In contemporary times, the condition of the Italian television industry is one of the most interesting and complex topics in our country's cultural sector. It was born in the mid-1950s with a single news and entertainment channel, less than a century later it finds itself completely reorganized according to patterns and rules that change more rapidly than one could imagine. Particularly during and following the years of the Covid-19 pandemic, Italian television has changed many of its paradigms, finally forced to shed its own shackles to compete no longer only with private television but also with the unstoppable success of streaming platforms, now firmly installed in Italian people’s devices. But what were the strategies or mistakes that marked the change in the balance of the television marketplace? Now that Europe is colonized by content produced and distributed mainly by American conglomerates, how does one country maintain its film, television, and therefore cultural and artistic identity? The objective of this study is to analyze the condition of public service television through TV channels, the streaming platform Rai Play, and the production and distribution branch in recent years, focusing on some particularly significant case studies, such as the case of the Mare Fuori series. Next, it will study how Netflix has managed to win over Italian audiences, through the careful choice of productions such as the series Baby and Tear Along the Edges. Or again, Amazon Prime Video's choice of producing original Italian products and its collaboration with one of the most followed influencers in Italy, Fedez, and how, again, foreign platforms know how to exploit content and figures from Italian television to their own advantage (e.g., The Ferragnez - Sanremo Special episode or the inclusion of iconic TV personalities such as Luca Argentero or Katia Follesa in programs such as LOL and Celebrity Hunted). The aim of the essay is to illustrate as fully as possible, with the support of official data drawn from newspapers, RAI budgets and platforms' press releases, the condition of Italian television and its content in recent years. In particular, what decisions have been made by RAI in its attempt to modernize and fight against the monopoly of platforms and, conversely, how Netflix and Amazon Prime Video have built their identity in the country, carving out large portions of audiences in an already saturated market.
Nella contemporaneità la condizione dell'industria televisiva italiana è una delle più interessanti e complesse nel settore culturale del nostro paese. Nata a metà degli anni ‘50 con un unico canale di informazione e intrattenimento, meno di un secolo dopo si ritrova completamente riorganizzata secondo schemi e regole che mutano più rapidamente di quanto si possa immaginare. In particolare durante e in seguito agli anni della pandemia di Covid-19, la televisione italiana ha mutato molti dei suoi paradigmi, costretta finalmente a liberarsi delle sue stesse catene per competere non più solamente con la televisione privata ma anche con l’irrefrenabile successo delle piattaforme streaming, ormai saldamente installate nei device degli italiani. Ma quali sono state le strategie - o gli errori - che hanno segnato il cambiamento negli equilibri della televisione? In un’Europa colonizzata da contenuti prodotti e distribuiti prevalentemente da conglomerati americani, come si mantiene l’identità cinematografica, televisiva e quindi culturale ed artistica di un Paese? L’obiettivo di questo studio è analizzare la condizione del servizio pubblico televisivo - comprensivo di canali tv, la piattaforme streaming Rai Play e il ramo produttivo e distributivo - negli ultimi anni, concentrandosi su alcuni casi studio particolarmente significativi, come il caso della serie Mare Fuori. Successivamente, si studierà come le piattaforme Netflix siano riuscite a conquistare il pubblico italiano, attraverso l’accurata scelta di produzioni come le serie Baby e Strappare lungo i bordi. O ancora, la scelta di produzioni originali italiane di Amazon Prime Video e la sua collaborazione con uno degli influencer più seguiti in Italia, Fedez, e di come, anche in questo caso, la piattaforme estere sappiano sfruttare contenuti e figure della televisione italiana a loro vantaggio (ad esempio, l’episodio speciale The Ferragnez - Sanremo Special o l’inclusione di personaggi televisivi iconici come Luca Argentero o Katia Follesa in programmi come LOL e Celebrity Hunted). L’obiettivo del saggio è quello di illustrare nel modo più completo possibile, con il supporto di dati ufficiali tratti dalle testate giornalistiche, dai bilanci RAI e dai comunicati stampa delle piattaforme, la condizione della televisione italiana e dei suoi contenuti negli ultimi anni. In particolare, quali decisioni sono state prese dalla RAI nel suo tentativo di svecchiamento e di lotta al monopolio delle piattaforme e, per contro, come Netflix e Amazon Prime Video hanno costruito la loro identità nel Paese, ritagliandosi grandi porzioni di pubblico in un mercato già saturo.
Le produzioni televisive italiane. Un'analisi dell'offerta del servizio pubblico e delle piattaforme streaming.
PEZZELLA, BEATRICE
2023/2024
Abstract
Nella contemporaneità la condizione dell'industria televisiva italiana è una delle più interessanti e complesse nel settore culturale del nostro paese. Nata a metà degli anni ‘50 con un unico canale di informazione e intrattenimento, meno di un secolo dopo si ritrova completamente riorganizzata secondo schemi e regole che mutano più rapidamente di quanto si possa immaginare. In particolare durante e in seguito agli anni della pandemia di Covid-19, la televisione italiana ha mutato molti dei suoi paradigmi, costretta finalmente a liberarsi delle sue stesse catene per competere non più solamente con la televisione privata ma anche con l’irrefrenabile successo delle piattaforme streaming, ormai saldamente installate nei device degli italiani. Ma quali sono state le strategie - o gli errori - che hanno segnato il cambiamento negli equilibri della televisione? In un’Europa colonizzata da contenuti prodotti e distribuiti prevalentemente da conglomerati americani, come si mantiene l’identità cinematografica, televisiva e quindi culturale ed artistica di un Paese? L’obiettivo di questo studio è analizzare la condizione del servizio pubblico televisivo - comprensivo di canali tv, la piattaforme streaming Rai Play e il ramo produttivo e distributivo - negli ultimi anni, concentrandosi su alcuni casi studio particolarmente significativi, come il caso della serie Mare Fuori. Successivamente, si studierà come le piattaforme Netflix siano riuscite a conquistare il pubblico italiano, attraverso l’accurata scelta di produzioni come le serie Baby e Strappare lungo i bordi. O ancora, la scelta di produzioni originali italiane di Amazon Prime Video e la sua collaborazione con uno degli influencer più seguiti in Italia, Fedez, e di come, anche in questo caso, la piattaforme estere sappiano sfruttare contenuti e figure della televisione italiana a loro vantaggio (ad esempio, l’episodio speciale The Ferragnez - Sanremo Special o l’inclusione di personaggi televisivi iconici come Luca Argentero o Katia Follesa in programmi come LOL e Celebrity Hunted). L’obiettivo del saggio è quello di illustrare nel modo più completo possibile, con il supporto di dati ufficiali tratti dalle testate giornalistiche, dai bilanci RAI e dai comunicati stampa delle piattaforme, la condizione della televisione italiana e dei suoi contenuti negli ultimi anni. In particolare, quali decisioni sono state prese dalla RAI nel suo tentativo di svecchiamento e di lotta al monopolio delle piattaforme e, per contro, come Netflix e Amazon Prime Video hanno costruito la loro identità nel Paese, ritagliandosi grandi porzioni di pubblico in un mercato già saturo.File | Dimensione | Formato | |
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