Il lavoro di tesi consiste nella valutazione della contaminazione di acque superficiali e sotterranee del territorio piemontese dal glifosato e dal suo metabolita AMPA mediante tecniche cromatografiche. Il glifosato (N-fosfonometil glicina) è un'erbicida utilizzato intensivamente soprattutto in America e recentemente anche in Europa. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore, completamente solubile in acqua. La presenza nella sua struttura di un gruppo fosfonico, amminico e carbossilico fa sì che, a pH ambientali, i gruppi fosfonico e carbossilico si presentino completamente dissociati. In queste forme la molecola è in grado di complessare i metalli del suolo; tale interazione è la ragione di una minore occorrenza di glifosato nelle acque sotterranee rispetto a quelle superficiali. Malgrado non siano ancora certi gli effetti del glifosato sulla salute, l'ente IARC ha classificato il glifosato come sospetto cancerogeno per l'uomo sulla base di studi sull'esposizione, soprattutto da attività agricole, effettuati in USA, Canada e Svezia e pubblicati nel 2001. Parte di questa tesi è stata svolta presso ARPA Piemonte che si occupa attualmente di monitoraggio attraverso la selezione di corpi idrici sulla base delle pressioni antropiche. Su tali corpi idrici viene collocata una stazione di monitoraggio rappresentativa dell'intero tratto fluviale. I corpi idrici selezionati saranno quelli a maggior rischio di non raggiungimento dello stato di qualità come definito dalle normative europee (2000/60/CE e 2008/105/CE). Il glifosato e il suo principale metabolita AMPA (acido aminometilfosfonico), all'Arpa Piemonte di Grugliasco, vengono determinati mediante cromatografia liquida HPLC utilizzando un rivelatore a fluorescenza. La preparazione del campione prevede una derivatizzazione mediante il reagente FMOC (9-Fluorenilmetil cloroformato) in grado di rendere fluorescente sia il glifosato che il suo metabolita. Sono stati analizzati numerosi campioni di acque superficiali e sotterranee del Piemonte, riscontrando in alcune province, la maggiore presenza di glifosato e di AMPA nelle acque superficiali rispetto a quelle sotterranee. Parte della tesi è stata inoltre svolta presso il dipartimento di chimica dell'Università degli Studi di Torino dove sono state effettuate alcune prove di analisi di glifosato mediante cromatografia ionica a conducibilità soppressione . Il metodo, ancora in fase di studio, prevede una preconcentrazione in linea del campione con successiva analisi.

Determinazione del glifosato e dell'AMPA nelle acque del Piemonte mediante tecniche cromatografiche

CUCCHIETTI, DENISE
2017/2018

Abstract

Il lavoro di tesi consiste nella valutazione della contaminazione di acque superficiali e sotterranee del territorio piemontese dal glifosato e dal suo metabolita AMPA mediante tecniche cromatografiche. Il glifosato (N-fosfonometil glicina) è un'erbicida utilizzato intensivamente soprattutto in America e recentemente anche in Europa. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore, completamente solubile in acqua. La presenza nella sua struttura di un gruppo fosfonico, amminico e carbossilico fa sì che, a pH ambientali, i gruppi fosfonico e carbossilico si presentino completamente dissociati. In queste forme la molecola è in grado di complessare i metalli del suolo; tale interazione è la ragione di una minore occorrenza di glifosato nelle acque sotterranee rispetto a quelle superficiali. Malgrado non siano ancora certi gli effetti del glifosato sulla salute, l'ente IARC ha classificato il glifosato come sospetto cancerogeno per l'uomo sulla base di studi sull'esposizione, soprattutto da attività agricole, effettuati in USA, Canada e Svezia e pubblicati nel 2001. Parte di questa tesi è stata svolta presso ARPA Piemonte che si occupa attualmente di monitoraggio attraverso la selezione di corpi idrici sulla base delle pressioni antropiche. Su tali corpi idrici viene collocata una stazione di monitoraggio rappresentativa dell'intero tratto fluviale. I corpi idrici selezionati saranno quelli a maggior rischio di non raggiungimento dello stato di qualità come definito dalle normative europee (2000/60/CE e 2008/105/CE). Il glifosato e il suo principale metabolita AMPA (acido aminometilfosfonico), all'Arpa Piemonte di Grugliasco, vengono determinati mediante cromatografia liquida HPLC utilizzando un rivelatore a fluorescenza. La preparazione del campione prevede una derivatizzazione mediante il reagente FMOC (9-Fluorenilmetil cloroformato) in grado di rendere fluorescente sia il glifosato che il suo metabolita. Sono stati analizzati numerosi campioni di acque superficiali e sotterranee del Piemonte, riscontrando in alcune province, la maggiore presenza di glifosato e di AMPA nelle acque superficiali rispetto a quelle sotterranee. Parte della tesi è stata inoltre svolta presso il dipartimento di chimica dell'Università degli Studi di Torino dove sono state effettuate alcune prove di analisi di glifosato mediante cromatografia ionica a conducibilità soppressione . Il metodo, ancora in fase di studio, prevede una preconcentrazione in linea del campione con successiva analisi.
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