative results are: mean PSA at diagnosis 10.31 (± 11.61) median age 66 years, 7.04% diabetics, mean prostate volume at TRUS 49.47 and 27.33%, 55.49%, 17,08% were respectively low, intermediate and high risk according to D'Amico, IPSS preoperative median 7 (IQR 5-11). ECE 16.14 & e SVI 3.44%. Operating time averaged 177 minutes, lymphadenectomy performed in 57.8%, blood loss averaged 250.75 mL. The median of catheterization was 3.5 days. Transfusion, urinary retention and urine loss rate were 2.8%, 3.67% and 3.67%, respectively. The overall percentage of positive surgical margins was 29.76% (10.9 in pT2). On histological examination 9.66% of patients showed Gleason Score ≤6, 75.64% equal to 7 and 14.7% GS between 8 and 10. 592 (61.6%), 572 (58.97%), 794 (79.64%), 900 (90.45%), 937 (94.27%), 942 (94.86%) patients were continents at removal, one week, 1, 3, 6, 12 months after removal of the catheter. About 90% of patients believe they are very satisfied with their quality of life. Conclusions The TAR technique has confirmed promising results in terms of recovery of continence. The predictors were the age, the class according to D'Amico and diabetes. The nomogram built on these predictive factors allows to effectively predict the percentage of continence to 1 and 3 months after surgery and can be usefully used during the preoperative patient counseling. The recovery of continence plays a fundamental role in the quality of life of patients, as evidenced by the results of the validated test (I-QoL).
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