La filiera vitivinicola produce ogni anno enormi quantità di scarti, come raspi, vinacce, semi ed acque reflue. Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento dell'interesse nella valorizzazione di questi sottoprodotti, in quanto possono essere una risorsa di sostanze naturali per varie applicazioni. L'interesse maggiore si è riscontrato in ambito farmaceutico, cosmetico, alimentare, agronomico come fertilizzanti, energetico (produzione di biogas), e zootecnico. Lo scopo di questa tesi è di illustrare le nuove strategie e le tecnologie non convenzionali adottate nei moderni processi estrattivi e di concentrazione. Ciò ha permesso l'isolamento di sostanze come polifenoli ad attività antiossidante; fibre alimentari sfruttate per la loro attività chemopreventiva e ipocolesterolemizzante, polisaccaridi utilizzati come ingredienti ipocalorici come i pullulani. I residui lignocellulosici opportunamente trasformati hanno fornito polioli e poliuretani semisintetici utilizzati per la produzione di biofilm e materiali termoplastici per il confezionamento. Si sono poi prodotti degli adsorbenti per la rimozione dei metalli pesanti dalle acque reflue industriali. In accordo con i principi della ¿Economia Circolare¿ i sottoprodotti della filiera vitivinicola non sono più dei rifiuti, ma delle biomasse ricche di sostanze con importante valore aggiunto la cui valorizzazione oltre a ridurre l'impatto ambientale genera nuove opportunità economiche.

NUOVE STRATEGIE PER LA VALORIZZAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI DELLA FILIERA VITIVINICOLA

CASTAGNERIS, EDOARDO
2016/2017

Abstract

La filiera vitivinicola produce ogni anno enormi quantità di scarti, come raspi, vinacce, semi ed acque reflue. Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento dell'interesse nella valorizzazione di questi sottoprodotti, in quanto possono essere una risorsa di sostanze naturali per varie applicazioni. L'interesse maggiore si è riscontrato in ambito farmaceutico, cosmetico, alimentare, agronomico come fertilizzanti, energetico (produzione di biogas), e zootecnico. Lo scopo di questa tesi è di illustrare le nuove strategie e le tecnologie non convenzionali adottate nei moderni processi estrattivi e di concentrazione. Ciò ha permesso l'isolamento di sostanze come polifenoli ad attività antiossidante; fibre alimentari sfruttate per la loro attività chemopreventiva e ipocolesterolemizzante, polisaccaridi utilizzati come ingredienti ipocalorici come i pullulani. I residui lignocellulosici opportunamente trasformati hanno fornito polioli e poliuretani semisintetici utilizzati per la produzione di biofilm e materiali termoplastici per il confezionamento. Si sono poi prodotti degli adsorbenti per la rimozione dei metalli pesanti dalle acque reflue industriali. In accordo con i principi della ¿Economia Circolare¿ i sottoprodotti della filiera vitivinicola non sono più dei rifiuti, ma delle biomasse ricche di sostanze con importante valore aggiunto la cui valorizzazione oltre a ridurre l'impatto ambientale genera nuove opportunità economiche.
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