Le neuroscienze sono un nuova disciplina scientifica, che racchiude l'insieme dei saperi derivanti in primis dalla biologia, ma anche dalla matematica, fisica, chimica, psicologia, medicina e dalla filosofia. Questa nuova branca scientifica è recentissima, il termine ¿Neuroscienze¿ nasce appena nel 1962 che per primo capì di voler innovare lo studio del cervello e del sistema nervoso attraverso le conoscenze che derivavano da tutte le altre scienze, senza mantenere le distinzioni, e senza cercare di volerlo studiare solamente da un determinato punto di vista. Alle Neuroscienze si deve il merito di aver riaperto interessantissime discussioni di ordine etico sulla natura dell'uomo, sulle sue capacità effettive, e sugli sviluppi dell'umanità. Principalmente gli esperimento di Libet hanno aperto grandissime discussioni sull'esistenza del libero arbitrio, e partendo da questi discorsi si è arrivati all'intersecazione con il mondo del diritto. Neuroscienze e diritto hanno diversi punti d'intersezioni, il più grande riguarda l'accertamento della colpevolezza del soggetto imputabile. Se gli studi neuroscientifici si potessero considerare effettivamente attendibili, e se i risultati fossero certi, moltissime delle persone attualmente condannate dovrebbero essere invece considerate ¿Malate¿, e come malate dovrebbero essere successivamente considerate non imputabili. Purtroppo, o per fortuna, le neuroscienze non sono ancora da considerare una scienza matura. Come è stato precedentemente indicato sono nate appena settant'anni orsono, e se è vero che invece i primi studi sulla natura e sulla potenzialità del cervello sono datati duemila anni fa, l'utilizzo delle neuroscienze di seconda generazione, con gli strumenti delle ¿Brain Imaging¿ sono troppo recenti per poter influenzare una materia tanto importante, che porterebbe ad una vera e propria rivoluzione del diritto. Nel corso della trattazione, verranno illustrate le due diverse teorie che sono state elaborate in riferimento alla possibile rivoluzione legale, cui i recenti risultati di questa branca scientifica, dovrebbero comportare. Si tratta della teoria moderata e della teoria riduzionista. Oltre all'intersezione riguardo il concetto della colpevolezza, le neuroscienze possono invece offrire al mondo legale degli strumenti processuali molto interessanti, che con il giusto rodaggio potrebbero rivelarsi molto importanti nel processo. Stiamo parlando di nuovi esami, sostanzialmente consulenze esterne, che possono dare al giudice ulteriori strumenti per la valutazione del caso concreto. Sia attraverso la risonanza magnetica funzionale, per fornire dati ulteriori sulla capacità del soggetto in un determinato momento, sia grazie agli studi sulla memoria, che hanno portato alla creazione di alcuni test come Aiat e Tara, che permettono una verifica delle dichiarazioni rese dai testimoni. Nell'opera verranno analizzati nel dettaglio tutti questi aspetti, anche attraverso l'osservazione dei casi giurisprudenziali italiani più rilevanti in materia, e dando una panoramica dell'evoluzione giurisprudenziale a riguardo.

Il problema penale del soggetto imputabile e le neuroscienze

FENU, GABRIELE
2017/2018

Abstract

Le neuroscienze sono un nuova disciplina scientifica, che racchiude l'insieme dei saperi derivanti in primis dalla biologia, ma anche dalla matematica, fisica, chimica, psicologia, medicina e dalla filosofia. Questa nuova branca scientifica è recentissima, il termine ¿Neuroscienze¿ nasce appena nel 1962 che per primo capì di voler innovare lo studio del cervello e del sistema nervoso attraverso le conoscenze che derivavano da tutte le altre scienze, senza mantenere le distinzioni, e senza cercare di volerlo studiare solamente da un determinato punto di vista. Alle Neuroscienze si deve il merito di aver riaperto interessantissime discussioni di ordine etico sulla natura dell'uomo, sulle sue capacità effettive, e sugli sviluppi dell'umanità. Principalmente gli esperimento di Libet hanno aperto grandissime discussioni sull'esistenza del libero arbitrio, e partendo da questi discorsi si è arrivati all'intersecazione con il mondo del diritto. Neuroscienze e diritto hanno diversi punti d'intersezioni, il più grande riguarda l'accertamento della colpevolezza del soggetto imputabile. Se gli studi neuroscientifici si potessero considerare effettivamente attendibili, e se i risultati fossero certi, moltissime delle persone attualmente condannate dovrebbero essere invece considerate ¿Malate¿, e come malate dovrebbero essere successivamente considerate non imputabili. Purtroppo, o per fortuna, le neuroscienze non sono ancora da considerare una scienza matura. Come è stato precedentemente indicato sono nate appena settant'anni orsono, e se è vero che invece i primi studi sulla natura e sulla potenzialità del cervello sono datati duemila anni fa, l'utilizzo delle neuroscienze di seconda generazione, con gli strumenti delle ¿Brain Imaging¿ sono troppo recenti per poter influenzare una materia tanto importante, che porterebbe ad una vera e propria rivoluzione del diritto. Nel corso della trattazione, verranno illustrate le due diverse teorie che sono state elaborate in riferimento alla possibile rivoluzione legale, cui i recenti risultati di questa branca scientifica, dovrebbero comportare. Si tratta della teoria moderata e della teoria riduzionista. Oltre all'intersezione riguardo il concetto della colpevolezza, le neuroscienze possono invece offrire al mondo legale degli strumenti processuali molto interessanti, che con il giusto rodaggio potrebbero rivelarsi molto importanti nel processo. Stiamo parlando di nuovi esami, sostanzialmente consulenze esterne, che possono dare al giudice ulteriori strumenti per la valutazione del caso concreto. Sia attraverso la risonanza magnetica funzionale, per fornire dati ulteriori sulla capacità del soggetto in un determinato momento, sia grazie agli studi sulla memoria, che hanno portato alla creazione di alcuni test come Aiat e Tara, che permettono una verifica delle dichiarazioni rese dai testimoni. Nell'opera verranno analizzati nel dettaglio tutti questi aspetti, anche attraverso l'osservazione dei casi giurisprudenziali italiani più rilevanti in materia, e dando una panoramica dell'evoluzione giurisprudenziale a riguardo.
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