Partendo dall'osservazione dell'esperienza quotidiana si evidenzia il carattere pervasivo della contrattazione standardizzata nella odierna vita socio - economica. Storicamente il fenomeno nacque in forma embrionale durante gli scambi medievali, ed ha seguito il percorso della rivoluzione industriale nell'economia del XIX e XX secolo, affermandosi come strumento fondamentale per l'organizzazione commerciale delle nascenti imprese. Vengono analizzati i motivi che hanno portato all'espansione dei mercati , e le modifiche organizzative che sono seguite. La contrattazione standard è agita dalle imprese per ridurre i ¿cost of bargaining¿, per mezzo della riduzione delle risorse dedicate alla contrattazione, all'elaborazione di budget più accurati, alla gestione unitaria delle controversie. La progressiva diffusione delle Condizioni generali sui mercati ha operato in maniera intrinseca al funzionamento degli stessi, aumentando la competizione quando queste hanno agito come fattore di ¿trasparenza¿ dell'offerta, o diminuendola quando si sono trasformate in strumento di ¿cartelization¿, richiedendo nella loro valutazione un approccio antitrust. Viene analizzato in dettaglio il vantaggio attribuito dalla clausola di limitazione della responsabilità, anche dal punto di vista economico, con la tesi di R. Coase circa la sua natura simmetrica. La parte seguente riguarda la natura delle Condizioni generali di contratto: l'atto unilaterale dedicato alla regolazione dei futuri rapporti del predisponente, e le diverse fattispecie in cui queste si incontrano: per esempio, i contratti tipo (moduli e formulari), oppure il contrasto nascente dalla ¿Battle of forms¿. Altro tema riguarda i presupposti di efficacia delle clausole unilaterali cosiddette vessatorie, basati sulla considerazione che la posizione dell'aderente venuto a trovarsi in una posizione ¿take it or leave it¿ è per questo indebolita, e necessaria di protezione. Le clausole vessatorie sono onerose per l'aderente perché il loro contenuto supera il limite prescritto dal Diritto dispositivo per la tipologia contrattuale cui queste sono applicate. La protezione viene esercitata dal sistema giuridico per via giudiziale, legislativa ed amministrativa: la principale norma a cui i controlli fanno riferimento è l'art. 1341 c.c., che dispone quali siano le clausole considerate vessatorie, e la modalità per il loro ¿efficace¿ inserimento nel regolamento contrattuale. Prescrivendone l'obbligo di accettazione in forma scritta, tende ad assicurare all'aderente il supplemento di riflessione necessario nei casi di assunzione di oneri ulteriori, basato su informazioni la cui disponibilità e intelligibilità sia ottenibile per mezzo ¿dell'ordinaria diligenza¿. L'elenco delle clausole vessatorie pubblicato nel 1942 era al tempo ritenuto tassativo, ma è stato in alcuni casi superato da successive disposizioni di legge e dovrebbe, secondo parte della Dottrina, ritenersi integrato da valutazioni basate sulle clausole generali di ¿correttezza¿ e ¿buona fede¿, e sull'applicazione estensiva del concetto di ¿abuso di posizione dominante¿ anche a settori contrattuali diversi dalla Subfornitura industriale. Chiude la tesi una parte dedicata alle imprese, alle loro relazioni contrattuali ed alla crescente necessità di protezione nel caso in cui il patrimonio di informazioni ed opportunità in loro possesso sia eccessivamente squilibrato: vengono analizzate le leggi sulla Subfornitura e sull'Affiliazione commerciale.

Le condizioni generali di contratto nel rapporto tra imprese

NICOLI, CARLO
2017/2018

Abstract

Partendo dall'osservazione dell'esperienza quotidiana si evidenzia il carattere pervasivo della contrattazione standardizzata nella odierna vita socio - economica. Storicamente il fenomeno nacque in forma embrionale durante gli scambi medievali, ed ha seguito il percorso della rivoluzione industriale nell'economia del XIX e XX secolo, affermandosi come strumento fondamentale per l'organizzazione commerciale delle nascenti imprese. Vengono analizzati i motivi che hanno portato all'espansione dei mercati , e le modifiche organizzative che sono seguite. La contrattazione standard è agita dalle imprese per ridurre i ¿cost of bargaining¿, per mezzo della riduzione delle risorse dedicate alla contrattazione, all'elaborazione di budget più accurati, alla gestione unitaria delle controversie. La progressiva diffusione delle Condizioni generali sui mercati ha operato in maniera intrinseca al funzionamento degli stessi, aumentando la competizione quando queste hanno agito come fattore di ¿trasparenza¿ dell'offerta, o diminuendola quando si sono trasformate in strumento di ¿cartelization¿, richiedendo nella loro valutazione un approccio antitrust. Viene analizzato in dettaglio il vantaggio attribuito dalla clausola di limitazione della responsabilità, anche dal punto di vista economico, con la tesi di R. Coase circa la sua natura simmetrica. La parte seguente riguarda la natura delle Condizioni generali di contratto: l'atto unilaterale dedicato alla regolazione dei futuri rapporti del predisponente, e le diverse fattispecie in cui queste si incontrano: per esempio, i contratti tipo (moduli e formulari), oppure il contrasto nascente dalla ¿Battle of forms¿. Altro tema riguarda i presupposti di efficacia delle clausole unilaterali cosiddette vessatorie, basati sulla considerazione che la posizione dell'aderente venuto a trovarsi in una posizione ¿take it or leave it¿ è per questo indebolita, e necessaria di protezione. Le clausole vessatorie sono onerose per l'aderente perché il loro contenuto supera il limite prescritto dal Diritto dispositivo per la tipologia contrattuale cui queste sono applicate. La protezione viene esercitata dal sistema giuridico per via giudiziale, legislativa ed amministrativa: la principale norma a cui i controlli fanno riferimento è l'art. 1341 c.c., che dispone quali siano le clausole considerate vessatorie, e la modalità per il loro ¿efficace¿ inserimento nel regolamento contrattuale. Prescrivendone l'obbligo di accettazione in forma scritta, tende ad assicurare all'aderente il supplemento di riflessione necessario nei casi di assunzione di oneri ulteriori, basato su informazioni la cui disponibilità e intelligibilità sia ottenibile per mezzo ¿dell'ordinaria diligenza¿. L'elenco delle clausole vessatorie pubblicato nel 1942 era al tempo ritenuto tassativo, ma è stato in alcuni casi superato da successive disposizioni di legge e dovrebbe, secondo parte della Dottrina, ritenersi integrato da valutazioni basate sulle clausole generali di ¿correttezza¿ e ¿buona fede¿, e sull'applicazione estensiva del concetto di ¿abuso di posizione dominante¿ anche a settori contrattuali diversi dalla Subfornitura industriale. Chiude la tesi una parte dedicata alle imprese, alle loro relazioni contrattuali ed alla crescente necessità di protezione nel caso in cui il patrimonio di informazioni ed opportunità in loro possesso sia eccessivamente squilibrato: vengono analizzate le leggi sulla Subfornitura e sull'Affiliazione commerciale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/95272