Gli insetti pronubi svolgono un ruolo di fondamentale importanza nella produzione di tutti i prodotti agricoli, impollinando piante da frutto e orticole. In particolare l'Apis mellifera, detta anche ape da miele, è da considerare uno degli insetti più importanti per l'uomo: essa non si limita alla sola produzione di miele e altre materie prime ma svolge anche un'attività di rilevante importanza quale l'impollinazione. Oltre ad impollinare le piante di interesse economico, le api e gli altri insetti pronubi, svolgono un importante ruolo nella conservazione dell'ambiente, contribuendo al mantenimento della biodiversità delle specie vegetali e preservando altresì quest'ultime dalla possibile estinzione. Proprio per questi motivi, le api ma più in generale l'intera entomofauna impollinatrice, andrebbe salvaguardata e protetta. Malattie ed avvelenamenti dovuti all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, hanno sempre rappresentato delle minacce limitando la loro sopravvivenza; le anormali e pesanti morie verificatesi in particolare fra il 2005 e il 2008, hanno creato un certo allarme nella comunità scientifica e agricola, tanto da indurre molti ricercatori ad intraprendere vari studi per comprenderne le cause scatenanti, assegnando a questo fenomeno di spopolamento degli alveari, a partire dal 2006, il nome di Colony Collapse Disorder (CCD) o Sindrome da Spopolamento degli Alveari. Uno dei fattori presi maggiormente in considerazione per spiegare le anormali morie verificate è l'impiego dei prodotti fitosanitari, in particolare gli insetticidi neonicotinoidi utilizzati per la concia delle sementi in agricoltura, in quanto si è visto, nel corso degli anni, una certa correlazione tra il loro periodo di utilizzo e la scomparsa delle api dagli alveari. La commercializzazione dei neonicotinoidi è iniziata negli anni '90 e da allora hanno conosciuto un notevole incremento, diventando il gruppo di insetticidi più diffuso nel mondo. Il loro successo deriva dalla notevole efficacia verso diversi gruppi di fitofagi, agendo sia per ingestione che per contatto ed effettuando nei confronti delle avversità un'azione neurotossica indiretta, risultando però allo stesso tempo non tossici nei confronti dei mammiferi. Tuttavia, nell'ultimo decennio si è verificata una riconsiderazione nel loro utilizzo, tanto da giungere alla recente conclusione degli Stati membri dell'Unione Europea (27 aprile 2018) di bandire l'impiego di ogni prodotto avente un principio attivo appartenente a tale classe. Alla base di questo provvedimento, ci sono i risultati dei diversi studi condotti, i quali hanno confermato e attribuito ai neonicotinoidi la responsabilità di causare danni all'entomofauna impollinatrice, la quale potrebbe entrare in contatto con i diversi principi attivi utilizzati (imidacloprid, thiamethoxam e clothianidin).

Effetti della concia delle sementi sulle popolazioni di pronubi

NARCISO, GIANLUCA
2017/2018

Abstract

Gli insetti pronubi svolgono un ruolo di fondamentale importanza nella produzione di tutti i prodotti agricoli, impollinando piante da frutto e orticole. In particolare l'Apis mellifera, detta anche ape da miele, è da considerare uno degli insetti più importanti per l'uomo: essa non si limita alla sola produzione di miele e altre materie prime ma svolge anche un'attività di rilevante importanza quale l'impollinazione. Oltre ad impollinare le piante di interesse economico, le api e gli altri insetti pronubi, svolgono un importante ruolo nella conservazione dell'ambiente, contribuendo al mantenimento della biodiversità delle specie vegetali e preservando altresì quest'ultime dalla possibile estinzione. Proprio per questi motivi, le api ma più in generale l'intera entomofauna impollinatrice, andrebbe salvaguardata e protetta. Malattie ed avvelenamenti dovuti all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, hanno sempre rappresentato delle minacce limitando la loro sopravvivenza; le anormali e pesanti morie verificatesi in particolare fra il 2005 e il 2008, hanno creato un certo allarme nella comunità scientifica e agricola, tanto da indurre molti ricercatori ad intraprendere vari studi per comprenderne le cause scatenanti, assegnando a questo fenomeno di spopolamento degli alveari, a partire dal 2006, il nome di Colony Collapse Disorder (CCD) o Sindrome da Spopolamento degli Alveari. Uno dei fattori presi maggiormente in considerazione per spiegare le anormali morie verificate è l'impiego dei prodotti fitosanitari, in particolare gli insetticidi neonicotinoidi utilizzati per la concia delle sementi in agricoltura, in quanto si è visto, nel corso degli anni, una certa correlazione tra il loro periodo di utilizzo e la scomparsa delle api dagli alveari. La commercializzazione dei neonicotinoidi è iniziata negli anni '90 e da allora hanno conosciuto un notevole incremento, diventando il gruppo di insetticidi più diffuso nel mondo. Il loro successo deriva dalla notevole efficacia verso diversi gruppi di fitofagi, agendo sia per ingestione che per contatto ed effettuando nei confronti delle avversità un'azione neurotossica indiretta, risultando però allo stesso tempo non tossici nei confronti dei mammiferi. Tuttavia, nell'ultimo decennio si è verificata una riconsiderazione nel loro utilizzo, tanto da giungere alla recente conclusione degli Stati membri dell'Unione Europea (27 aprile 2018) di bandire l'impiego di ogni prodotto avente un principio attivo appartenente a tale classe. Alla base di questo provvedimento, ci sono i risultati dei diversi studi condotti, i quali hanno confermato e attribuito ai neonicotinoidi la responsabilità di causare danni all'entomofauna impollinatrice, la quale potrebbe entrare in contatto con i diversi principi attivi utilizzati (imidacloprid, thiamethoxam e clothianidin).
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