Introduction It is known that healthcare professions, as helping professions, are inclined to experience higher levels of stress than other professional groups, which leads to the loss of effectiveness of the care action and the reduction of performance, while at the same time increasing care misses, absenteeism and intention to leave and therefore turnover. Finally, in recent times the need to listen to healthcare workers and to detect the level of organizational well-being has begun to be recognized. In particular, this study intends to investigate the organizational well-being perceived by the staff serving in the structures of the Prevention Department of the ASL 2 Ligurian Social and Health Company. Goals The objective of the study is to identify, through the administration of an anonymous questionnaire, what the employees of the Prevention Department (Management and Department) consider the major critical areas to be, in order to identify and implement effective improvement actions. Materials and methods The undersigned, assisted by the Director of the Health Professions, selected the one drawn up by the Work Psychologist Avallone in 2005 among the existing questionnaires in the literature on organizational well-being. The thesis proposal and the questionnaire were examined by the Department Director, which gave its approval. Once the questionnaire was created using the Google Forms application, it was administered anonymously via company email to all staff working in the Prevention Department (114 employees included Management and Department). Results First of all, a significant participation was highlighted (75 respondents out of 114 interviewed). A positive working environment emerged from the point of view of collaboration and availability between colleagues and strong individual commitment. Health and safety within the workplace were rated generally positive except for the "temperature" factor and it emerged that physical stress does not represent a significant problem within the organization. As regards the negative aspects, there is a sense of exclusion from decision-making processes and there are some critical issues related to the valorisation of staff and the fairness of evaluation by hierarchical superiors. Additionally, there has been significant concern about the lack of innovation. To conclude, the suggestions and opinions given by the interviewees underline the importance of intervening on the valorization of the various professional figures and on the recruitment of more human resources, demonstrating how different structures are understaffed. Conclusions According to my professional experience, organizational well-being is an approach that combines the study of physical risks, linked to the topic of safety in the workplace, with that of psychosocial risks, combined with the variables that concern social and organizational coexistence. The actions and training interventions centered on empowerment aim to strengthen the power of choice of individuals, improving their skills and knowledge. The present Project Work, the first of this kind carried out within the Prevention Department of the ASL2 Savonese, I think can be a valid contribution and an important stimulus for the concrete implementation of positive interventions, which we are committed to implement, despite a regulatory and economic framework that has become increasingly restricted and complex over time.
Introduzione È noto come le professioni sanitarie, in quanto professioni d’aiuto, siano propense a sperimentare livelli di stress più elevati rispetto ad altri gruppi professionali, ciò comporta la perdita di efficacia dell’azione di cura e la riduzione della performance, aumentando al contempo cure mancate, assenteismo ed intention to leave e dunque turnover. Finalmente negli ultimi tempi inizia a cogliersi la necessità di porsi all’ascolto degli operatori sanitari e di rilevare il livello di benessere organizzativo. In particolare, il presente studio intende indagare il benessere organizzativo percepito dal personale in servizio nelle Strutture del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL 2 Azienda Sociosanitaria Ligure. Obiettivi L’obiettivo dello studio è identificare mediante somministrazione di un questionario anonimo quali siano secondo i dipendenti del Dipartimento di Prevenzione (Dirigenza e Comparto) i maggiori ambiti di criticità, al fine di individuare e mettere in atto efficaci azioni di miglioramento. Materiali e metodi La sottoscritta, coadiuvata dalla Dirigente delle Professioni Sanitarie ha selezionato, tra i questionari esistenti in letteratura sul benessere organizzativo, quello redatto dallo Psicologo del Lavoro Avallone nel 2005. La proposta di tesi ed il questionario sono stati portati al vaglio del Direttore di Dipartimento, il quale ha rilasciato il suo benestare. Una volta realizzato il questionario mediante l’applicazione Google Moduli, lo stesso è stato somministrato in forma anonima mediante mail aziendale a tutto il personale in servizio nel Dipartimento di Prevenzione (114 dipendenti tra Dirigenza e Comparto). Risultati Si è evidenziata anzitutto una significativa partecipazione (75 rispondenti su 114 intervistati). È emerso un ambiente lavorativo positivo dal punto di vista della collaborazione e disponibilità tra colleghi e un forte impegno individuale. La salute e la sicurezza all’interno del luogo di lavoro sono stati valutati generalmente positivi ad eccezione del fattore “temperatura” ed è emerso come lo stress fisico non rappresenti una problematica significativa all'interno dell’organizzazione. Per quanto riguarda gli aspetti negativi si legge un senso di esclusione dai processi decisionali e risultano alcune criticità legate alla valorizzazione del personale ed all’equità di valutazione da parte dei superiori gerarchici. Inoltre, si è registrata una significativa preoccupazione riguardo alla mancanza di innovazione. Per concludere, i suggerimenti e pareri dati dagli intervistati sottolineano l’importanza di intervenire sulla valorizzazione delle varie figure professionali e sul reclutamento di maggiori risorse umane, a dimostrazione di quanto diverse strutture siano sottorganico. Conclusioni Secondo la mia esperienza professionale, il benessere organizzativo è un approccio che associa lo studio dei rischi fisici, legati al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, con quello dei rischi psicosociali, uniti alle variabili che riguardano la convivenza sociale e organizzativa. Le azioni e gli interventi formativi centrati sull’empowerment mirano a rafforzare il potere di scelta dei singoli, migliorandone le competenze e le conoscenze. Il presente Project Work, tra l’altro il primo di questo genere realizzato all’interno del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL2 Savonese, penso possa essere un valido contributo ed uno stimolo importante per la concreta realizzazione di interventi positivi, che ci si impegna ad attuare, pur in un quadro normativo ed economico che si è fatto con il tempo via via sempre più ristretto e complesso.
Benessere Organizzativo in Sanità: indagine conoscitiva all'interno del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL 2 Savonese
FIORENTINO, ROMINA
2023/2024
Abstract
Introduzione È noto come le professioni sanitarie, in quanto professioni d’aiuto, siano propense a sperimentare livelli di stress più elevati rispetto ad altri gruppi professionali, ciò comporta la perdita di efficacia dell’azione di cura e la riduzione della performance, aumentando al contempo cure mancate, assenteismo ed intention to leave e dunque turnover. Finalmente negli ultimi tempi inizia a cogliersi la necessità di porsi all’ascolto degli operatori sanitari e di rilevare il livello di benessere organizzativo. In particolare, il presente studio intende indagare il benessere organizzativo percepito dal personale in servizio nelle Strutture del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL 2 Azienda Sociosanitaria Ligure. Obiettivi L’obiettivo dello studio è identificare mediante somministrazione di un questionario anonimo quali siano secondo i dipendenti del Dipartimento di Prevenzione (Dirigenza e Comparto) i maggiori ambiti di criticità, al fine di individuare e mettere in atto efficaci azioni di miglioramento. Materiali e metodi La sottoscritta, coadiuvata dalla Dirigente delle Professioni Sanitarie ha selezionato, tra i questionari esistenti in letteratura sul benessere organizzativo, quello redatto dallo Psicologo del Lavoro Avallone nel 2005. La proposta di tesi ed il questionario sono stati portati al vaglio del Direttore di Dipartimento, il quale ha rilasciato il suo benestare. Una volta realizzato il questionario mediante l’applicazione Google Moduli, lo stesso è stato somministrato in forma anonima mediante mail aziendale a tutto il personale in servizio nel Dipartimento di Prevenzione (114 dipendenti tra Dirigenza e Comparto). Risultati Si è evidenziata anzitutto una significativa partecipazione (75 rispondenti su 114 intervistati). È emerso un ambiente lavorativo positivo dal punto di vista della collaborazione e disponibilità tra colleghi e un forte impegno individuale. La salute e la sicurezza all’interno del luogo di lavoro sono stati valutati generalmente positivi ad eccezione del fattore “temperatura” ed è emerso come lo stress fisico non rappresenti una problematica significativa all'interno dell’organizzazione. Per quanto riguarda gli aspetti negativi si legge un senso di esclusione dai processi decisionali e risultano alcune criticità legate alla valorizzazione del personale ed all’equità di valutazione da parte dei superiori gerarchici. Inoltre, si è registrata una significativa preoccupazione riguardo alla mancanza di innovazione. Per concludere, i suggerimenti e pareri dati dagli intervistati sottolineano l’importanza di intervenire sulla valorizzazione delle varie figure professionali e sul reclutamento di maggiori risorse umane, a dimostrazione di quanto diverse strutture siano sottorganico. Conclusioni Secondo la mia esperienza professionale, il benessere organizzativo è un approccio che associa lo studio dei rischi fisici, legati al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, con quello dei rischi psicosociali, uniti alle variabili che riguardano la convivenza sociale e organizzativa. Le azioni e gli interventi formativi centrati sull’empowerment mirano a rafforzare il potere di scelta dei singoli, migliorandone le competenze e le conoscenze. Il presente Project Work, tra l’altro il primo di questo genere realizzato all’interno del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL2 Savonese, penso possa essere un valido contributo ed uno stimolo importante per la concreta realizzazione di interventi positivi, che ci si impegna ad attuare, pur in un quadro normativo ed economico che si è fatto con il tempo via via sempre più ristretto e complesso.File | Dimensione | Formato | |
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