Il Golfo di Corinto, grazie alla sua struttura geologica con batimetrie elevate anche vicino alla costa, rappresenta un'area unica in quanto ospita specie di delfini sia pelagici che costieri. La specie in esame, la Stenella coeruleoalba risulta essere il cetaceo più abbondante nelle acque greche. La peculiarità del golfo ha permesso di poter studiare e verificare gli obbiettivi del presente lavoro di tesi: studiare i pattern di spostamento della Stenella coeruleoalba in prossimità della costa, concentrandosi sulla velocità media degli spostamenti, sull'indice di tortuosità e sulla distanza media da costa a seconda della stagione e fascia oraria in cui venivano osservati gli animali e della presenza o assenza di eventuali imbarcazioni e sul loro numero attraverso il monitoraggio dalla costa; studiare la distribuzione spaziale nel golfo di Corinto attraverso un modello di distribuzione potenziale, mettendo in relazione i punti di presenza raccolti tramite il monitoraggio da mare con diversi parametri ambientali come la batimetria, la pendenza e distanza dalla costa. Per questo lavoro sono stati utilizzati i dati raccolti attraverso le due modalità di monitoraggio nel 2016 e 2017. Il monitoraggio dalla costa è stato effettuato in tre diverse stazioni di monitoraggio, in condizioni meteorologiche standard , con l'utilizzo di un binocolo FUJINON 7x50 dotato di bussola e reticolo. Durante il monitoraggio da mare un GPS registrava ogni minuto le coordinare geografiche, l'ora e la data e i metri percorsi. I dati sono stati raccolti in un database informatico generato con il software Excel che viene poi utilizzato per le successive elaborazioni. Attraverso il software Qgis 2.14 è stato possibile convertire i dati raccolti dal monitoraggio terrestre in punti e posizionarli nello spazio per poter poi creare i tracciati degli animali e calcolarne velocità media, indice di tortuosità e distanza da costa media per le analisi statistiche successive attraverso Rstudio. E stato possibile inoltre mettere in relazione la presenza o l'assenza degli animali con le variabili ambientali. Per il modello di distribuzione potenziale della specie si è utilizzato il software Maxent. I risultati delle analisi statistiche sui dati del monitoraggio da terra hanno evidenziato significatività dell'indice di tortuosità e distanza da costa a seconda della stazione di monitoraggio. I modelli GLM hanno inoltre evidenziato la significatività della variabile distanza da costa media e che essa dipenda anche dal numero di barche (se presenti). I risultati delle analisi statistiche dei dati del monitoraggio da mare hanno evidenziato come la batimetria e la pendenza siano le variabili che influiscono maggiormente sulla presenza degli animali. Il modello di distribuzione potenziale della specie nel golfo ha confermato il risultato e evidenziato come la batimetria sia il parametro che ha un maggior contenuto informativo nel caratterizzare l'idoneità ambientale. Questo studio è da inserirsi nell'ottica della protezione della specie nel Golfo di Corinto.

Analisi della distribuzione di Stenella coeruleoalba nel golfo di Corinto e dei pattern di spostamento in prossimità della costa.

GUICHARDAZ, SERENA
2016/2017

Abstract

Il Golfo di Corinto, grazie alla sua struttura geologica con batimetrie elevate anche vicino alla costa, rappresenta un'area unica in quanto ospita specie di delfini sia pelagici che costieri. La specie in esame, la Stenella coeruleoalba risulta essere il cetaceo più abbondante nelle acque greche. La peculiarità del golfo ha permesso di poter studiare e verificare gli obbiettivi del presente lavoro di tesi: studiare i pattern di spostamento della Stenella coeruleoalba in prossimità della costa, concentrandosi sulla velocità media degli spostamenti, sull'indice di tortuosità e sulla distanza media da costa a seconda della stagione e fascia oraria in cui venivano osservati gli animali e della presenza o assenza di eventuali imbarcazioni e sul loro numero attraverso il monitoraggio dalla costa; studiare la distribuzione spaziale nel golfo di Corinto attraverso un modello di distribuzione potenziale, mettendo in relazione i punti di presenza raccolti tramite il monitoraggio da mare con diversi parametri ambientali come la batimetria, la pendenza e distanza dalla costa. Per questo lavoro sono stati utilizzati i dati raccolti attraverso le due modalità di monitoraggio nel 2016 e 2017. Il monitoraggio dalla costa è stato effettuato in tre diverse stazioni di monitoraggio, in condizioni meteorologiche standard , con l'utilizzo di un binocolo FUJINON 7x50 dotato di bussola e reticolo. Durante il monitoraggio da mare un GPS registrava ogni minuto le coordinare geografiche, l'ora e la data e i metri percorsi. I dati sono stati raccolti in un database informatico generato con il software Excel che viene poi utilizzato per le successive elaborazioni. Attraverso il software Qgis 2.14 è stato possibile convertire i dati raccolti dal monitoraggio terrestre in punti e posizionarli nello spazio per poter poi creare i tracciati degli animali e calcolarne velocità media, indice di tortuosità e distanza da costa media per le analisi statistiche successive attraverso Rstudio. E stato possibile inoltre mettere in relazione la presenza o l'assenza degli animali con le variabili ambientali. Per il modello di distribuzione potenziale della specie si è utilizzato il software Maxent. I risultati delle analisi statistiche sui dati del monitoraggio da terra hanno evidenziato significatività dell'indice di tortuosità e distanza da costa a seconda della stazione di monitoraggio. I modelli GLM hanno inoltre evidenziato la significatività della variabile distanza da costa media e che essa dipenda anche dal numero di barche (se presenti). I risultati delle analisi statistiche dei dati del monitoraggio da mare hanno evidenziato come la batimetria e la pendenza siano le variabili che influiscono maggiormente sulla presenza degli animali. Il modello di distribuzione potenziale della specie nel golfo ha confermato il risultato e evidenziato come la batimetria sia il parametro che ha un maggior contenuto informativo nel caratterizzare l'idoneità ambientale. Questo studio è da inserirsi nell'ottica della protezione della specie nel Golfo di Corinto.
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