L'obbiettivo di questo elaborato è stato quello di analizzare quello che viene definito come il maggiore problema delle società cooperative: il finanziamento. Per il codice civile italiano, una società cooperativa è ¿una società costituita per gestire in comune un'impresa che si prefigge lo scopo di fornire innanzitutto agli stessi soci (scopo mutualistico) quei beni o servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa è sorta¿. Dopo un'introduzione nella quale si esplicano i tratti storici e distintivi economico-legislativi di questo istituto, utili a ricostruire quella che si può definire come ¿identità cooperativa¿, si è affrontato il problema del finanziamento di questo particolare tipo di società dovuto principalmente dalla limitata distribuzione dei dividendi, dall'esistenza delle riserve indivisibili, dall'istituto del voto per testa che impedisce il controllo in Assemblea e dall'impossibilità di accesso ai mercati regolamentati per le azioni dei soci cooperatori. Si è posto quindi particolare attenzione ai metodi di autofinanziamento utilizzabili dalle cooperative, e alle importanti novità introdotte dalla legge 59/1992 (soci sovventori e azioni di partecipazione cooperativa) e, soprattutto, dal decreto legislativo 6/2003 (gli strumenti finanziari). Nel capitolo conclusivo si è voluto contestualizzare il problema del finanziamento in quello che viene definito come polimorfismo cooperativo. La cooperazione è infatti stata utilizzata storicamente per diversi scopi: da strumento di reazione anticapitalistica e di sostegno alle lotte operaie, a mezzo di introduzione di nuovi ceti sul mercato e a strumento di politica economico-sociale dello Stato. In tal senso sono state analizzate tre diverse cooperative spagnole, facenti capo ad altrettanti diversi paradigmi economico/legislativi grazie alla peculiare situazione legislativa della Spagna, che permette alle sue Comunità Autonome libertà di regolamentazione in materia di società cooperative, cosicché ogni legge approvata dai singoli Parlamenti Autonomi su queste, possa rispondere in maniera più efficace e perentoria alle esigenze specifiche delle proprie società cooperative, le quali, in virtù del territorio in cui hanno sede e a seconda del loro percorso storico ed economico hanno intrapreso ¿strade¿ diverse l'una dalle altre.
Il finanziamento delle cooperative: il modello italiano e spunti dalla normativa delle Comunità Autonome Spagnole
SAMMARITANI, ALBERTO
2017/2018
Abstract
L'obbiettivo di questo elaborato è stato quello di analizzare quello che viene definito come il maggiore problema delle società cooperative: il finanziamento. Per il codice civile italiano, una società cooperativa è ¿una società costituita per gestire in comune un'impresa che si prefigge lo scopo di fornire innanzitutto agli stessi soci (scopo mutualistico) quei beni o servizi per il conseguimento dei quali la cooperativa è sorta¿. Dopo un'introduzione nella quale si esplicano i tratti storici e distintivi economico-legislativi di questo istituto, utili a ricostruire quella che si può definire come ¿identità cooperativa¿, si è affrontato il problema del finanziamento di questo particolare tipo di società dovuto principalmente dalla limitata distribuzione dei dividendi, dall'esistenza delle riserve indivisibili, dall'istituto del voto per testa che impedisce il controllo in Assemblea e dall'impossibilità di accesso ai mercati regolamentati per le azioni dei soci cooperatori. Si è posto quindi particolare attenzione ai metodi di autofinanziamento utilizzabili dalle cooperative, e alle importanti novità introdotte dalla legge 59/1992 (soci sovventori e azioni di partecipazione cooperativa) e, soprattutto, dal decreto legislativo 6/2003 (gli strumenti finanziari). Nel capitolo conclusivo si è voluto contestualizzare il problema del finanziamento in quello che viene definito come polimorfismo cooperativo. La cooperazione è infatti stata utilizzata storicamente per diversi scopi: da strumento di reazione anticapitalistica e di sostegno alle lotte operaie, a mezzo di introduzione di nuovi ceti sul mercato e a strumento di politica economico-sociale dello Stato. In tal senso sono state analizzate tre diverse cooperative spagnole, facenti capo ad altrettanti diversi paradigmi economico/legislativi grazie alla peculiare situazione legislativa della Spagna, che permette alle sue Comunità Autonome libertà di regolamentazione in materia di società cooperative, cosicché ogni legge approvata dai singoli Parlamenti Autonomi su queste, possa rispondere in maniera più efficace e perentoria alle esigenze specifiche delle proprie società cooperative, le quali, in virtù del territorio in cui hanno sede e a seconda del loro percorso storico ed economico hanno intrapreso ¿strade¿ diverse l'una dalle altre.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/95285