La fideiussione Il seguente lavoro analizza la fideiussione in generale e in ambito bancario. L'elaborato si suddivide in tre capitoli. Il primo di questi, dopo aver definito la fideiussione quale garanzia personale ed averne individuato le fonti, illustra le caratteristiche dell'obbligazione fideiussoria con particolare riferimento al carattere accessorio di questa rispetto all'obbligazione principale. Espressione del principio di accessorietà sono l'art. 1939 c.c., il quale subordina la validità dell'obbligazione fideiussoria a quella dell'obbligazione principale; e l'art. 1941 c.c., il quale stabilisce che la fideiussione non può eccedere quanto dovuto dal debitore principale, né può essere prestata a condizioni più onerose. La sezione successiva si riferisce al rapporto tra fideiussore e creditore, e tra fideiussore e debitore. In riferimento a quest'ultimo rapporto, si evidenziano le due azioni riconosciute al fideiussore solvente per ripetere quanto abbia pagato al creditore: il regresso e la surrogazione. Vengono successivamente esaminate alcune ipotesi caratterizzate da una pluralità di fideiussori, quali la confideiussione e la fideiussione del fideiussore. Il capitolo si conclude con l'elenco delle cause estintive del contratto fideiussorio, le quali possono essere suddivise in: cause generali, che determinano l'estinzione dell'obbligazione principale e che trasmettono automaticamente l'effetto estintivo sull'obbligazione fideiussoria grazie al nesso di accessorietà; e cause speciali, che determinano l'estinzione dell'obbligazione di garanzia per fatti solo ad essa riconducibili. Infine, il terzo ed ultimo capitolo, focalizza l'attenzione sulla fideiussione bancaria, con particolare riferimento alla fideiussione omnibus, prima e dopo la disciplina sulla trasparenza bancaria (art. 10 della l. 154/1992), la quale è andata a modificare gli artt. 1938 e 1956 c.c., imponendo la previsione di un massimale per le fideiussioni prestate per obbligazioni future, e l'impossibilità del fideiussore di rinunciare preventivamente alla liberazione. L'ultima parte attiene alle principale deroghe della fideiussione omnibus alla disciplina tipica. Giada Tortora

La fideiussione

TORTORA, GIADA
2017/2018

Abstract

La fideiussione Il seguente lavoro analizza la fideiussione in generale e in ambito bancario. L'elaborato si suddivide in tre capitoli. Il primo di questi, dopo aver definito la fideiussione quale garanzia personale ed averne individuato le fonti, illustra le caratteristiche dell'obbligazione fideiussoria con particolare riferimento al carattere accessorio di questa rispetto all'obbligazione principale. Espressione del principio di accessorietà sono l'art. 1939 c.c., il quale subordina la validità dell'obbligazione fideiussoria a quella dell'obbligazione principale; e l'art. 1941 c.c., il quale stabilisce che la fideiussione non può eccedere quanto dovuto dal debitore principale, né può essere prestata a condizioni più onerose. La sezione successiva si riferisce al rapporto tra fideiussore e creditore, e tra fideiussore e debitore. In riferimento a quest'ultimo rapporto, si evidenziano le due azioni riconosciute al fideiussore solvente per ripetere quanto abbia pagato al creditore: il regresso e la surrogazione. Vengono successivamente esaminate alcune ipotesi caratterizzate da una pluralità di fideiussori, quali la confideiussione e la fideiussione del fideiussore. Il capitolo si conclude con l'elenco delle cause estintive del contratto fideiussorio, le quali possono essere suddivise in: cause generali, che determinano l'estinzione dell'obbligazione principale e che trasmettono automaticamente l'effetto estintivo sull'obbligazione fideiussoria grazie al nesso di accessorietà; e cause speciali, che determinano l'estinzione dell'obbligazione di garanzia per fatti solo ad essa riconducibili. Infine, il terzo ed ultimo capitolo, focalizza l'attenzione sulla fideiussione bancaria, con particolare riferimento alla fideiussione omnibus, prima e dopo la disciplina sulla trasparenza bancaria (art. 10 della l. 154/1992), la quale è andata a modificare gli artt. 1938 e 1956 c.c., imponendo la previsione di un massimale per le fideiussioni prestate per obbligazioni future, e l'impossibilità del fideiussore di rinunciare preventivamente alla liberazione. L'ultima parte attiene alle principale deroghe della fideiussione omnibus alla disciplina tipica. Giada Tortora
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/95604