In questo elaborato ho voluto analizzare le figure degli animali mutaforma nel mondo, con particolare focus sugli henge giapponesi e sui risvolti socio-folkloristici di cui sono parte e la loro evoluzione dalle origini ai giorni nostri. Se ne discuteranno le figure e il ruolo in religione e filosofia e si confronteranno queste figure con le corrispettive di oltreoceano. Infine si analizzerà in quali modi e in quali aspetti tali mostri si sono evoluti fino ai tempi più recenti. Si sono introdotte in modo quasi enciclopedico le 4 figure di cui mi sono occupata: tengu, tanuki, kitsune, e bakeneko, indicandone tipici comportamenti e, soprattutto, quello che ho ritenuto essere il possibile vero fenomeno di origine di ciascuno di loro. Nel secondo capitolo si sono discussi ed esposti i ruoli che i bakemono hanno assunto nelle religioni e nelle filosofie religiose del Giappone, con particolare riferimento alle opere del confucianesimo e del buddhismo. Prima di approfondire gli aspetti degli henge si sono introdotti a scopo comparativo dei casi di mutaforma presi da mitologie del continente europeo. Inizialmente son stati illustrati degli esempi tratti dal cristianesimo per poi passare a discutere la figura di Zeus come divinità in grado di mutare in vari animali e, in ultimo, si sono analizzate le figure di Odino e Loki, dalla mitologia norrena, trattando contemporaneamente il topos del trickster. Il terzo capitolo è adibito alla ricerca di mutaforma nel mondo con caratteristiche simili a quelle delle controparti giapponesi. Dalle ricerche svolte nei primi due capitoli è emerso che gli yōkai fin qui trattati, possiedono delle caratteristiche particolari e piuttosto rare nel resto del mondo. La caratteristica ricercata era principalmente l'animale che si trasforma in umano (e non la semplice trasformazione umano-animale) e dopo parecchie ricerche, risultava chiaro che non sarebbe stato semplice trovarne. Si è quindi fatto affidamento su sondaggi posti su community internazionali per raccogliere materiale utile a questa ricerca. Con quei dati alla mano si è riusciti a individuare quattro mostri con caratteristiche adeguate: Ilimu kenyota, Selkie scozzese, Boto brasiliano e Naga indiano. Nel quarto e ultimo capitolo, si è potuto prendere in analisi il processo evolutivo della concezione stessa degli henge in campo popolare. Si è discusso della loro assenza quasi totale in campo letterario e si sono portati esempi di letteratura fantastica europea. Si è quindi passato ad illustrare il ritorno in auge dei bakemono nei tempi più moderni attraverso mezzi come fumetti e animazione e se ne sono discusse le nuove caratteristiche e lo snaturamento che la popolarità ne ha comportato. Parallelamente a questi yōkai, si è discussa la figura di Kasha (creatura protagonista dell'articolo presente in traduzione) come ulteriore esempio di profonda evoluzione nel tempo e nella mentalità che ha, a tratti, intrecciato questa creatura anche con i nekomata. Il proposito di questa tesi è quindi quello di fornire al lettore una panoramica di queste creature mutaforma e tutte le particolarità che le differenziano da quelli che possono essere comunemente trovati nelle mitologie fuori dall'arcipelago giapponese. Inoltre si propone di illustrare al meglio possibile i vari punti di vista dell'evoluzione di queste figure attraverso non solo le leggende, ma anche la rappresentazione letteraria, fumettistica e di animazione.
Yōkai mutaforma: miti, mostri, guardiani, modelli. Una visione d'insieme dell'evoluzione e dei ruoli degli henge.
BIONDO, FLAVIA GIULIA
2017/2018
Abstract
In questo elaborato ho voluto analizzare le figure degli animali mutaforma nel mondo, con particolare focus sugli henge giapponesi e sui risvolti socio-folkloristici di cui sono parte e la loro evoluzione dalle origini ai giorni nostri. Se ne discuteranno le figure e il ruolo in religione e filosofia e si confronteranno queste figure con le corrispettive di oltreoceano. Infine si analizzerà in quali modi e in quali aspetti tali mostri si sono evoluti fino ai tempi più recenti. Si sono introdotte in modo quasi enciclopedico le 4 figure di cui mi sono occupata: tengu, tanuki, kitsune, e bakeneko, indicandone tipici comportamenti e, soprattutto, quello che ho ritenuto essere il possibile vero fenomeno di origine di ciascuno di loro. Nel secondo capitolo si sono discussi ed esposti i ruoli che i bakemono hanno assunto nelle religioni e nelle filosofie religiose del Giappone, con particolare riferimento alle opere del confucianesimo e del buddhismo. Prima di approfondire gli aspetti degli henge si sono introdotti a scopo comparativo dei casi di mutaforma presi da mitologie del continente europeo. Inizialmente son stati illustrati degli esempi tratti dal cristianesimo per poi passare a discutere la figura di Zeus come divinità in grado di mutare in vari animali e, in ultimo, si sono analizzate le figure di Odino e Loki, dalla mitologia norrena, trattando contemporaneamente il topos del trickster. Il terzo capitolo è adibito alla ricerca di mutaforma nel mondo con caratteristiche simili a quelle delle controparti giapponesi. Dalle ricerche svolte nei primi due capitoli è emerso che gli yōkai fin qui trattati, possiedono delle caratteristiche particolari e piuttosto rare nel resto del mondo. La caratteristica ricercata era principalmente l'animale che si trasforma in umano (e non la semplice trasformazione umano-animale) e dopo parecchie ricerche, risultava chiaro che non sarebbe stato semplice trovarne. Si è quindi fatto affidamento su sondaggi posti su community internazionali per raccogliere materiale utile a questa ricerca. Con quei dati alla mano si è riusciti a individuare quattro mostri con caratteristiche adeguate: Ilimu kenyota, Selkie scozzese, Boto brasiliano e Naga indiano. Nel quarto e ultimo capitolo, si è potuto prendere in analisi il processo evolutivo della concezione stessa degli henge in campo popolare. Si è discusso della loro assenza quasi totale in campo letterario e si sono portati esempi di letteratura fantastica europea. Si è quindi passato ad illustrare il ritorno in auge dei bakemono nei tempi più moderni attraverso mezzi come fumetti e animazione e se ne sono discusse le nuove caratteristiche e lo snaturamento che la popolarità ne ha comportato. Parallelamente a questi yōkai, si è discussa la figura di Kasha (creatura protagonista dell'articolo presente in traduzione) come ulteriore esempio di profonda evoluzione nel tempo e nella mentalità che ha, a tratti, intrecciato questa creatura anche con i nekomata. Il proposito di questa tesi è quindi quello di fornire al lettore una panoramica di queste creature mutaforma e tutte le particolarità che le differenziano da quelli che possono essere comunemente trovati nelle mitologie fuori dall'arcipelago giapponese. Inoltre si propone di illustrare al meglio possibile i vari punti di vista dell'evoluzione di queste figure attraverso non solo le leggende, ma anche la rappresentazione letteraria, fumettistica e di animazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
753639_tesibiondoflaviagiulia.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
13.36 MB
Formato
Adobe PDF
|
13.36 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/94929